Croce Rossa Italiana, Libano: Israele viola le Convenzioni di Ginevra



In Libano l’esercito israeliano sta violando le convenzioni di Ginevra e in particolare, la quarta quella che tutela la popolazione dalle violenze: la denuncia, chiara come finora poche lo sono state, arriva da Massimo Barra, presidente della Croce Rossa Italiana (Cri), secondo cui potrebbe esserci anche “la violazione della terza convenzione, quella sui prigionieri”, anche se “quella contro la popolazione è certamente una violazione clamorosa”. “Noi non possiamo rassegnarci e tornare indietro nel diritto umanitario – ha detto Barra, le cui parole sono state rilanciate dall’agenzia Ansa - e dobbiamo ribadire con forza questi principi contro chi ignora, consapevolmente o inconsapevolmente, le convenzioni o contro chi ritiene che, in caso di terrorismo, non vanno applicate le convenzioni". Il presidente della Croce Rossa Italiana ha aggiunto che volontari italiani si trovano ancora a bordo della nave 'San Giorgio' (il mezzo della marina malitare con cui il governo italiano nei giorni scorsi ha inviato aiuti per la popolazione libanese) al largo di Beirut, dove l'ospedale da campo non è ancora stato installato a causa dell’incisurezza. Pur dicendosi soddisfatto della decisione di aprire un corridoio umanitario, il presidente della Croce rossa ricorda che “non ci sarebbe bisogno di questo se venissero rispettate le convenzioni di Ginevra, se non si sparasse come è stato fatto sulle ambulanze della croce rossa libanese o dei camion della mezzaluna rossa degli Emirati Uniti" ha sottolineato Barra.

27 luglio 2006