Re: Valutazioni sul conflitto Libano-Israele



Terrei sempre distinto il popolo di Israele dai suoi
governanti: Israele non è uno stato democratico: le
elezioni supportate da mass media asfissianti, ricatti
militari e di guerra, personaggi imposti dall'alto non
sono democratiche e la popolazione è "prigioniera"
della situazione alla stessa stregua del popolo
palestinese: è certamente una "prigionia" di gran
lunga migliore e più confortevole, ma pur sempre
prigionia.
--- Valentino R <semjase at tin.it> ha scritto: 

> Non esiste nei conflitti Israele-Libano ed Israele
> -Palestina una nazione vittima ed una persecutrice,
> perchè entrambe sono sia vittime che persecutrici
> Ma il divario di forze in campo è sproporzionato a
> favore degli Isreliani e fa sì che ad ogni azione
> offensiva dei Libanesi o dei Palestinesi nei
> confronti di Israele, che sia un sasso contro un
> carro armato oppure un razzo contro un'abitazione,
> corrisponde sempre e comunque una reazione
> sproporzionata degli Israeliani, come se volessero
> incutere paura o dare una lezione allo scopo di fare
> da deterrente a future reazioni offensive.
> Se in Palestina vengono uccise decine di civili
> perchè sparano sui militari o lanciano granate
> contro i blindati ed i carri armati israeliani, la
> reazione è sempre e comunque sproporzionata.
> E' altrettanto vero che soprattutto in Palestina,
> così come in Irak, esite una guerriglia più o meno
> organizzata che assalta i convogli militari, e
> quindi non è possibile combattere un'altro esercito
> articolato sul territorio. La logioca conseguenza è
> che gli Israeliani, così come hanno fatto gli
> americani in Vietnam ed ora in Irak, hanno a che
> fare con le guerriglie urbane che nascono
> all'improvviso e sono composte da civili che si
> confondono con la popolazione. Per logica
> conseguenza i militari eseguono rappresaglie sui
> civili, che spesso non c'entrano nulla con i
> disordini provocati dai guerriglieri.
> La guerriglia urbana non la si può sconfiggere con
> gli eserciti, e nonostante il Vietnam che è costato
> ad oltre 10.000 militari americani, la lezione non è
> stata ancora imparata, quindi l'Irak è un pantano
> dal quale gli USA non riescono più ad uscirne e solo
> l'avidità, l'orgoglio e la stupidità senza limiti di
> Bush e della sua cricca fanno sì che questa
> illusione o semplicemente questo pretesto per la
> pacificazione possa continuare.
> Tornando al problema Libano-Israele la questione non
> è molto diversa, in quanto Hezbollah è solo una
> guerriglia ben organizzata e che si interpone tra il
> governo legittimo e la popolazione. Ma chi ha creato
> questa condizione se non Israele? Lo stato ebraico è
> da diversi anni che invade i limiti territoriali
> libanesi, che con la scusa di controllarne il
> territorio ha creato degli avamposti illegali al di
> là dei propri confini, come le fattorie di Sheva ed
> alcuni insediamenti di coloni, esattamente così come
> ha fatto e sta tuttora facendo in Palestina.
> Israele è uno stato molto piccolo, grande
> all'incirca come la Puglia, quindi ha sempre
> necessità di spazio per i nuovi abitanti, ma questi
> spazi non se li può prendere sul territorio degli
> altri, quindi in pratica abusa del suo esercito per
> conquistare giorno dopo giorno qualche fetta di
> territorio appena all'esterno dei propri confini,
> scatenando la logica reazione di libanesi e
> palestinesi.
> Ora che l'unifil si è interposta in una zona
> cuscinetto tra i due Stati, perchè Israele non si
> comporta più così e si è ritirata?
> La risposta è semplice: perchè l'unifil è armata
> fino ai denti e reagirebbe a qualsiasi tipo di
> provocazione di entrambe le parti.
> 
> In pratica la questione è sempre la stessa: è facile
> prendersela con i deboli, ma quando si trova uno più
> forte subentra la paura e si bloccano tutte le
> reazioni ostili.
> 
> Valentino Rocchi
>   ----- Original Message ----- 
>   From: Scienza per l'uomo 
>   To: conflitti at peacelink.it 
>   Sent: Thursday, October 19, 2006 7:52 PM
>   Subject: Re: urgentissimo ed importantissimo
> 
> 
>   a onor del vero, gli Hezbollah sono illegali in
> Libano e le loro azioni sono state riconosciute
> dalla comunità internazionale come illegittime, il
> problema è che il governo libanese ha paura di
> disarmarli e tentenna...
>   che poi la reazione di Israele sia stata eccessiva
> si può discuterne, però è evidente che Israele si è
> subito ritirata appena le forze Onu si sono
> schierate.
> 
>   Il problema è che Hezbollah non vuole la pace, il
> che non significa che i libanesi non la vogliano, ma
> Hezbollah non la vuole
>   e si sta riarmando. Vedremo cosa succederà quando
> inizierà a mandare i primi missili su Israele e se
> le forze Onu reagiranno
>   (o dovranno solo "deplorare l'accaduto"...)
> disarmando gli illegittimi Hezbollah (invisi anche
> alla maggioranza dei libanesi).
> 
>   Se si vuole la pace ci vuole qualcuno che
> intervenga contro chi non vuole la pace e lo dice
> esplicitamente.
> 
> 


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