Il ricercatore pacifista ucraino Yurii Sheliazhenko contro il nuovo ministro dell'Istruzione e della scienza Oksen Lisovyi: "Sta militarizzando la cultura"



Questo rapporto rivela che il comportamento del nuovo Ministro dell'Istruzione e della Scienza dell'Ucraina, Oksen Lisovyi, è incompatibile con i valori fondamentali dell'integrità accademica e della cultura della pace e della nonviolenza, quindi per questo motivo non è idoneo a ricoprire posizioni di leadership nel campo dell'educazione e della scienza.

https://www.researchgate.net/publication/369660346_Dopovid_sodo_Lisovogo_militarizm_i_plagiat_Report_on_Lisovyi_militarism_and_plagiarism_UKRENG 



SUL FRONTE della politica di guerra, è da registrare l’annuncio del governo ucraino della nomina di Oksen Lisovyi a ministro dell’Istruzione e della Scienza. Durissima la reazione del Movimento Pacifista Ucraino per bocca del portavoce Yurii Sheliazhenko: «Chiediamo di fermare la nomina del militarista e plagiatore Oksen Lisovyi a ministro dell’Istruzione e della Scienza dell’Ucraina e di destituirlo dalla carica di direttore della Junior Academy of Sciences dell’Ucraina; ha dichiarato il desiderio di arruolare giovani studenti nell’esercito e di costruire una “società di combattenti”, il che non è in alcun modo coerente con il fatto che la Junior Academy of Sciences of Ukraine sia un centro di educazione scientifica appoggiato dall’Unesco – un’istituzione culturale il cui compito è quello di prevenire le guerre e creare difese di pace nelle menti umane».

Secondo i pacifisti, il ministro Oksen Lisovyi ha combattuto nelle trincee della 95ª Brigata d’assalto aereo delle Forze armate dell’Ucraina mantenendo in contemporanea le funzioni di direttore della Junior Academy of Sciences of Ukraine e pubblicando un manuale rivolto ai minori sulla sopravvivenza durante la guerra, in cui si direbbe che chiunque critichi la Nato sui social network è da considerarsi un “nemico”.

LA DENUNCIA del Movimento Pacifista Ucraino prosegue attaccando il neo ministro  Lisovyi su presunte opacità accademiche e un poco trasparente curriculum scientifico basato, a loro dire, sul “copia-incolla”: «Anche una rapida analisi dell’abstract della tesi di dottorato di Lisovyi del 2012 permette di individuare citazioni senza bibliografia, con segni di copiatura meccanica di parole dall’abstract di un’altra tesi pubblicata in precedenza nel 2011. Se persino l’abstract contiene un plagio, si può immaginare cosa emergerebbe da un controllo dell’intero contenuto della tesi».

Il Manifesto