Re:acqua in brocca



abito in piemonte ed ormai da qualche anno che al ristorante ed al bar, da solo od in compagnia, chiedo e pretendo l'acqua del rubinetto. Ho sentito le piu' svariate ed estemporanee giustificfazioni per non portarla ma, in generale, dopo qualche resistenza il problema si risolve in caso contrario cambio ristorante o bar. Il problema che voglio sollevare è che oggi mi capita di trovare sempre piu' luoghi pubblici che vendono l'acqua dell'acquedotto in quanto hanno applicato un "depuratore" all'impianto di distribuzione dell'esercizio.
Personalmente, con quello che oggi costa anche solo andare a mangiare una pizza od un panino penso che l'acqua dell'acquedotto potrebbe benissimo non pagarsi. L'acqua, a mio parere, non è un bene di cui si può fare commercio, ma questo è un discorso diverso e piu' lungo.............
un saluto a tutt*
renato zanoli - m. d. torino


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Date      : Thu, 5 Oct 2006 18:32:57 +0200
Subject : acqua in brocca







> Cari amici, voglio parlarvi di brocche d'acqua.
> Abbiamo capito che : 
> 1) l'acqua di rubinetto è (di solito) buonissima (almeno nelle regioni che conosco io);
> 2) l'acqua in bottiglia è uno spreco ecologico a monte, e un dispendio di smaltimento a valle;
> 3) consumare l'acqua di rubinetto al posto di quella in bottiglia è uno di quei comportamenti individuali virtuosi che contribuiscono a migliorare il pianeta;
> 4) moltissimi consumatori si stanno orientando, a casa loro, a consumare acqua di rubinetto.
> 
> Senonchè.
> Se andate mai al ristorante o al bar, provateci a chiedere acqua in brocca ! 
> Sarete guardati male, o vi capiterà ciò che è capitato ad alcune persone in agosto, in Trentino (notizia L'Adige), che si sono sentite rispondere che il locale non serviva "acqua alla spina" e che la fontana era li vicino a pochi passi (i quattro - che per la verità intendevano pagare il servizio, si sono alzati e se la sono andata a prendere!).
> Il rifiuto di offrire un bene di consumo, è un vero e proprio disservizio; e d'altra parte, i ristoratori campano anche sulla vendita delle bottiglie. Il risultato finale è che fuori casa non abbiamo (di fatto) la libertà di bere l'acqua che vogliamo.
>  
> Idea. 
> Perchè non iniziamo a proporre al ristoratore, come azione diretta individuale, di servirci una buonissima ACQUA IN BROCCA (di rubinetto), pagando il (solo) servizio, con esclusione del lucro della ditta imbottigliatrice?  Chi glie lo fa fare, a lui, di regalare un lucro al fabbricante? non gli dovrebbe bastare il servizio, se gli paghiamo, per esempio, 0.50 € a brocca, o 10 cent. al bicchiere ? 
> Il ristoratore avrebbe anche il vantaggio aziendale di non impegnare spazi per il deposito di bottiglie, e di non 'immobilizzare' capitale! 
> Cosa ne pensate ? 
> enrico gorini - Rimini 
>