Inoltra: comunicato stampa su ricerca eurispes



Comunicato stampa

Dati Eurispes: per uscire dalla "reflazione" è necessario
deprecarizzare il lavoro e introdurre il reddito sociale minimo


Il panorama delineato dall'indagine Eurispes non è assolutamente
strampalato, come afferma il sottosegretario Sacconi, ma è una conferma di
un dato oramai evidente a tutti: i processi di precarizzazione, avviati con
il pacchetto Treu e perfezionati con la Legge 30, hanno impoverito il
nostro paese, precarizzando la vita stessa di milioni di lavoratori.

Non basta la doverosa opposizione alle nuove e molteplici forme di lavoro
atipico, biso-gna individuare un nuovo modello di welfare e avviare una
controtendenza all'attuale smantellamento delle tutele normative e
contrattuali dei lavoratori.

Il mito della flessibilità come motore propulsivo dello sviluppo economico
si è infranto da tempo, oggi occorre ripristinare un quadro chiaro di norme
e di tipologie contrattuali che riducano drasticamente l'incertezza dei
rapporti di lavoro, lo strapotere delle azien-de, la ricattabilità dei
lavoratori. Nessun paese può permettersi di avere decine di forme
contrattuali atipiche e una elusione previdenziale così alta, i costi
sociali ed economici sono insostenibili e immorali.

La proposta del "reddito sociale minimo" è da tempo al centro delle
richieste del cre-scente movimento promosso dal sindacalismo di base e
dalle realtà del precariato, l'introduzione di questo istituto permetterà a
milioni di disoccupati e di precari di liberar-si dal ricatto
dell'incertezza e della miseria, con enormi benefici per l'intero tessuto
so-ciale ed economico del nostro paese.

Roma 28 gennaio 2005

RdB/CUB

Luigi Marinelli