Re: La soluzione del problema dei Rom è la stanzialità. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Scusate se intervengo, per la prima volta, per provare a contribuire alla chiarezza del post.

Il nomadismo è un valore fondamentale per quasi tutti i rom che ho conosciuto. Sia per quelli che hanno una vita nomade, cioè che si spostano, sia per chi è stanziale, che vive nei campi o nelle case. Il nomadismo come valore si esprime nella particolarità di gestire e definire le relazioni, che trovano nella flessibilità dello spazio il modo fondamentale per esprimersi (vicinanza, lontananza, incontro, fuga, distanza, ecc..).

Chi accetta di sedentarizzarsi in una struttura di muratura accetta di porre in secondo piano questi aspetti. Possibile, pur con una certa soggettiva sofferenza.

Noi oggi definiamo più integrati quei gruppi, come i giostrai, i sinti, che non hanno mai rinunciato alla vita di spostamenti e non hanno mai accettato case.

Di contro alle comunità di rom xoraxané, o forse anche rom rumeni, abituati da secoli ad abitare nelle case, che oggi definiamo "nomadi", e che vivono la stanzialità delle baraccopoli o il nomadismo degli sgombri.

I rapporti fra gruppi sociali e forme di criminalità sono certo possibili, statisticamente. Forse c'è anche un rapporto fra flessibilità del territorio e capacità dei gruppi rom di auto-integrarsi.

Parlare di questo sarebbe, dal mio punto di vista, più interessante.

Luca Puggioli


Il giorno 14/nov/08, alle ore 22:24, Arrigo Colombo ha scritto:

Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Caro Davide,
nessuno pone l'equivalenza astratta nomadismo=crimine e stanzialità=onestà; è l'esperienza di questi decenni che ci dice che per lo più la vita dei nomadi, mancando di un lavoro e di una sicurezza economica, finisce in forme di anomia; così come impedisce ai figli una crescita moralmente sana e culturalmente significativa. Il problema esiste e ci preoccupa: vorremmo per questi nostri fratelli una vita dignitosa e appagante, per loro e per i loro figli. Quanto al crimine, piccolo o grande che sia, è tale per tutti. E quanto al guardare male il Rom, o al disprezzarlo, questo sì è crimine; gli è dovuto rispetto e amore in ogni caso.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo


----- Original Message ----- From: "Davide Bertok" <davide.bertok at tiscali.it >
To: <dirittiglobali at peacelink.it>
Sent: Friday, November 14, 2008 12:27 AM
Subject: Re: La soluzione del problema dei Rom è la stanzialità. Documento da inviare e diffondere se condiviso


Soprattutto io non capisco perchè essere nomadi significa essere per forza criminali ed essere residenti stanziali vuol dire per forza essere onesti. Se al rom viene offerto un lavoro alla fine non conta dove vive, contano solo le sue scelte e opportunità di vita. Ci sono poveri pensionati con la minima che rubano nei supermercati sperando di non essere visti: dobbiamo espellere anche loro in via immediata? Seconda cosa: faccio anch'io vita da precariato ma siccome sono italiano vengo guardato diversamente...eppure siamo tutti nella stessa barca ma non ce ne accorgiamo.
"Il prossimo sono io". Ricordatevelo.

Ciao,
Davide

Help To Change ha scritto:
Da quando i Rom sono un problema?

Credevo che i problemi fossero solo la crisi finanziaria internazionale, la minaccia di una guerra nucleare, l'impoverimento dell'80% della popolazione mondiale, la devastazione ambientale, la legge Gelmini, il precariato, la privatizzazione dell'acqua, il fatto che non ce la faccio ad arrivare a fine mese col mio stipendio ma mi sbagliavo, ora, grazie al sig. Arrigo Colombo scopro che c'è pure il problema Rom.

Questo è un problema che non mi farà dormir la notte!
Grazie sig.Colombo, anche se...devo dirlo, ancora non mi capacito come i Rom possono essere un problema.
Ok, me ne farò una ragione. Grazie ancora Sig. Colombo.

Vito Correddu

Il giorno 13 novembre 2008 22.21, Arrigo Colombo <arribo at libero.it <mailto:arribo at libero.it>> ha scritto:

  Movimento per la società di giustizia e per la speranza
  Cari amici,
                   il Movimento ha preparato questo documento
  sulla stanzializzazione dei Rom; per il quale chiede il vostro
  aiuto. Gl'indirizzi:

  Ministro Roberto Maroni, caposegreteria.ministro at interno.it
  <mailto:4caposegreteria.ministro at interno.it>

  Premier Silvio Berlusconi, segreteria.presidente at governo.it
  <mailto:segreteria.presidente at governo.it>

  Un saluto fraterno da Arrigo Colombo

   Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

  /Lecce/

   Al Ministro dell'Interno Roberto Maroni

  e p.c. al premier Silvio Berlusconi

   *La soluzione del problema dei Rom è la stanzialità*

  * *

  Il problema dei Rom dev essere *affrontato con decisione*, e certo
  in termini di equità e di solidarietà;  ma la sua soluzione è la
  stanzialità, l'uscita dal nomadismo.

Il nomadismo* oggi non ha più senso* in quanto i lavori che un tempo
  l'accompagnavano – di calderai, allevatori e commercianti di
  cavalli, artigiani, musicisti – si sono estinti; sì che essi sono
  ridotti a vivere di *parassitismo e microcriminalità*: furto,
  accattonaggio (cui costringono i bambini), traffici ambigui e
illeciti. Ciò contrasta *la loro stessa dignità di persone umane*,
  e costituisce *turbativa dell'ordine sociale.*

  * *

Perciò *non può essere ulteriormente tollerato*. La *costruzione di
  campi non serve*, non fa altro  che perpetuare questa situazione.

La soluzione è la *stanzialità*, che già molti di essi hanno scelto, e non costituisce quindi un'idea astratta e irreale. A questo scopo *i Comuni devono avviare trattative* con *serie proposte di lavoro e
  di alloggio.*

   Il Rom, o qualunque altro nomade, dev'essere *messo di fronte
  all'alternativa*: o *accetta la proposta di stabilirsi in un
Comune*, che lo aiuta nella ricerca del lavoro e dell'alloggio, con
  la scuola e la formazione professionale dei figli, con l'uscita
  dalla precarietà e dalla criminalità, e l'ingresso in una società
  eticamente e giuridicamente ordinata, ch'egli s'impegna a
  rispettare; o altrimenti viene *espulso con espulsione
  amministrativa* cioè immediata, viene rinviato al suo paese di
  origine dove potrà condurre la sua vita nomade e microcriminale.

   Molti rom *hanno già scelto in passato la stanzialità* e non
  costituiscono più un problema per la società in cui vivono. La
  figura romantica dello zingaro, del gitano appartiene ad altri
  tempi, la sua condizione d'oggi è ambigua e asociale.

  Lecce, novembre 2008

per il Movimento, il responsabile Prof. Arrigo Colombo

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull'utopia,
  Università di Lecce

  Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel. 0832-314160

  E-mail arribo at libero.it/ <mailto:arribo at libero.it/> Pag  web
  http://digilander.libero.it/ColomboUtopia

-- Non Osiamo Perché Le Cose Sono Difficili; Le Cose Sono Difficili Perché Non Osiamo. - Seneca



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