Fiat Auto Pomigliano: La polizia "picchetta" una fabbrica deserta



Comunicato stampa

Fiat Auto Pomigliano

La polizia "picchetta" una fabbrica deserta

Totale l'adesione dei lavoratori alle 24 ore di sciopero dei Cobas contro
la modifica dell'art. 18 dello Statuto e per l'abrogazione della legge Treu

Impianti paralizzati - produzione zero: fallite le iniziative dei
confederaliŠ"per mancanza di operai"

In perfetta coerenza con la mozione votata all'unanimità da 3.800
lavoratori Fiat nelle assemblee generali di ieri indette dallo Slai Cobas
gli operai, nella loro totalità, hanno incrociato le braccia paralizzando
l'intera produzione di Fiat Auto ed aziende collegate dalle ore 06.00 di
stamattina.

La giornata di lotta, dichiarano i Cobas, Š"è il perfetto avvio delle
proposte nazionali fatte ieri dalle tute blu per la "costruzione dal basso
dello SCIOPERO NAZIONALE GENERALE da tenersi entro gennaio e l'avvio della
campagna per la costruzione del COMITATO NAZIONALE UNITARIO PER IL
REFERENDUM ABROGATIVO DELLA LEGGE TREU SUL LAVORO IN AFFITTO".

La totale adesione dei lavoratori allo protesta Cobas, già prevista e
riscontrata nelle assemblee di ieri, ha dato la possibilità ai lavoratori
stessi di ridicolizzare le iniziative congiunte di Fiat e polizia con
l'<effetto annuncio> di picchetti <fantasma> (che non avrebbero avuto
ragione di esistere). Lo "scherzo" ha mandato in fumo i complessi piani
della Fiat che, pur di produrre aveva - con i suoi "potenti mezzi" -
organizzato finanche un treno speciale antiscioperoŠ e "piazzato" (sin
dalle ore 01.30 della notte), a tutti i varchi di accesso alla fabbrica,
ben 150 celerini in tenuta antisommossa per garantire la
cosiddettaŠ"libertà di lavoro": peccato "per loro" che nessuno si è
presentato al lavoro !

Slai Cobas Fiat Auto e terziarizzate  -  Pomigliano d'Arco, 7/12/2012