"Studiare da precari, vivere da parìa. FAIDATE N.1"



Il disagio di alcune zone della società sta crescendo drammaticamente.
I nostri figli studiano da precari, professionali e confessionali come li
vuole la Moratti e la legge 30.
Gli adulti già in parte precari come il futuro dei loro figli, cominciano
ad annaspare nel mantenerli.
Ma politici dell'opposizione e sindacati pensano a mettere in scena
l'ultimo spettacolo di muscoli ed ipocrisia.
FAI DA TE !  proponiamo noi le leggi!!
Le primarie sono uno schermo. La sceneggiata già stucchevole
dell'opposizione di governo, pro o contro queste o quelle primarie, non
nasconde nè un vuoto nè un'esuberanza di leadership. Nasconde
drammaticamente la volontà di  non formulare, ma soprattutto di  non
condividere un programma per governare la realtà economico-sociale e
istituzionale di questo paese.
Altrimenti il leader c'è già e nessuno al momento ha le stesse capacità.
Pertanto fai-da-te.Abbiamo un dovere impellente.
Essere interlocutori sociali attivi. Proponiamo noi le leggi ! Non c'è
democrazia senza solidarietà.
Rinunciare alla solidarietà sociale stamattina, significa diventare
antagonisti sociali stasera.
Indipendenza economica vuol dire anche libertà di opinione.
Libertà di opinione vuol dire libertà di pace.
Contro la ghettizzazione della societa di parìa senza futuro, firmate per
la tutela del lavoro precario e per tutte le possibili iniziative analoghe
del fai-da-te.
FAIDATE A livello regionale e poi a livello nazionale ! Vi giro il
manifesto(non mio). In fondo, i numeri di telefono.
(r.sanna)

Proposta di legge regionale di iniziativa popolare sul diritto al reddito
sociale

... QUANTI SONO LE LAVORATRICI E I LAVORATORI "PRECARI"

Nella sola provincia di Milano il 65 delle nuove assunzioni viene fatto
attraverso forme di lavoro "atipico" (Osservatorio Mercato del Lavoro
Provincia di Milano).

Assommando apprendistato, formazione-lavoro, lavoro in cooperativa e tutte
le altre frammentarie forme di lavoro atipico, si arriva oggi a oltre 7
milioni di precarie e precari sul piano nazionale, di cui 1.900.000 solo in
Lombardia (Sole240re, 2004). In altre parole, circa 3milioni di ex-cococo,
2 milioni di part-time, 1 milione e mezzo di tempi determinati e mezzo
milione di interinali.



...QUANTO GUADAGNANO LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI PRECARI

L'intermittenza dell'impiego è una delle ragioni per cui i lavoratori
atipici si collocano nelle fasce più basse di reddito (Istat 2003), insieme
alle donne, ai giovani e, molto spesso, ai lavoratori dell'arte e dello
spettacolo con contratti tipicamente "intermittenti". Inoltre
l'intermittenza dei versamenti contributivi condanna i giovani precari di
oggi a divenire "pensionati poveri" domani.



...PERCHÉ UNA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE SUL REDDITO

Quella che proponiamo è una proposta di legge regionale di iniziativa
popolare che garantisca continuità di reddito e di versamenti contributivi
ai lavoratori ed alle lavoratrici precarie, come parte della battaglia
contro la precarietà del lavoro, del reddito e della vita e nella
consapevolezza che occorre estendere sul piano nazionale questa proposta.

 La proposta di legge prevede lo stanziamento di un'erogazione monetaria
integrata da un pacchetto di servizi ai soggetti precariamente occupati al
momento della perdita del lavoro, ai disoccupati in cerca di occupazione e
agli studenti universitari che vivono fuori dal nucleo familiare. I
soggetti beneficiari devono essere residenti in Lombardia, mentre non
costituisce requisito il possesso della cittadinanza italiana. L'obbiettivo
è quello di garantire una continuità di reddito a fronte della
discontinuità occupazionale, consentendo così anche la continuità dei
versamenti contributivi ai fini previdenziali.

Nel pacchetto di servizi sono comprese, a carico anche dei comuni,
agevolazioni per i trasporti, per la fruizione di beni e servizi culturali
e artistici, per la casa, facilitazioni per l'accesso al credito.

L'art. 6 della proposta di legge introduce, inoltre, un importante elemento
innovativo per quanto riguarda la copertura finanziaria .L'obiettivo a cui
si tende è quello di non pesare indistintamente sulla fiscalità generale ma
di prevedere una convenzione con il Ministero del Lavoro per ottenere
trasferimenti monetari provenienti dagli importi versati da   quei soggetti
economici (imprese utilizzatrici, somministratrici...) che traggono
profitto dalla fornitura e dall'utilizzo di lavoro precario

FIRMA ANCHE TU !



Rete regionale contro la precarietà e la legge 30

               Per informazioni : 338.7112478  335.121 3068   338.5714791