Re: per nuove strategie






On 11/04/2008 at 18:27 manielle\@libero\.it wrote:

>ricevo dalla rete e inoltro..
>con sollecito di diffusione selvaggia..





Carissimi amici, perché se non siete tali voi, coi vostri ideali di pace, non so chi altri possa esserlo, permettetemi di rivolgervi, forse per l'ennesima volta ma comunque sempre accoratamente, una stessa preghiera, stavolta supportata dai gravi fatti che s'appressano.


Minacciano di tornare tempi brutti, tempi duri, di conflitto e violenza in campo politico. Ognuno di noi non può non avere, col proprio pensiero e comportamento, delle responsabilità, nel bene o nel male, per come procederanno le cose nel prossimo futuro. Tra l'altro qui si ha una particolare sensibilità sui temi della pace, per cui non incontro remora a chiedere il vostro attivo intervento per mettere a punto delle strategie di pace che ci facciano superare i tempi che si avvicinano in modo diverso che in passato.

Da parte mia, non posso che esprimere il pensiero, e pregare voi tutti, affinché:

1) Vi sia una defezione massima, totale, da associazioni e partiti, congregazioni e fazioni, e si individuino nuovi modi basati sull'individualità, sulle singole persone che s'aggregano di volta in volta, non costitutivamente, ufficialmente, stabilmente, bensì proattivamente, costruttivamente, di volta in volta, sui singoli obiettivi per i quali si sentono portati. In questo modo non vi saranno schieramenti radicati bensì vi sarà un continuo fluire di persone praticamente impossibile da contrastare. Le persone non apparterranno più a blocchi contrapposti bensì si confronteranno e si misceleranno molto di più di quanto possa avvenire oggi con le tradizionali formazioni politiche. In pratica il conflitto si renderebbe proprio impossibile per mancanza di SQUADRE e SQUADRISMO: tutti i partiti, tutte le associazioni, ogni fazione di qualsiasi tipo, questo sono e fanno fondamentalmente. Occorre invece che ognuno inizi a frequentare ambienti diversi da quelli suoi soliti, della propria storia personale. Ad esempio, piuttosto che organizzare i soliti convegni di partito ed associativi, partecipiamo dappertutto on line, cerchiamo coloro che NON hanno le nostre informazioni e le si fornisca loro umilmente, senza attendere convocazioni di massa con pranzi ufficiali: facciamo in modo che il confronto avvenga minuto per minuto con chiunque NON si conosca, non una volta l'anno coi soliti amici!

2) Si crei subito, ORA, quantomeno s'impianti il seme di, una assemblea telematica popolare permanente in ambito nazionale del tutto asettica, neutralmente prossima all'infinito e per contro prossima invece allo zero assoluto in fatto di parzialità: questo affinché ogni persona, quale che sia il suo pensiero e la sua tendenza politica, possa trovare posto in questa agorà, certo che sarà non solo rispettata ma perfino applaudita e ringraziata per la sua sola presenza. Naturalmente l'incentivo del premio finale a seguito di una sua proposta approvata dagli altri cittadini e dal governo aiuterebbe molto, anzi probabilmente sarebbe addirittura determinante, ai fini della partecipazione. Naturalmente occorrebbe cercare e proporre adesioni a questo progetto soprattutto OLTRE i confini dei propri ambienti politici, proprio per farne una casa di tutti: su ebay ci van tutti, perché non possiamo fare una ebay sociopolitica? Costruendo qualcosa del genere avremmo compiuto il primo passo per andar oltre l'era dei partiti.

3) Si evitino, nel modo più assoluto, le tradizionali manifestazioni di piazza e processioni per le strade: scendendo ed ammucchiandosi nella realtà materiale è INEVITABILE che il confronto politico sconfini immediatamente in conflitti e violenze. Occorre rendersi conto che le tradizionali sfilate sono comunque MANIFESTAZIONI di FORZA! Si tratta di una forza che le persone pacifiche non intendono esprimere, certamente, tuttavia la FORZA FISICA, pur inespressa ma sempre potenzialmente disponibile nei raggruppamenti nella realtà materiale, è in queste manifestazioni ancora l'elemento più caratterizzante e dominante. Ci si impegni invece ad affermare altri sistemi, come quello dell'assemblea telematica sopra citata, che evitino di giungere fino al punto di dover ricorrere a tali sfilate che alla fin fine mostrano, più che altro, l'incapacità da parte di chi partecipa di costruire qualcosa di diverso e la inabile sua dipendenza ai soliti percorsi politici e di vita in genere.


Defezione generalizzata, abiura dei credi del passato, politici e d'ogni altro tipo, fluida sensibilità applicata di volta in volta. Questo l'ho già fatto? Allora non lo rifaccio! Qui ci son già passato? Allora non ci ripasso e trovo un'altra strada. Il problema della nostra società sta nel fatto che è un blocco rigido ed insensibile di morta abitudine, fino al punto che arriva più facilmente ad un punto di rottura piuttosto che di intervento. Si spezza ma non si piega. Impariamo invece a piegarci e non ci spezzeremo.

Cerchiamo allora tutti i modi per favorire un aumento della sensibilità, della NOSTRA innanzitutto, affinché si abbia un cambiamento continuo. Il pubblico impiego a rotazione anche a questo servirà.


Scusate velocità ed approssimazione, se volete non considerate queste idee, ma più d'ogni altra cosa vi prego di considerare lo scopo di esse: individuare ed affermare nuove strategie politiche che evitino ogni conflitto ed affermino un modo EFFICACEMENTE PACIFICO d'essere. Non c'è più molto tempo. Bisogna intervenire, bisogna piegarci ora. Gandhi non aveva Internet. Altrimenti pensate che starebbe ancora lì a far marce?


Ringrazio e saluto,

Danilo D'Antonio