Riprendono le pubblicazioni di "Ne vale la pena", il settimanale on line scritto dai detenuti del carcere bolognese della Dozza



Riprendono le pubblicazioni di "Ne vale la pena", il settimanale on line scritto dai detenuti del carcere bolognese della Dozza

Quando ci si ritrova ogni martedì pomeriggio nell'auletta dalle finestre piccole e munite di  spesse sbarre, ci si stringe forte la mano e ci si guarda negli occhi. Inizia sempre con il rituale del saluto l'incontro di redazione all'interno del carcere della Dozza di Bologna.
Sono riprese, dopo una lunga pausa estiva, le attività del gruppo coordinato da un giornalista di BandieraGialla e da due volontarie del  Centro Poggeschi per il carcere e  composto da una decina di detenuti .
Il settimanale, già attivo dalla primavera di quest'anno, si occupa di vari temi (affettività, lavoro, formazione, istruzione...) che ruotano tutti attorno alla realtà carceraria.

Questa attività editoriale ha un duplice scopo, da una parte quella di permettere la libera espressione a persone che vivono una realtà molto dura e, dall'altra, di fare in modo che chi sta fuori possa conoscere meglio la situazione del carcere bolognese e la condizione del recluso. La gente è infatti poco informata su questa realtà che, nel caso di Bologna, si tratta di una comunità che raccoglie, a seconda dei momenti, dalle 800 alle 1.200 persone recluse  e a cui si aggiungono alcune centinaia di agenti carcerari e altre figure (ispettori, educatori, amministrativi...).

In questa primo numero, tra gli altri interventi, Luciano parlerà del fenomeno dei suicidi in carcere, non solo quelli che riguardano i detenuti ma anche gli stessi agenti. Domenico e Marco invece racconteranno la loro esperienza nel coro Papageno, uno come compositore e l'altro come cantante; infine la ricetta settimanale a cura di Gazmend che ci racconta come anche con pochi mezzi si possano fare degli ottimi dolci.

Con la ripresa delle attività la redazione si propone, dopo il primo periodo di rodaggio, degli approfondimenti più incisivi sulla realtà carceraria bolognese attraverso la pubblicazione di monografie - la prima riguarderà  i permessi carcerari. Nell'attività di redazione in futuro saranno coinvolti  non solo i detenuti ma anche chi ha a che fare con  loro come i volontari, gli educatori e le stesse guardie carcerarie.

Per altre informazioni
Redazione BandieraGialla
tel.  051/40.00.24
www.bandieragialla.it/carcere



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Nicola Rabbi
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