rassegna stampa- COLZA OGM: "UTILIZZIAMO SUBITO LE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA NAZIONALE"



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Tratto da "www.greenpeace.it"
COLZA OGM: "UTILIZZIAMO SUBITO LE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA NAZIONALE"
Roma, 31 agosto 2005 - La Commissione Europea ha autorizzato l'importazione
della colza Ogm Gt73 della Monsanto, sia per usi industriali (e quindi per
l'eventuale produzione di olio di colza) che per la mangimistica, nonostante
la maggioranza degli Stati membri dell'Unione europea abbia votato contro la
proposta. "La Commissione fa carta straccia del parere degli Stati membri,
autorizzando l'importazione della colza Monsanto che pone seri rischi
ambientali, in particolare per la contaminazione incontrollata delle
coltivazioni non Ogm, con possibili implicazioni per la salute umana ed
animale.

La colza sarà importata come seme intero e solo successivamente macinata, un
procedimento che non ci garantisce da rischi di contaminazione accidentale
durante il trasporto e la trasformazione. L'Italia deve impiegare
immediatamente le clausole di salvaguardia nazionale per impedire
l'importazione della colza Ogm" afferma Federica Ferrario, responsabile
campagna Ogm di Greenpeace.

Una volta dispersi nell'ambiente i semi di colza possono germinare e
diffondersi rapidamente attraverso tutta l'Europa. Il polline della colza
può viaggiare anche per parecchi chilometri.

Recentemente in Gran Bretagna è stato riportato il primo caso di
contaminazione accidentale da parte di colza Ogm. I geni di una coltivazione
sperimentale di colza Ogm, modificati per resistere a un erbicida, si sono
trasferiti in una pianta locale, la senape selvatica. Le autorità giapponesi
hanno osservato poi come i porti e i mulini per la trasformazione dei semi
Ogm siano fonti importanti di contaminazione genetica. Otto dei dieci porti
monitorati in Giappone presentavano questo problema e l'inquinamento
genetico arriva anche a 30 chilometri di distanza dai porti, viaggiando
lungo le strade dove viene effettuato il trasporto.

"Gli esperti ci mettono in guardia sempre più sul fatto che la colza Ogm non
dovrebbe essere coltivata in Europa per l'elevato rischio di inquinamento
genetico. Perfino un'azienda biotech, la Bayer, ha ritirato la richiesta
d'autorizzazione alla Ue per un'altra colza Ogm, dopo le perplessità
manifestate dagli Stati membri sui rischi di dispersione" sottolinea
Ferrario.

Un'altra preoccupazione è legata agli effetti sulla salute, osservati per
ora sugli animali. Studi recenti della Monsanto, purtroppo rimasti
secretati, hanno mostrato significative anomalie nel peso del fegato dei
ratti nutriti con colza Ogm.

"Le misure adottate dalla Commissione per prevenire l'inquinamento genetico,
basate su accordi volontari e senza effettivi controlli e monitoraggi, sono
chiaramente insufficienti. Le procedure europee per la valutazione del
rischio e per l'autorizzazione degli Ogm non ci garantiscono, vanno riviste
interamente" conclude Ferrario.
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