diritto di critica



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Comunicato stampa


Ragusa, 23 gennaio 2004


Dopo l'esito favorevole di un analogo processo lo scorso 22 dicembre, in
data odierna ancora assoluzione con formula piena per Carlo Ruta da parte
del tribunale di Palermo, querelato dal sindaco di Vittoria Francesco
Aiello per diffamazione. La sentenza, di secondo grado, è venuta dalla
corte d'appello presieduta dal giudice Salvatore Virga, presso la terza
sezione penale. Con i libri Cono d'ombra e Politica e mafia negli Iblei,
Ruta aveva accusato il ceto dirigente vittoriese di essere responsabile del
dilagare dell'abusivismo edilizio, eretto a metodo di governo. Aveva
inoltre sottolineato l'inadeguatezza dei politici vittoriesi nel
contrastare la mafia. Il 17 luglio 2002 si era avuta la sentenza di
assoluzione con formula piena, emessa dal giudice Anna Maria Ferraro, della
quinta sezione penale. La sentenza era stata così commentata dall'avvocato
Giuseppe Arnone, che difendeva Ruta: "E' stata impedita la pretesa del
sindaco Aiello di impedire l'espressione delle idee. Peraltro abbiamo
prodotto numerosi documenti che dimostrano in quale misura si stato torbido
ed opaco il modo di gestire il comune di Vittoria". La conferma in appello
dell'assoluzione, "perché il fatto non costituisce reato" sanziona
definitivamente come stanno le cose nella città delle serre. E poiché il
processo, per i modi in cui è stato condotto dai magistrati e per i
contenuti degli atti, può dirsi esemplare, evidenziando elementi
significativi sul potere politico e il diritto di critica, a cura
dell'avvocato Giuseppe Arnone verranno pubblicati gli atti, per le Edizioni
La Zisa, entro il mese di febbraio 2004.


Giovanna Corradini

giocorradini at virgilio.it

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