[TarantoOnLine] Giustizia per Taranto: “Su Ilva tutti gli sforzi mentre vengono ostacolate le alternative economiche”



TUTTI GLI SFORZI PER SALVARE L'EX-ILVA, MENTRE SI RIDIMENSIONANO O STOPPANO I PROGETTI ALTERNATIVI

Abbiamo sempre sostenuto che la nostra città fosse ostaggio di poteri finanziari e politici di enorme spessore che avevano assoluto interesse a mantenerla in stato di emergenza per poter continuare a vessarla in nome del profitto. Oggi questa tesi ci viene confermata e rafforzata dalla lettura degli ultimi accadimenti: l’investimento di Ferretti che salta a causa della burocrazia, i giochi del Mediterraneo che subiscono un inesorabile ridimensionamento e i cospicui fondi del Just Transition Fund che vengono rallentati e ostacolati al punto di rischiare di poter saltare.
Lo diciamo chiaramente: noi non pensiamo che tutto ciò sia frutto del caso! Perfino il CIS, il Contratto Istituzionale per Taranto che ha in pancia fondi e progetti è fermo da più di un anno. 
L’imperativo è che Taranto deve vivere di sole industrie inquinanti e ogni alternativa deve essere preclusa affinché si venga indotti a credere che Ilva & C. possano essere le uniche prospettive di sviluppo per i tarantini e le tarantine. A tutto questo ci ribelliamo con forza! Taranto può e deve attivare nuove leve socio-economiche di crescita improntate alla sostenibilità.
I tempi con cui stanno avvenendo queste circostanze non sono casuali e coincidono con i nuovi intendimenti di rilancio della produzione di questo governo.
L’insediamento di Ferretti avrebbe portato a Taranto anche un centro di ricerca all’avanguardia in grado di portare all’assunzione di personale qualificato, i Giochi del Mediterraneo miravano a dotare il territorio di infrastrutture in grado di farle fare un salto di qualità in ambito sportivo e infrastrutturale e gli 800 milioni del JTF hanno l’obiettivo di veicolare Taranto verso la transizione giusta voluta dall’Europa. In tutti i casi si trattava di ingenti somme di denaro da investire sulla rinascita del territorio e non sulle industrie che l’avvelenano.
Se per Ferretti la partita sembra ormai chiusa, pretendiamo che sui Giochi del Mediterraneo non si punti a impianti rabberciati alla meglio o, peggio, provvisori. Per intenderci, tali da assicurare fiumi di denaro ad aziende amiche e sacche di voti nei feudi di qualcuno, ma non tali da determinare un cambiamento negli assetti della città.
Per il JTF pretendiamo che si di seguito ai bandi tenuti fermi dalla Regione con la scusante di voler osservare l’evoluzione della questione legata al siderurgico. Sarebbe criminale e paradossale farli decadere per capire come si evolverà il fronte per arginare il quale i fondi stessi sono stati concepiti. Il CIS torni a riunirsi e traghettare in porto gli importanti interventi previsti.
Le istituzioni tutte, mettano al centro gli interessi di Taranto, che di quelli che l’hanno affossata non se ne può davvero più.

Giustizia per Taranto