Alitalia: terminata la FARSA del Referendum!



Ciao,



da ieri i dati sul referendum in Alitalia sono stati diramati dalle
organizzazioni sindacali organizzatrici della consultazione.



Alcune di quelle sigle sindacali li hanno pubblicati anche sul proprio sito
Web.



I dati, benchè siano tuttora da verificare, confermano la volontà dei
lavoratori di non partecipare all'ennesima presa in giro dei soliti noti.



Gli accordi sono stati già sottoscritti senza alcuna generale
consultazione, nonostante la partecipazione di massa alle mobilitazioni e
il mandato assembleare.



Le parziali 'consultazioni degli iscritti' non sostituiscono il voto della
categoria: sono le solite foglie di fico che non coprono le miserie delle 9
sigle firmatarie di esuberi, sacrifici, privatizzazione e smembramento!



In questi giorni sta emergendo anche sulla stampa il vero contenuto e
significato degli accordi sottoscritti:

è su tutte le testate giornalistiche di oggi che si sta avviando il varo
della privatizzazione della Compagnia di Bandiera;
su MilanoFinanza di ieri si ufficializza che Fintecna dopo aver ottenuto la
maggioranza di AZ Service (49% iniziale e 2% successivo) procedera alla
dismissione delle attività acquisite;
MA QUESTO LA CATEGORIA LO HA CAPITO DA TEMPO E, SMASCHERANDO LA FARSA DEL
REFERENDUM, NON HA PARTECIPATO ALLE VOTAZIONI FALSE, INUTILI E FUORI TEMPO
MASSIMO!



A presto



Buona lettura






Vertenza Alitalia:
TERMINATA
LA FARSA DEL REFERENDUM


I LAVORATORI SMASCHERANO
 LA PRESA IN GIRO DEL REFERENDUM
INUTILE, FALSO E FUORI TEMPO MASSIMO

Altro che parere favorevole dei lavoratori al Piano 2005-2008 firmato dai
sindacati!

Neppure il ridicolo quesito referendario (sei favorevole al salvataggio
dell'Alitalia e alla gestione non traumatica degli esuberi?) è riuscito a
confondere i lavoratori e a convincerli a partecipare ad una consultazione
inutile (né decisiva né vincolante ma solo consultiva) e dall'esito
scontato.

Neppure le cifre ufficiali, seppur da verificare, riescono a nascondere la
realtà: migliaia di colleghi hanno disertato i seggi per non essere
coinvolti nell'ennesima buffonata preparata da quei sindacati che, dopo
aver tradito più volte il mandato assembleare, ora tentano invano di
restaurare la loro ormai logora presentabilità.

Stando ai dati forniti dagli organizzatori del referendum avrebbe votato il
52,2% degli aventi diritto ed oltre il 65% dei votanti avrebbe votato SI.

 Tralasciando qualsiasi considerazione sulla veridicità del dato relativo
all'affluenza al voto che, peraltro, ci è sembrata al di sotto di quanto
dichiarato ufficialmente, è importante osservare che:

… i votanti dichiarati sono 8.727.
Tale cifra corrisponderebbe al 52% degli aventi diritto solo se i
dipendenti AZ fossero 16.718!
Ben diversa è la percentuale se gli 8.727 votanti si rapportano con tutti i
22.000 lavoratori realmente impiegati in Alitalia: appena il 39,6%. Altro
che quorum!
Il problema è che gli organizzatori non hanno concesso il diritto di votare
a migliaia di lavoratori precari (Štutelando invece quello dei piloti!),
riuscendo così ad abbattere il numero degli aventi diritto.
Un artificio contabile paradossale:Cimoli e le 9 sigle si sono accordati
sull'esistenza in Alitalia di 3700 esuberi a partire da un conteggio che
comprendeva una categoria di 22.000 dipendenti;

… oltre il 65% dei votanti avrebbe votato SI. (il 65% di 8.727 è uguale a
5.672)
Tale cifra, pur rappresentando la maggioranza di quanti si sono recati ai
seggi (talvolta ambulanti come è successo alle Manutenzioni di Fco),
conferma che i 5.672 lavoratori che hanno votato SI sono una esigua
minoranza dei 16.718 colleghi: cioè solo il 33,8% di coloro a cui gli
organizzatori hanno concesso il diritto di votare.
Se poi i 5.672 SI li rapportiamo a tutti i 22.000 dipendenti di Alitalia si
deduce che solo il 25,8% della categoria ha risposto positivamente al
quesito referendario!

Altro che democrazia: il Referendum è considerato valido anche se ha votato
solo 39,6% della categoria e ha risposto SI solo il 25,8% di tutti i
lavoratori AZ mentre il 60,4% dei colleghi ha scelto di non recarsi alle
urne e, nel complesso, il 74,2% dei dipendenti Alitalia si è astenuto o ha
risposto NO .
Un esito della vertenza Alitalia che la CUB TRASPORTI fin dall'inizio ha
tentato di evitare denunciando con forza e determinazione le ambiguità e i
voltafaccia delle 9 sigle firmatarie di migliaia di esuberi, sacrifici,
privatizzazione e smembramento dell'Alitalia.
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12-11-04
			C.U.B. TRASPORTI