Francia: 2 donne ottengono l'adozione congiunta delle loro tre bambine



LA FRANCIA APRE ALLA FAMIGLIA GAY
http://it.gay.com/view.php?ID=19147
di Giulio Maria Corbelli
(altri articoli dell'autore)
Venerdì 24 Settembre 2004

Due donne ottengono l'adozione congiunta delle loro tre bambine: sono la
prima famiglia omoparentale d'oltralpe. E il governo conservatore concede
aiuti fiscali alle coppie pacsate.



PARIGI - La Francia compie importanti passi in avanti verso il
riconoscimento della famiglia omosessuale. Mentre mercoledì il governo
conservatore presentava una finanziaria che prevede per le coppie
omosessuali registrate lo stesso trattamento fiscale riservato alle coppie
sposate, pochi giorni prima veniva reso noto che lo scorso 27 giugno un
tribunale ha riconosciuto ufficialmente la prima famiglia omoparentale
francese. Carla e Marie-Laure hanno infatti finalmente ottenuto
l'affidamento congiunto delle loro tre bambine, Giulietta, Luana e Zelina
(5, 7 e 10 anni), figlie naturali di Marie-Laure che le ha avute con
inseminazione artificiale.

Le due mamme.
Le due donne sono "pacsate", cioè legate da un Patto Civile di Solidarietà
secondo la legge approvata già cinque anni fa e che registra le convivenze
tra persone di sesso diverso o dello stesso sesso. Ma il PaCS non permette
l'adozione congiunta, perché contiene norme diverse in materia d'adozione
rispetto a quelle previste per le coppie sposate. Invece, con la sentenza
dello scorso luglio - diventata operativa solo adesso - Carla e Marie-Laure
hanno eguale autorità parentale sulle tre figlie.

Il tribunale che ha emesso la sentenza, l'ha giusitificata dicendo che la
«domanda è conforme all'interesse dei bambini». Secondo l'opinione di un
giurista, la sentenza «apre una breccia» nel diritto, ma non è detto che
faccia giurisprudenza.

Le associazioni di genitori gay hanno accolto positivamente la sentenza. «Le
nostre famiglie esistono - afferma Eric Garnier dell'Associazione dei
genitori gay e lesbiche - bisogna ormai tener conto di questa realtà». Per
il ginecologo Israël Nisand, «la letteratura medica sull'avvenire
psicologico dei bambini di famiglie omosessuali non permette di individuare
danni specifici».

Fisco equo per i 'pacsati'.
Si tratta quindi di un importante passo in avanti per le unioni omosessuali,
che si aggiunge a quello siglato nella finanziaria 2005 che contiene norme
tese a migliorare i diritti fiscali delle unioni registrate attraverso il
PaCS. In sostanza, da ora, il governo conservatore porrà lo status fiscale
delle coppie gay alla pari con quelle delle coppie sposate: ad esempio, i
partner uniti col PaCS potranno presentare dichiarazioni dei redditi
congiunte da subito, mentre finora potevano farlo solo dopo tre anni. «E'
un'ottima notizia - ha detto Alain Piriou (foto), rappresentante del gruppo
Inter-LGBT - Cambiare le leggi fiscali è una decisione politica che implica
dei valori ideologici. Migliorando lo status fiscale dei gay che vivono in
unione civile, il governo ha innalzato lo status delle coppie omosessuali in
generale».

Il dibattito sulle nozze gay prosegue.
Dopo l'approvazione del PaCS, in Francia ora si assiste a un acceso
dibattito per il riconoscimento del matrimonio omosessuale. Le associazioni
glbt affermano infatti che il PACS pone i gay in svantaggio rispetto a
tasse, eredità, adozione e diritti d'immigrazione. Il dibattito si è fatto
ancora più intenso quest'anno quando Noel Mamere (foto), sindaco di una
cittadina del nord, ha celebrato il primo matrimonio gay del paese, nel
giugno scorso. Un tribunale ha successivamente annullato il matrimonio, e il
governo lo ha dichiarato invalido, ma alcuni politici socialisti promettono
di spingere per legalizzare il matrimonio gay, mentre i conservatori
affermano che questo sarebbe un attacco alla santità del matrimonio.

«Non sono favorevole al matrimonio omosessuale - ha detto il ministro delle
finanze Nicolas Sarkozy, alla presentazione della finanziaria mercoledì
scorso - Ma sarebbe ingiusto dire agli omosessuali, non vi permettiamo di
sposarvi, ma nello stesso tempo il trattamento fiscale del Pacs non è
uguale».

Tuttavia Piriou ha detto che la finanziaria dl governo non garantisce ai
partner omosessuali gli stessi diritti fiscali nell'eredità riconosciuti
alle coppie sposate. «La discriminazione resta - ha detto - Ci sono ancora
minori protezioni per i gay. Il governo ha presentato un piano pronto a
metà. Ciò rende la nostra richiesta per il matrimonio omosessuale più valida
che mai. Il fatto che si migliori il PaCS non fermerà i gay dal chiedere il
matrimonio. Il matrimonio e il PaCS saranno sempre diversi. Vogliamo un
dibattito reale sul matrimonio gay».