sulla radio a manovella



Bene, mio marito si e' messo a fare una ricerca su questa radio a molla che ha incuriosito tanti, e' un curioso anche lui e ha una collezione di radio d'epoca, una delle quali si apre sopra e dentro c'e' un vecchio giradischi per i 78 e 45 giri. Ha anche un vecchio telefono a manovella con la cornetta e aveva voglia di metterci dentro la radio a molla, cosi', girando la cornetta, si accendeva la radio. Sembra che in Italia la venda solo la Philips, a Roma mi pare, e a prezzo caro. Insomma, se all'origine questo oggetto costava due euro, a noi viene sempre a costarne una cinquantina. E non e' che comprandola a Londra la cosa cambi.
Ma, lasciando stare l'hobbistica, il fatto emerso e' questo: ogni tanto capita che qualche inventore faccia una invenzione pratica, semplice, e che non consuma energia, ma a quel punto la grossa macchina del mercato lo stritola, per non mettere a repentaglio le vendite di altri prodotti, magari piu' costosi, magari piu' inquinanti, magari a peggior uso energetico e cosi' brucia l'invenzione. E se l'inventore mette su una fabbrica, lo fa fallire.
Noi ci arrabattiamo per trovare un futuro in cui molte cose, come la radio, possano servire allo stesso uso, ma costare di meno e liberarci dall'elettricità o simili, ma il mercato congiura per mantenere in vita i prodotti piu' costosi, che danno piu' guadagno e se ne frega del consumo energetico.
Non so se la stessa cosa e' allargabile anche alle auto non elettriche ne' a benzina, ma e' probabile.
Che tutto questo sia desolante, e' proprio il minimo che si puo' dire.
Insomma, se il mercato trovasse un oggetto totalmente inutile come il Tamagotchi ,che consumasse moltissima energia e desse un alto profitto, il mercato pomperebbe quello.
ciao
viviana

vedi
http://www.cellulari.it/html/articolo.asp?IDarticolo=5839
www.stradanove.net/news/ testi/cybernews-00a/yaanc0106001.html - 10k 
www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/ 2003/09_Settembre/23/freecharge.shtml - 30k 

Viviana 
vivianavivarelli at aliceposta.it