una poesia di Ndjock Ngana (camerunense in Italia)



Vivere una sola vita
   in una sola città
   in un solo Paese
   in un solo universo
vivere in un solo mondo
è prigione.

Amare un solo amico,
   un solo padre,
   una sola madre,
   una sola famiglia
amare una sola persona
è prigione.

Conoscere una sola lingua,
   un solo lavoro,
   un solo costume,
   una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.

Avere un solo corpo,
   un solo pensiero,
   una sola conoscenza,
   una sola essenza
avere un solo essere
è prigione.


 Ndjock Ngana

(la poesia è stata pubblicata nel '94 nella raccolta "Nhindò nero", Edizioni
Anterem di Roma, con un'introduzione di Luigi Di Liegro, allora dirigente
della Caritas)