Fw: [africa] Re: [africa] bellissimo articolo di gad lerner sul pestaggio di verona ad opera degli skinheads e non solo....



Invio la mia opinione ad alcuni indirizzi che ho reperito.

Non posso non condividere quanto ricevuto (dall'articolo di Lerner 
all'ultimo di fabi). 
Parlare solo di fascismo in caso di violenza oggi non sè sufficiente. 
Infatti se accettiamo che i fascisti hanno nel loro DNA la violenza il 
discorso si chiude. Al contrario la violenza viene alimentata, è vero, 
da una insicurezza generale  non solo per pura criminalità in 
particolare verso le donne, ma anche di tipo economico che esaspera e 
rende incerto il presente ed il futuro di molte persone.
Inoltre sulla sicurezza nelle strade occorre fare molta attenzione a 
come i responsabili politici intervengono.
Mi riferisco alla Lega ed ad AN, ma anche al PD che ha fatto della 
sicurezza un suo cavallo di battaglia.
Vogliamo dimenticare il discorso di Veltroni dopo l'omicidio Reggiani 
in cui accusava un intero popolo (romeno, rom) di criminalità o di 
Rutelli che proponeva il braccialetto?.
Non dimentichiamo che dopo l'intervento di Veltroni c'è stato a Roma 
un pestaggio di cittadini romeni e dobbiamo essere contenti solo perchè 
il morto non ci è scappato.  
Il problema è oltremodo difficile e pericoloso, ma attenzione alle 
generalizzazioni. Dobbiamo naturalmente chiedere sicurezza, ma prima di 
tutto è la  giustizia che deve funzionare (vedi la scarcerazione di un 
violentatore per un motivo burocrtatico), poi le periferie non devono 
essere lasciate al degrado (illuminazione, discariche), poi per i 
nomadi o per migranti devono essere trovate soluzioni non di ordine 
pubblico.
Con questo non voglio dire che si risolve il problema, ma vogliamo 
iniziare a fare qualcosa?

Vincenzo
----Messaggio originale----
Da: fabi.lux at libero.it
Data: 06/05/2008 21.49
A: <africa at peacelink.it>
Ogg: Re: [africa] Re: [africa]  bellissimo articolo di gad lerner sul 
pestaggio di verona ad opera degli skinheads e non solo....

c'è una buona parte di giovani che fa grandi cose, ha belle idee, ma 
non fa
notizia e vivono nell'ombra, i mass media fanno emergere il peggio dei
giovani, mettendo i due pesi sulla bilancia, sembra che la maggior 
parte di
loro facciano uso di droga, usano armi, fanno rapine, violentano le
donne..... c'è una grande maggioranza che fa volontariato, che lotta 
per
portare avanti ideali di vita e di pensiero, ma nessuno ne parla e te 
ne
accorgi che esistono quando li vedi nelle corsie degli ospedali,
nell'ambulanze, nelle caritas, nelle case famiglia ecc.. ecc..  
anch'io
spero molto in questi giovani e in un mondo migliore, perchè adesso mi 
fa
davvero schifo, cominciando dalla politica italiana indipendentemente 
dal
colore di bandiera.
----- Original Message ----- 
From: "valemanini" <valemanini at LIBERO.IT>
To: "africa" <africa at peacelink.it>
Sent: Tuesday, May 06, 2008 7:36 PM
Subject: [africa] Re: [africa] bellissimo articolo di gad lerner sul
pestaggio di verona ad opera degli skinheads e non solo....


> io credo nei giovani creeranno un mondo migliore Valeria Manini
>
>
>
>
>
>
>
> > Quello che mi spaventa in questo momento è l'onda di violenza che
alimenta i nostri giovani ragazzi. Oggi la felicità sembra contenuta
nell'alcool nella droga, nell'alta velocità, nel picchiare gente 
indifesa.
questa volta i protagonisti sono tutti italiani tanto quelli di Verona 
che
di Torino. E' obbligo dello stato garantire ai cittadini la sicurezza, 
ma
più si va avanti e più diventa rischioso camminare nelle strade delle 
nostre
città. La violenza non ha colore di pelle, è solo un malfunzionamento 
della
testa.
> >
> >  ----- Original Message ----- 
> >   From: Flora nw
> >   To: Multiculturalismo ; diaspora_africana_italia at yahoogroups.com 
;
africa at peacelink.it
> >   Sent: Monday, May 05, 2008 1:11 PM
> >   Subject: [africa] bellissimo articolo di gad lerner sul 
pestaggio di
verona ad opera degli skinheads e non solo....
> >
> >
> >   Se la vittima del pestaggio di Verona fosse stato uno straniero
anziché il povero Nicola Tommasoli, un giovane dei "nostri", oggi la 
città
vivrebbe il medesimo turbamento? Ne dubito, visto lo scarso rilievo
attribuito finora alle scorribande contro gli immigrati perpetrate
sistematicamente da anni in quel territorio dal "Fronte Veneto 
Skinheads" e
da altre squadracce fasciste e padane, sedicenti cristiane o pagane, 
nel
nome della lotta contro la società multietnica e il "mondialismo". 
Nessun
leader politico si è mai sognato di impostare la sua campagna 
elettorale
contro i soprusi fisici, sessuali, culturali, inflitti ai nostri nuovi
vicini di casa colpevoli di generare allarme sociale. Il tema non 
sarebbe
redditizio come lo è invece ergersi a paladini della sicurezza 
minacciata
dall'invasione degli "estranei".
> >   Se al contrario fosse stato un criminale straniero a ridurre in 
fin di
vita Nicola Tommasoli nel centro di Verona, non oso immaginare la 
rincorsa
dei proclami e delle fiaccolate.
> >   Il vento che sospinge irrazionalmente in prima pagina 
l'ossessione per
la sicurezza dei cittadini è alimentato dal calcolo politico ma 
scaturisce
da una frattura culturale profonda, di cui è espressione anche il 
ventenne
skinheads di buona famiglia pronto a scatenare violenza per futili 
motivi,
dopo essersi autoproclamato sentinella del territorio.
> >   Evitiamo per favore pseudoanalisi sociologiche sulla furia dei
"nostri" contrapposta alla delinquenza degli "altri". Preoccupiamoci 
semmai
di riconoscere la portata della frattura generatasi nel profondo della
nostra concezione del mondo. Rimesso in discussione il paradigma
universalistico di matrice illuminista, secondo cui gli uomini sono 
tutti
uguali e ugualmente titolari di diritti irrinunciabili, tornano in 
auge la
retorica del "sangue e suolo", il primato della tradizione, dei 
costumi e
dell'appartenenza a una comunità storica, linguistica e religiosa. Il 
mito
delle radici da preservare.
> >   Lo storico Zeev Sternhell descrive una vera e propria corrente 
della
modernità basata sul culto di tutto ciò che distingue e separa gli 
uomini,
nata come critica alla rivoluzione francese e all'illuminismo per poi
rinvigorirsi come cultura di massa della destra novecentesca. 
L'ideologia
che motiva l'azione razzista e squadristica degli skinheads da stadio,
dilaga ben oltre i manipoli di quella minoranza paranazista.
> >   Mi guardo bene dal fare un tutt'uno con la riscoperta della
spiritualità contro il mercatismo, su cui Giulio Tremonti fonda la 
nuova
legittimità popolare di una politica votata a dominare le insidie 
della
globalizzazione. Così come non collego la parodia terroristica del 
"Fronte
Cristiano Combattente" di Roberto Sandalo -specializzato in attentati 
alle
moschee- con la recente ripresa del tradizionalismo cattolico 
preconciliare.
Ma non c'è dubbio che l'humus culturale delle ronde a presidio del
territorio, l'enfatizzazione smisurata del pericolo rom, l'irrisione 
del
"buonismo" di cui sarebbe colpevole il volontariato cattolico, sono 
frutti
di quella medesima critica alla società contemporanea. Dove la destra 
si
concepisce come naturale adesione alle diversità dei popoli che la 
sinistra
pretenderebbe invece di comprimere in una gabbia oppressiva, 
innaturale,
omologante.
> >   Pochi giorni fa il sindaco leghista di Logagnano di Soma 
(Verona) ha
invocato la pena di morte per il ventenne rumeno Claudio Stioleru 
colpevole
dell'omicidio del suo datore di lavoro e (probabilmente) della moglie. 
Poi è
emerso che Stioleru doveva soggiacere a umilianti pretese sessuali da 
parte
della sua vittima, il che non giustifica certo il delitto ma rivela un
quadro di soprusi perpetrati all'ombra della clandestinità. Sono le 
medesime
forme di mercificazione dell'umano che alimentano il traffico della
prostituzione femminile immigrata. Solo che difficilmente le ragazze 
rumene
e moldave uccise e abbandonate nei sacchi della spazzatura finiscono 
in
prima pagina come le "nostre" donne violentate dagli stranieri, 
biecamente
compatite in campagna elettorale a differenza dell'80 per cento degli 
stupri
consumati tra le pareti domestiche.
> >   Così il legittimo allarme per la microcriminalità che affligge 
le
periferie urbane diviene un'altra cosa: il feticcio della sicurezza,
adoperato da una parte politica per zittire l'avversario, cioè la 
sinistra,
indicata come artefice di una globalizzazione che spalanca le 
frontiere. La
falsa ideologia della diversità italiana (o padana, o cristiana) da
preservare, autorizza di nuovo quel che ci illudevamo fosse 
definitivamente
proibito: la colpevolizzazione di interi popoli, accusati di essere 
per loro
stessa natura subdoli, violenti, pericolosi.
> >   E' inutile stupirsi poi quando si scopre che dei ragazzi di 
buona
famiglia rivestono i panni dei giustizieri ariani e passano 
all'azione: come
già i brigatisti di sinistra trent'anni fa, anche loro si proclamano
avanguardia di un movimento popolare più vasto. E come allora può 
capitare
che la violenza metropolitana, divenuta stile di vita, ferisca e 
uccida "per
sbaglio" bersagli più vicini alla nostra sensibilità di quanto non lo 
siano
i loro obbiettivi abituali.
> >
> >   Gad Lerner , 5/05/08  "la Repubblica"
> >
> >
> >
> >    ______________
> >
> >
> >   http://afroitaliani.splinder.com
> >
> >
> >
> >
> >
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> >   Tante idee per la salvaguardia del pianeta su
> >   Yahoo! for good.
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