Re: SCIENZA & VITA: Eluana condannata a morte



ma quanti perche'.....
il perche' e' uno ed e' quello che non riuscite ad accettare.

LA VOLONTA' DI ELUANA!!!
che e' la sola a contare.
la liberta' dell'individuo che capace di intendere e volere decide della propria vita e morte.

ad essere ipocriti son solo quelli che cio' non capiscono.

la mia vita appartiene a me!
nessuno ha il diritto ne dovrebbe avere il potere di farmi vegetare se io lo rifiuto.

chi vuole vaneggiare o sognare di altri mondi da esplorare di profondi stati di coscienza vergini cui magari si accede quando si e' in quelle condizioni piu' farlo e' libero.

ma in uno stato civile ed umano non potrebbe permettersi di venirlo ad imporre a casa mia o a casa di  Eluana.

perche' poi si diventa FASCISTI.
capisco che oggi e' di moda pero' bisognerebbe porsi limiti.
anche forza nuova inneggia alla vita per Eluana...i criminali sporchi delinquenti di forza nuova...pure giuliano ferrara..lui si un disperato...






> Il problema è che non si può invocare il libero arbitrio e poi chiamare,
> anzi, obbligare a norma di legge qualcuno a commettere un omicidio. Esiste
> una legge che punisce i tentati suicidi e gli omicidi. Se io sparo ad una
> persona che soffre dolori atroci e mi invoca di ucciderla, non vado in
> galera? Si combatte in tutto il mondo per abrogare la pena di morte, perchè
> dovremmo invocare il contrario nei casi in cui, come ho ribadito nel mio
> precedente intervento, la vita biologica è solo momentaneamente scollegata
> con quella spirituale e psichica? Come facciamo a stabilire quali sono i
> tempi minimo e massimo per cui una persona debba essere lasciata morire di
> fame e sete? Se per i suoi familiari Eluana altro non è che un ammasso di
> carne e ossa, perchè non l'abbandonano a chi vuole occuparsene? Vedi, caro
> Luca, ancora tante domande senza risposta, eppure le risposte si riconducono
> tutte ad una sola, quella che io già mi sono dato e ho partecipato a tutti:
> la limitatezza dell'uomo gli impedisce di conoscere e sapere tutto e nel
> dubbio si deve adottare il principio di precauzione, la sospensione del
> giudizio, l'accettazione di un corso esistenziale diverso dagli standard che
> ci siamo imposti molto spesso ipocritamente, perchè la legge deve essere
> sempre fatta per l'uomo e non l'uomo per la legge. In merito al porsi o meno
> delle domande, credo che sia proprio questa la prerogativa che distingue
> l'uomo dagli animali.
> Allora termino questa diatriba infinita con un'ultima domanda: quale mondo
> ti prefiguri, Luca, permettendo a ciascuno di noi di interpretare
> individualmente, senza uno standard oggettivo, le vicende umane proprie e
> altrui, senza interrogarsi sulla verità?
> 
> Buona risurrezione.
> 
> Il giorno 19 novembre 2008 17.38, luca.bigolin at 99studio.it <
> luca.bigolin at 99studio.it> ha scritto:
> 
> > Quante sapienti domande senza una risposta. Mancano solo le
> > domande da dove veniamo e dove andiamo per completare il
> > capitolo.
> > rispettare le opinioni e le decisioni degli altri no? un
> > rispettoso silenzio sulle sofferenze altrui nemmeno?
> > Saverio, per me sei libero di pensare che la tua sia vita
> > finchè la scenza riesce a farti battere il cuore con
> > qualsiasi metodo. E' tua ed è una tua scelta, di vita o di
> > fede che sia.
> > Per me non è così, preferisco mi venga staccata la
> > spina. qual'è il problema?
> >
> > ----- Original Message -----
> > Da : "Saverio Benedetti" <savetti47 at gmail.com>
> > A : dirittiglobali at peacelink.it
> > Oggetto : Re: SCIENZA & VITA: Eluana condannata a morte
> > Data : Wed, 19 Nov 2008 16:39:48 +0100
> >
> > > Pobabilmente, quella che Lei, Prof. Colombo e gli altri
> > > di dirittiglobali avete letto è la parte della mia
> > e-mail,
> > > riportata nella sua risposta, che, a causa di uno
> > > scivolamento del mouse, mi è partita prima che potessi
> > > terminarla, tanto è vero che, leggendola, non ha molto
> > > senso compiuto. Le trascrivo quindi, di seguito, sia il
> > > testo integrale del mio intervento, che quello del Dr.
> > > Melazzini, anche se quest'ultimo intervente dovrebbe
> > > essere già in suo possesso. Voglio comunque precisare
> > che
> > > una sentenza inappellabile come quella sputata su Eluana,
> > > sputa anche sulla possibilità, ad esempio, che tutti gli
> > > uomini hanno di cambiare le proprie scelte in conseguenza
> > > di una mutata opinione che ciascuno può aver maturato
> > nel
> > > corso del tempo. Quale sicura attendibilità riveste un
> > > testamento biologico redatto oggi e applicato magari dopo
> > > dieci anni ad una persona che, non avendo la possibilità
> > > di confermarlo per impedimento a comunicare, potrebbe
> > > invece aver cambiato idea non solo durante gli anni di
> > > lucidità, ma soprattutto durante quelli che noi,
> > dall'alto
> > > di una scienza tanto empirica quanto limitata come quella
> > > medica, abbiamo etichettato come stato di non ritorno e
> > > d'incoscienza assoluta? Quando mai la scienza ha
> > > dimostrato che, in assenza di attività cerebrale, ma
> > nelle
> > > piene e spontanee funzionalità corporee, pur
> > > nell'incapacità di autonutrirsi (neanche nel coma vigile
> > è
> > > possibile), vengano interrotte anche le facoltà dello
> > > spirito e dell'anima di una persona? In che condizioni e
> > > in che momento si spegne una vita della quale conosciamo
> > > pressoché niente? Sono la presunzione e la piccolezza
> > > umane che hanno convenzionato l'ugualianza:
> > > ELETTROENCEFALOGRAMMA PIATTO = MORTE BIOLOGICA. Posso
> > > essere anche d'accordo sulla morte biologica (del solo
> > > cervello), ma anche un animale, una pianta hanno qualcosa
> > > in più di un semplice involucro esterno che, per cause
> > > accidentali e confini sequenziali indefinibili con
> > > sicurezza, abbia perso il contatto con l'interiore che
> > > esula dalla sfera delle nostre aleatorie valutazioni.
> > > Allora, adottando quello che per la massima parte delle
> > > nostre azioni ci viene concesso, con grande senso della
> > > nostra limitatezza di giudizio, come "beneficio del
> > > dubbio", non è preferibile scegliere sentenze di vita,
> > > anziché di morte? Tutto questo, naturalmente, alla luce
> > > della semplice deduzione squisitamente ed onestamente
> > > laica, ma non laicistica. Parlando con interlocutori in
> > > possesso di una fede matura, poi, il dialogo sarebbe
> > > completamente diverso.
> > >
> > > Buona risurrezione.
> > >
> > > Saverio
> > >
> > > *TESTO INTEGRALE DELLA MIA PRECEDENTE NOTA*
> > >
> > > Se Lei, illustre professore, fosse coerente, dovrebbe in
> > > questo contesto predicare anche la soppressione di TUTTE
> > > LE PERSONE, dato che *tutti noi andiamo verso la morte*.
> > > Se vogliamo invece ridurre i casi esclusivamente a coloro
> > > che LA MEDICINA NON PUO' CURARE PER GRAVE CARENZA
> > > CONOSCITIVA SIA SUL CERVELLO UMANO (secondo la scienza
> > > utilizzato, persino dagli stessi medici, al 10-15% delle
> > > reali potenzialità), SIA SU QUALSIASI MALATTIA CHE
> > > AFFLIGGE IL NOSTRO GENERE, per sconfiggere la quale sono
> > > necessari tempi e sperimentazioni interminabili, allora si
> > > dovrebbero sopprimere tutti i malati " DICHIARATI
> > > INCURABILI", o affetti da malattie sconosciute, o menomati
> > > nel corpo e nella mente, anche se, proprio per i tempi
> > > giurassici della scienza e della medicina, magari GIA'
> > > ESISTE UNA CURA, PUR SE ANCORA IGNOTA. Pensi solo a quante
> > > soppressioni sarebbero state necessarie prima della
> > > penicillina, o dei vaccini, o dei trapianti. Ma, al di
> > là
> > > di ogni considerazione, laica o religiosa che sia, ha
> > > proprio ragione lei, professor Colombo, nessuno può
> > > disporre a piacere di quanto no ha diritto di disporre. Io
> > > continuo ad essere dell'idea che NESSUN MEDICO, NESSUNO
> > > SCIENZIATO, NESSUN UOMO PUO' CREARE LA VITA, neanche di un
> > > animale, per cui NON E' NEMMENO AUTORIZZATO A TOGLIERSELA
> > > NE', TANTO MENO, A TOGLIERLA, solo perché esula dallo
> > > standard dell'efficientismo alienante e sfruttatorio che
> > > la nostra società post-moderna ha imposto ai suoi
> > > componenti. In caso contrario, le stesse leggi repressive
> > > di suicidi e omicidi dovrebbero essere emendate.
> > > In realtà la valutazione dal lato esclusivamente
> > > produttivo della persona umana svuota di ogni diritto, pur
> > > inalienabile, i più deboli e i più emarginati. Hitler
> > > aveva motivazioni diverse, ma adottava gli stessi metodi.
> > > Tra l'altro una cosa mi suona molto strana: continuano ad
> > > arrivare messaggi di condanna delle certezze assolute, ma
> > > cosa affermano i cultori della morte se non la certezza
> > > che la loro soluzione è l'unica giusta? E tra i cultori
> > > della morte non a caso troviamo anche chi ha la certezza
> > > che un aborto sia la soluzione migliore per rimediare alla
> > > nostra leggerezza. Se poi vogliamo esaltare la libertà
> > di
> > > scelta, è bene che si consideri anche la certezza che
> > una
> > > libertà indipendente dalla verità è una vera e
> > propria
> > > schiavitù, una prostituzione ai propri istinti, retaggio
> > > dell'animale che ci ha dato il solo corpo. Non per niente
> > > l'uomo deve fare i conti anche con mente e anima, che
> > > reclamano il proprio nutrimento. E nessun sondino né
> > > presidio sanitario è idoneo a garantire quest'ultimo.
> > >
> > > Buona risurrezione a noi tutti.
> > >
> > > *TESTO DEL DOTTOR MELAZZINI*
> > >
> > > *Melazzini: anch'io mangio grazie a un sondino, e dico che
> > > questa sentenza è un omicidio *
> > >
> > > venerdì 14 novembre 2008
> > >
> > > «Ricorso inammissibile»: due parole tremende, per dire
> > che
> > > tornare indietro non si può. La sentenza che condanna a
> > > morte Eluana Englaro non può essere cancellata, e il suo
> > > tragico effetto non può essere bloccato. Questo ha
> > deciso
> > > ieri sera la Corte di Cassazione, respingendo il ricorso
> > > della procura di Milano.
> > >
> > > Potrebbe essere l'ultimo atto, epilogo di una lunga
> > > vicenda in cui nessuno esce vincitore, e solo una persona,
> > > di certo, esce sconfitta: Eluana stessa. Di questa
> > > sconfitta è convinto Mario Melazzini, presidente della
> > > Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica
> > > (AISLA), e malato di Sla dal 2002. Una sconfitta che suona
> > > particolarmente tragica per chi, come lui, condivide con
> > > Eluana l'aspetto centrale di tutta questa vicenda: il
> > > fatto di mangiare e bere grazie all'aiuto di un sondino.
> > >
> > > *Dottor Melazzini, che cos'ha provato sentendo questa
> > > ultima sentenza?*
> > >
> > > Enorme tristezza. Anche se da qualcuno potrà essere
> > > vissuta come una vittoria, io dico che in queste
> > > situazioni non ci possono essere né vinti né
> > vincitori, ma
> > > solo sconfitti. E una cosa esce sconfitta in particolare:
> > > la vita. Sentendo dichiarazioni di vittoria fatte anche da
> > > persone non direttamente coinvolte, mi vien da dire che
> > > forse dobbiamo interrogarci, come società che si dice
> > > civile, su quale sia il valore che diamo alla vita. È o
> > no
> > > un valore assoluto? Alcuni dicono che è stata fatta la
> > > volontà di Eluana: ma come si fa a desumere la
> > volontà,
> > > come accade nella sentenza, in base solo ed esclusivamente
> > > a modelli di vita? A me come cittadino, come persona e
> > > anche come malato questa cosa fa molto, molto male: la
> > > vita vista come accettabile solo se adeguata a certi
> > > modelli.
> > >
> > > *Cosa si sentirebbe di dire alla famiglia di Eluana?*
> > >
> > > Io mi sento vicino a quella povera famiglia,
> > > indipendentemente da tutto. Non so cosa faranno ora, e se
> > > effettivamente metteranno in pratica l'ultimo atto, che
> > > non sarà un accompagnamento ma un vero e proprio
> > omicidio.
> > > Questo mi sembra doveroso dirlo, come uomo ma anche e
> > > soprattutto come medico: *l'alimentazione
> > > e l'idratazione non sono strumenti terapeutici, e come
> > > tali non sono mai identificabili come atto di accanimento
> > > terapeutico*. *Eluana non è una persona malata: Eluana
> > è
> > > solo disabile*.
> > >
> > > *Ciò che ieri ha stupito è l'aridità di una sentenza
> > che
> > > giudica tecnicamente inammissibile un ricorso: un semplice
> > > meccanismo giuridico, che decide della vita di una
> > > persona.*
> > >
> > > Questa è la cosa che io trovo veramente assurda, e
> > cioè
> > > che riguardo a un valore e un bene inalienabile e
> > > indisponibile si possa decidere sul da farsi solo ed
> > > esclusivamente in base a uno strumento giuridico. Questo
> > > sia detto con tutto il rispetto per il lavoro della
> > > magistratura. Ma il fatto che i magistrati giudichino
> > > inammissibile il ricorso solo dal punto di vista
> > > procedurale, e non per i contenuti, forse dovrebbe far
> > > concludere che non abbiano preso bene in visione quello
> > > che dice l'articolo 2 della Costituzione. Si cita sempre e
> > > solo l'articolo 32, e non si ricorda mai che all'articolo
> > > 2 si parla di «diritti inalienabili» da riconoscere e
> > > garantire. Comunque, fa male e dà molto da pensare il
> > > fatto che in un'aula fredda di tribunale vengano decisi
> > > alcuni valori che sono indiscutibili.
> > >
> > > *Cosa accadrà ora? Molti pensano che sia un semplice
> > > automatismo: si stacca una spina e tutto finisce. Ma cosa
> > > accadrà realmente ad Eluana, se si dovesse dare
> > esecuzione
> > > alla sentenza?*
> > >
> > > L'idea che il tutto possa risolversi con una sorta di
> > > automatismo è figlia di una concezione, gravissima,
> > > secondo cui in realtà Eluana non è più una persona
> > viva.
> > > Basta staccare una spina, il sondino, e punto e a capo.
> > > Non sarà così: *morirà di fame e di sete, cioè con
> > una
> > > delle morti più atroci*che ci possono essere. Questo è
> > > doloroso ma deve essere detto, visto che
> > > molti pensano e affermano che quella di Eluana non è
> > vita.
> > > Io posso affermare, come medico, che sarà una morte
> > atroce
> > > , e dovrà essere "controllata", come accaduto nel caso
> > di
> > > Terry Schiavo. Alcuni fautori di questa sentenza e
> > > presunti uomini di scienza sostengono che il danno subito
> > > da Eluana a livello corticale, cioè della corteccia
> > > cerebrale, coinvolgerebbe anche le strutture deputate al
> > > controllo della sete e di alcune sensazioni, come il
> > > dolore. Ma se fosse così non ci sarebbe ragione di
> > > *trattare con analgesici* maggiori le ultime ore della
> > > vita, come accaduto con la povera Terry Schiavo. A Terry
> > > furono date forti dosi di morfina. È come mettersi a
> > posto
> > > la coscienza, nel caso in cui quella teoria fosse erronea.
> > > Significa che presumiamo che lei proverà grande dolore.
> > >
> > > *La sua malattia costringe anche lei, come Eluana, alla
> > > nutrizione attraverso il sondino: che effetto le fa
> > > sentire che questa condizione possa essere considerata in
> > > contrasto con la dignità della vita?*
> > >
> > > Mi sento profondamente offeso come malato, e non solo per
> > > me, ma anche per i tanti malati che si trovano in
> > > condizioni simili a quelle di Eluana, con alimentazione e
> > > idratazione artificiale. Tutte queste persone hanno la
> > > loro vita; e la vita ha un valore intorno al quale non
> > > possono essere prese decisioni, come se la dignità fosse
> > > legata al concetto di qualità. Io ne sono estremamente
> > > convinto: la dignità di ogni vita ha un carattere
> > > intrinseco, ontologico. Mi è rimasta impressa
> > > un'intervista fatta alle persone che accudiscono Eluana.
> > > Dicevano: «oggi Eluana è molto bella». Perché
> > nessuno
> > > parla del fatto che ci sono persone che si occupano di lei
> > > , che la vestono, la cambiano, le fanno fare fisioterapia.
> > > Per una persona morta sarebbe tempo sprecato Ma Eluana è
> > > viva. Purtroppo si pesa spesso che casi come questo, che
> > > danno molto disagio, sia molto meglio risolverli. E la
> > > cosa più grave è che tutto questo ci distrae da tutti
> > gli
> > > altri soggetti che sono a carico delle famiglie, le quali
> > > hanno bisogno di strumenti e di sostegno economico per
> > > portare avanti queste situazione. Sono costretti a lottare
> > > per essere liberi di vivere. È un paradosso: *è più
> > > tutelata la decisione di interrompere una vita che non la
> > > scelta di chi vuole continuare * ad esercitare un diritto
> > > sacrosanto, come la vita stessa. E così la scelta della
> > > vita diventa una battaglia quotidiana.
> > >
> > >
> > > Il giorno 19 novembre 2008 3.04, Arrigo Colombo
> > > <arribo at libero.it> ha scritto:
> > >
> > > >  Movimento per la società di giustizia e per la
> > speranza
> > > > Caro Luca,
> > > >                   trovo strano che tu dica che non ci si
> > > > debba interessare di una persona sofferente e morente, e
> > > > dei suoi cari che pure soffrono, e del suo problema. E
> > > > che non si debba discutere di questo problema cercando
> > > > di risolverlo, se possibile. Trovo molto interessante, e
> > > > anche simpatico, il testamento biologico di Leonardo che
> > > > hai riportato. Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
> > > >
> > > >
> > > >
> > > > ----- Original Message -----
> > > >  *From:* Luca Bigolin <luca.bigolin at 99studio.it>
> > > > *To:* dirittiglobali at peacelink.it
> > > > *Sent:* Tuesday, November 18, 2008 4:10 PM
> > > > *Subject:* Re: SCIENZA & VITA: Eluana condannata a
> > > > morte: L'ESECUZIONE SIA PUBBLICA, CON TESTIMONI E VIDEO
> > > >
> > > > Sinceramente mi sono un po' stancato delle vostre
> > > > certezze, da una parte e dall'altra. E non ve le invidio
> > > > per niente. Ma chi siete voi per parlare di una persona,
> > > di una famiglia, di un padre, di una sofferenza che
> > > > nemmeno immaginate.
> > > > Ma a voi cosa cambia se questa ragazza rimane sdraiata a
> > > > letto per i prossimi 50 anni o se viene sepolta domani?
> > > > La conoscete? Avete mai parlato con lei? con suo padre?
> > > > con i suoi amici? Detentori di certezze e diritti che
> > > > nessuno vi ha chiesto. Se vi dovesse capitare (e non ve
> > > > lo auguro) siete liberi di stare e di costringere la
> > > vostra famiglia a tenervi in stato vegetativo finchè la
> > > > medicina sarà in grado di farlo. Agli altri non posso
> > > > dire che sono liberi di farsi staccare la spina perchè
> > > in questo stato comandato dal vaticano purtroppo nessuno
> > > > può permettersi di pensarla diversamente da loro e per
> > > > il momento non si può scegliere.
> > > >
> > > > Spero che finalmente lascino fare sta benedetta legge
> > > > sul testamento biologico. Cosicchè i vari cattolici
> > sono
> > > > liberi di starsene sdraiati e incoscenti per anni, senza
> > > > costringere anche gli altri a fare secondo il loro
> > > pensiero. Saremo liberi anche in questo stato delle banane
> > > > di pensarla in maniera diverse l'uno dall'altro no?
> > > > Sinceramente mi schifate a parlare e scrivere
> > > > continuamente il nome di questa persona come se fosse
> > > > vostra sorella. Se proprio qualcuno deve parlare mi
> > > piacerebbe fosse qualcuno che è vicino a queste
> > > > sofferenze. Che se ne guardano bene dal farlo. Ci sarà
> > > pure un motivo no? >
> > > > Parecchio tempo fa ho letto su un blog questo
> > > > "testamento". Ho impiegato un po' a ritrovarlo. Vi
> > > > invito a leggerlo, soprattutto le prime righe. Non
> > sarà
> > > identico a quello che ha fatto Eluana, ma il senso mi
> > > sembra chiaro. >
> > > >  Il qui presente, nel pieno benché effimero possesso
> > > > delle proprie dignitose facoltà mentali,
> > > > qualora un incidente o una patologia lo costringessero
> > > > in un letto, assistito da costosi macchinari da cui
> > > > dipenderebbe la sua vita, in uno stato d'incoscienza
> > > protratto per tre anni almeno, >
> > > > chiede
> > > >
> > > > - che non si dia risalto mediatico alla cosa: la gente
> > > > nasce e muore tutti i giorni;
> > > > - che i politici restino a distanza: sarebbe un Paese
> > > > migliore se le leggi non si facessero pensando sempre al
> > > > caso particolare; - che gli opinionisti si tengano le
> > > > loro opinioni: grazie, ho già le mie (in particolare,
> > > > sarebbe carino da parte di Giuliano Ferrara lasciarmi
> > > morire in pace, visto che è una vita che mi affligge con
> > > > opinioni non richieste);
> > > > - che i cantanti facciano i cantanti. O vogliono dire
> > > una
> > > preghiera<http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_16/cel
> > > entano_eluana_bottiglie_602781e0-52f8-11dd-a364-00144f02aa
> > > > bc.shtml?fr=box_primopiano>? Va bene, ma in silenzio,
> > > > non in prima pagina. - che i preti facciano i preti
> > -
> > > > che pensino cioè a consolare vedove e orfani, e non a
> > > > inventarsi bislacche etiche pro-life che, per quanto ho
> > > potuto appurare, dal Vangelo non risultano. E io il
> > > > Vangelo un po' l'ho letto, Santi Padri. Comincia con un
> > > vecchio Santo che chiede di
> > > morire<http://www.labibbia.org/pls/bibbiaol/GestBibbia.Ric
> > > > erca?Libro=Luca&Capitolo=2#VER_29>; prosegue con un
> > uomo
> > > > , figlio di Dio, che a un certo punto decide di morire.
> > > Proprio così: il padre gli lascia la libertà di
> > scegliere,
> > > > e lui decide. Quando un amico lo prende in disparte per
> > > > dissuaderlo, lui gli risponde: Vade retro Satana. Non so
> > > > se mi sono spiegato: Vade Retro Satana, perché tu non
> > > pensi secondo Dio, ma secondo gli
> > > uomini<http://www.labibbia.org/pls/bibbiaol/GestBibbia.Ric
> > > > erca?Libro=Marco&Capitolo=8#VER_33>. Pecco certo di
> > > > superbia nel paragonare il mio piccolo sacrificio a
> > > quello del Figlio di Dio: lui doveva mondare tutti gli
> > > > uomini dal peccato originale, io vorrei soltanto che i
> > > > macchinari, il tempo, le risorse e l'affetto che si
> > > > spendono sul mio caso disperato vengano rivolte ad altri
> > > malati, più bisognosi di affetto, risorse, tempo e
> > > > macchinari. Ma la vita è un dono, l'unico che mi
> > resta,
> > > > e dei doni si dispone a piacimento. Capisco che dire di
> > > > No a un dono possa essere interpretato come un segno di
> > > scortesia: il mio però più che un No è un Grazie, mi
> > è
> > > > piaciuto, ma in queste condizioni non mi va più, ne ho
> > > > avuto abbastanza, datene piuttosto un po' di più agli
> > > altri che ne hanno avuto meno. >
> > > > - E quindi: che si stacchi la spina ai macchinari.
> > > > - Che si stacchi l'eventuale sondino che mi nutre.
> > > > Qualora il dottore incaricato avesse difficoltà con la
> > > > sua coscienza, chiuda gli occhi e faccia finta di
> > > toglierlo a Giovanni Paolo
> > > II<http://temi.repubblica.it/micromega-online/l%E2%80%99eu
> > > > tanasia-di-papa-wojtyla-che-la-chiesa-vuole-nascondere/>
> > > > . - Che mi si somministri per favore qualche oppiaceo,
> > > > nell'eventualità che pure nell'incoscienza io stia
> > > > provando un po' di dolore. Se non si può fa lo stesso,
> > > ma ho sempre pensato che prima di morire mi sarebbe
> > > > piaciuto provare qualche sostanza da cui mi sono
> > > saggiamente tenuto lontano da giovane. >
> > > > È tutto? Sì, direi che è tutto.
> > > > E se poi l'anno dopo si scopre la cura? Beh, mi stupirei
> > > > del contrario. È la storia della mia vita, no?
> > > >
> > > > da leonardo
> > > > http://leonardo.blogspot.com
> > > >
> > > >
> > > > Saverio Benedetti ha scritto:
> > > >
> > > > Se Lei, illustre professore, fosse coerente, dovrebbe in
> > > > questo contesto predicare anche la soppressione di TUTTE
> > > > LE PERSONE, dato che *tutti noi andiamo verso la morte*.
> > > > Se vogliamo invece ridurre i casi esclusivamente a
> > > coloro che la medicina non può curare per GRAVE CARENZA
> > > > CONOSCITIVA sia SUL CERVELLO UMANO (che viene utilizzato
> > > > , anche dagli stessi medici, al 10-15% delle reali
> > > > possibilità), DI UN METODO CHE, MAGARI TRA NON MOLTO
> > > TEMPO,  qui la persona già non c'è più e il suo
> > corpo va
> > > > verso la morte; e trattenerlo è abusivo, è farne un
> > > > oggetto di cui si dispone a piacere, di cui non si ha
> > > diritto di disporre. >
> > > > Il giorno 17 novembre 2008 13.10, Arrigo Colombo
> > > > <arribo at libero.it> ha scritto:
> > > >
> > > >>  Movimento per la società di giustizia e per la
> > > speranza >> Ho letto la vostra dichiarazione e quella di
> > > Scienza e vita. Vi unisco un >> articolo che ho scritto
> > > per il "Nuovo quotidiano di Puglia". >> Un saluto fraterno
> > > da Arrigo Colombo >>
> > > >>
> > > >> *Poter morire*
> > > >>
> > > >> di Arrigo Colombo
> > > >>
> > > >>
> > > >>
> > > >>
> > > >>
> > > >> Finalmente la Cassazione ha dato il sospirato responso:
> > > Eluana Englaro può >> morire. Dopo 16 anni, dal gennaio
> > > 1992, quando un incidente di macchina le >> provocò un
> > > trauma al cervello cui seguì una necrosi irreversibile,
> > > ridotta >> allo stato vegetativo, mantenuta in vita con
> > > alimentazione artificiale. >> Dopo una battaglia
> > > giudiziaria che nel luglio di quest'anno aveva raggiunto
> > > >> l'autorizzazione della Corte d'Appello di Milano, poi
> > > bloccata dalla >> Procura, finalmente la Cassazione
> > > respinge questo blocco, questo ricorso, e >> la poverina
> > > può morire. La buona morte, la morte liberatrice. >>
> > > >> E subito insorge la polemica, il Vaticano grida
> > > all'omicidio. Col Card. >> Barragan, presidente del
> > > Pontificio consiglio per la salute; con Bagnasco, >>
> > > presidente della CEI; con Fisichella, che presiede la
> > > Pontificia accademia >> per la vita; con alti esponenti
> > > del potere ecclesiastico. >>
> > > >> Ma le ragioni non sono chiare, perché di ragioni si
> > > tratta. Non è che vi >> sia un dettato divino, una
> > > rivelazione, una parola evangelica. È un problema >> di
> > > etica. Il Vaticano pretende di avere l'esclusiva
> > > dell'etica, di sapere >> lui solo qual'è l'azione giusta
> > e
> > > virtuosa; mentre l'umanità, emancipatasi >> dalla
> > chiesa,
> > > sarebbe caduta nel relativismo, nel lassismo,
> > > nell'arbitrio, >> nel tutto è permesso. È il discorso
> > di
> > > papa Ratzinger, discorso frequente, >> intima persuasione.
> > > Che però è errato perché l'umanità, e proprio in
> > quella >>
> > > modernità che la chiesa tanto detesta, che Pio IX ha
> > > condannato nel suo >> famoso *Sillabo*, una esemplare
> > > raccolta di tutti quei pretesi errori >> (tra i quali
> > > c'era la sovranità popolare, la democrazia); l'umanità
> > è
> > > andata >> sviluppando un'etica molto salda e forte che è
> > > contenuta nelle Carte dei >> popoli (spesso chiamate
> > > Dichiarazioni dei diritti; che però sono sempre >>
> > > diritti-doveri), le quali si sono succedute lungo tutta
> > > la modernità. >> Mentre la chiesa non aveva mai
> > > riconosciuto, fino a tempi recenti (al >> Concilio
> > > Vaticano II) fondamentali principi etici, come la
> > libertà
> > > di >> coscienza (si veda la mostruosa persecuzione dei
> > > cosiddetti "eretici", >> bruciati a decine di migliaia sul
> > > rogo); o come la sovranità popolare. Fino >> a tempi
> > > recentissimi (cioè a fine secolo) non riconosceva
> > > l'illiceità della >> pena di morte, e cioè che lo
> > stato
> > > non ha il diritto di uccidere il >> cittadino; e predicava
> > > la "guerra giusta", mentre la guerra è un fatto >>
> > > talmente atroce che non può mai essere giusto; sì che
> > i
> > > conflitti tra popoli >> - come dice il trattato dell'ONU
> > -
> > >  devono sempre esser risolti con la >> trattativa, mai con
> > > la guerra. >>
> > > >> Difficile accettare la chiesa cattolica come un buon
> > > maestro di etica, per >> il fatto stesso che è un centro
> > > di potere, una struttura imperiale, ed è >> quindi
> > > sensibile alle ragioni (o pseudoragioni) del potere, alla
> > > "ragion di >> stato"; si veda il recente comportamento nel
> > > problema dei preti pedofili. In >> materia di etica,
> > > piuttosto che come maestra, è bene che la chiesa entri
> > >>
> > > nella discussione come discepola, poiché i grandi
> > principi
> > > li ha appresi >> dalla modernità laica. O, supposta
> > questa
> > > acquisizione, che vi entri come >> partner della
> > > discussione, su di un piano di parità, e riconoscendo >>
> > > l'autorità degli esperti nei vari campi, la medicina ad
> > > esempio. >>
> > > >> E quali sono le ragioni che adducono? Parlano di vita
> > > che non si deve mai >> sopprimere; ma qui si tratta
> > > piuttosto di vita umana, di persona umana, di >> eclissi o
> > > meno della persona quando è avvenuta la morte cerebrale
> > ed
> > > è >> rimasto solo un residuo vegetativo, Parlano di
> > > accanimento terapeutico che >> in questo caso non ci
> > > sarebbe, perché non ci sono farmaci ma solo >>
> > > alimentazione forzata; che poi è un sofisma perché, si
> > > tratti di farmaci e >> macchinari o di alimentazione, la
> > > forzatura c'è. Adducono ragioni che vanno >> discusse
> > come
> > > tutte, e che in verità non hanno grande peso perché
> > qui la
> > > >> persona già non c'è più e il suo corpo va verso
> > la
> > > morte; e trattenerlo è >> abusivo, è farne un oggetto
> > di
> > > cui si dispone a piacere, di cui non si ha >> diritto di
> > > disporre. >>
> > > >> D'altra parte questo interevento del potere
> > > ecclesiastico su di un dettato >> della Cassazione, cioè
> > > del supremo potere giudiziario dello stato, >> costituisce
> > > interferenza del religioso nel politico e trasgressione
> > > del >> Concordato. Come quando l'episcopato interviene
> > > sull'attività del parlamento >> e minaccia i
> > parlamentari
> > > cattolici se approveranno una certa legge. Un >>
> > > comportamento trasgressivo, quello di questi alti prelati,
> > > un comportamento >> vizioso e non tollerabile. In realtà
> > > la chiesa cattolica, che per secoli ha >> tenuto lo stato
> > > sotto la sua tutela, ha acquisito un habitus perverso da
> > > cui >> non riesce a liberarsi; rimpiange quella lunga
> > età
> > > di supremo potere non >> solo religioso ma politico, e in
> > > certo modo la perpetua. >>
> > > >> Lo stato, poi, è rappresentato da gruppi politici che
> > > ne gestiscono il >> potere; e che spesso assecondano
> > > l'ingerenza ecclesiastica per non >> inimicarsela, per
> > > averne il favore, specie nell'incidenza elettorale. Il >>
> > > Centrodestra, in particolare; che ha varato la legge per
> > > la procreazione >> assistita sulla falsariga del decreto
> > > vaticano. Così ora s'invoca la famosa >> legge
> > > sull'eutanasia, sul testamento biologico ecc.; ma finché
> > > c'è il >> Centrodestra al governo, sarebbe opportuno
> > > farla? Quanto al Centrosinistra, >> sappiamo che su certe
> > > leggi avversate dal Vaticano è rimasto bloccato e >>
> > > impotente: aveva una scarsa maggioranza su cui pesava
> > > l'avversione dei >> cattolici conformisti.
> > > >>
> > > >>
> > > >>
> > > >>
> > > >>
> > > >>
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