comunicato stampa



comunicato stampa





Questa mattina i lavoratori e i cassintegrati dell'Alfa Romeo, dopo aver
svolto un'assemblea all'interno della fabbrica, hanno bloccato con sciopero
tutta la fabbrica e si sono recati sull' autostrada dei laghi.

In risposta alla Fiat che conferma la sua scelta di licenziare, mettendoli
in mobilità tra qualche giorno, 480 lavoratori.

In risposta a Formigoni che ha dichiarato, senza che ciò sia apparso su
nessun giornale, che il polo della mobilità sostenibile che sorgerà ad
Arese non è tenuto ad assumere gli operai dell'Alfa.

Alle azioni di lotta degli operai di Arese la stampa riserva lo stesso
disprezzo che ha riservato a quelle dei lavoratori dell'Atm : ai quali ci
sentiamo orgogliosi di essere affiancati. Lo stesso professor Ichino
ritorna ad attaccarci per l'ennesima volta : dopo che, nonostante la
promessa fattaci dal caporedattore Schiavi del Corriere delle sera, non ha
mai trovato spazio la lettera che i delegati Rsu gli avevano inviato.

- Per quanto riguarda il prolungamento della cassa integrazione secondo le
modalità previste dal decreto governativo, lo Slai Cobas ribadisce che va
accettata solo di fronte al mantenimento degli impegni presi dalla Fiat
sulla produzione dell'auto ecologica ad Arese. E' inaccettabile il ricatto
che periodicamente la Fiat fa alle organizzazioni sindacali : in cambio di
"evitare" i licenziamenti ci impone di accettare tutto quello che lei fa.

- In riferimento alle notizie giornalistiche in merito all'insediamento
della TVR nel sito di Arese, siamo come sempre disposti in qualsiasi
momento a discutere sui tempi di insediamento e sul numero di lavoraotri
Alfa da assumere. Altrimenti siamo alle solite propagande.

- Domenica 7 dicembre andremo a restituire al sindaco Albertini l'Ambrogino
d'oro che ci ha ridicolmente assegnato l'anno scorso : avvenuta la
consegna, l' Amministrazione  Comunale e Regionale ci ha abbandonati, nei
fatti, nel nulla .



Slai Cobas Alfa Romeo - Arese







PROTESTE
Sciopero dell'Atm, Milano rischia il bis Gli operai Alfa bloccano le
tangenziali
I DIRITTI DEGLI ALTRI
Lunedì i tranvieri milanesi hanno violato platealmente la legge sullo
sciopero nei servizi pubblici, prendendosi soltanto un buffetto molto
amichevole dalle segreterie di Cgil, Cisl e Uil. Ieri i lavoratori
dell'Alfa di Arese hanno occupato l'autostrada, senza prendersi neanche
quel buffetto. Del resto, è sempre sotto le insegne dalle tre
confederazioni e con la loro benedizione che, negli ultimi anni, gli stessi
lavoratori di Arese hanno occupato più volte autostrade, stazioni
ferroviarie e persino l'aeroporto di Malpensa. Ogni volta decine o
centinaia di migliaia di altri lavoratori hanno subito un'imboscata, sono
stati presi in ostaggio, hanno visto leso ingiustamente il proprio diritto
al lavoro e alla libertà di movimento. Ma le tre confederazioni non sono le
stesse che fanno della intransigente "difesa dei diritti" la loro bandiera?
La Cgil non è quella che ha addirittura scritto sulle proprie tessere: "il
sindacato dei diritti"? Non sarebbe dunque il caso - per evitare che il
movimento sindacale diventi una sorta di maionese impazzita - che Cgil Cisl
e Uil si impegnassero con maggior coerenza e vigore per garantire che ogni
categoria, nel promuovere i propri interessi, rispetti i diritti degli
altri?
di PIETRO ICHINO


Lombardia