Fwd: Massa contro la Bio(?)Massa - Se l'imbecillità supera la velocità della Luce... Vogliono alimentare la fabbrica dei tubi solari a concentrazione (Prof.Rubbia), la migliore tecnologia solare termico-elettrica... con una centrale a Biomasse !!!



ACCADEMIA MEDITERRANEA PER L'AGROECOLOGIA E LA VITA (A.M.A. LA VITA)

L'inviolabilità  della Memoria Genetica di tutti gli Organismi Viventi (DNA), regolata da Leggi fisiche perfette, sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, per il rispetto della Vita"  (Michele Trimarchi, Candidato Premio Nobel per la Pace, 1986)


Massa contro la Bio(?)Massa 
Se l'imbecillità supera la velocità della Luce... 
Vogliono alimentare la fabbrica dei tubi solari a concentrazione (Programma Solare Prof. Rubbia), la migliore tecnologia solare termo-elettrica  oggi al Mondo... 
...con una centrale a Biomassa !!! (?)
Prof. Giuseppe Altieri

Dopo aver scoperto che i super neutrini superano la velocità della luce... scopriamo oggi i super imbecilli... 
Pensate, 
Vogliono alimentare la fabbrica dei tubi solari a concentrazione (Prof.Rubbia), la migliore tecnologia solare termico-elettrica, che sarà realizzata a Massa Martana (Perugia), tecnologia in grado di produrre energia elettrica e calore sufficienti a tutte le esigenze del pianeta.... 
...con una centrale a Biomassa !!!
Ovvero bruciando coltivazioni di pioppi, mais, residui colturali, ecc, ...magari prodotti con Pesticidi inquinanti che consumano Petrolio e contaminano le stesse Bio(sintetiche)masse... nel contempo producendo CO2 per la combustione (con bilancio complessivamente negativo per il pianeta)... e residui tossici dalla combustione di biomasse non "Biologiche".
Invece di produrre alimenti biologici... ed Humus (utile concime) con il compostaggio, dalle stesse Biomasse che si intende incenerire.
Abbiamo 1 miliardo di esseri umani che muore di fame e il pianeta che urla di caldo per mancanza di foreste (distrutte per produrre ogm e olii per allevamenti industriali e olii (do Palma di Soia di Mais, di Colza, ecc) per centrali a biomasse o per bio(?)combustibili per motori... E per mancanza di alberi intorno ai campi coltivati.
in Europa sono stati distrutti centinaia di migliaia di km di siepi ed alberature meravigliose e fondamentali per l'agricoltura e la sicurezza ambientale, con tutte le conseguenze sulla biodiversità e la fauna selvatica collegate... oltre ai danni diretti all'agricoltura e indiretti al dissesto idrogeologico....
I pesticidi, inoltre, distruggono l'humus dei terreni, i quali non trattengono più l'acqua delle piogge aggravando ulteriormente  il dissesto idrogeologico...
provocando alluvioni (che si portano via il resto del terreno fertile rimasto, ndr), mentre nel contempo si impoveriscono le falde idriche, potabili e per le irrigazioni....
perchè l'acqua non viene trattenuta a "monte", ma scorre distruttiva a "valle" (Veneto, Sarno, ecc)
Una spirale perversa...
Che possiamo mettere a posto con l'Agroecologia delle coltivazioni Biologiche, il recupero della biodiversità, la piantumazione di alberi, l solare termico, il fotovoltaico di piccola scala sui tetti delle stalle e delle case, e, semmai... i piccoli impianti di Cogenerazione, per auto consumo (max 150 kw), per uso domestico e di piccolissima scala utilizzando Legna di Foresta e scarti legnosi di Produzioni strettamente Biologiche, oltretutto sovvenzionate dai Pagamenti Europei atti a compensare tutti i mancati redditi e i maggiori costi, più un 20%. 
 
E allora, perchè costoro vogliono alimentare la fabbrica  che produce energia solare elettrica a concentrazione, tecnologia che oltre all'elettricità fornisce una marea di calore utilizzabile ad esempio per il teleriscaldamento....
...con una centrale a Biomasse da 1 Megawatt?

Per bruciarci anche un pò di rifiuti? ...gia che ci sono?

Prof. Rubbia può  rispondere sicuramente alla domanda:
..."a che cavolo  servirebbe il Porgetto Rubbia se non riesce nemmeno ad alimentare la propria fabbrica?"...

l'imbecillità non ha limiti...
soprattutto quando supera la velocità della luce... 
e non riusciamo proprio a stargli dietro...
Non lasciamoci suicidare in massa da pesticidi ed OGM, (Soia, Mais, Colza,  ecc), che verranno abbondantemente impiegati nelle centrali a biomasse una volta installate.

Massa Martana è sicuramente onorata di essere sede del progetto solare Rubbia

Ma credo proprio che la Martana Massa fermerà la centrale a Bio(?)Massa...
Un'offesa all'intelligenza Umana.

Massa Martana, 18 ottobre 2011
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Allego articolo su analoga questione in provincia di Rieti

«Centrali a biomassa? No grazie»

Alessandra Pasqualotto CITTADUCALE Torna a dare battaglia sulle centrali a biomassa a Cittaducale, Europeanconsumers, già intervenuto 15 anni fa, sempre nello stesso comune, contro la realizzazione di un inceneritore.

A nome del suo responsbaile provinciale Marco Tiberti, l'Associazione fa sapere che si batterà oggi contro il progetto delle cinque centrali a biomassa, per le quali manca solo la valutazione di impatto ambientale della Regione Lazio. «Ci uniamo alla battaglia del movimento civico "Rieti Virtuosa" spiega Tiberti - dicendo no all'incenerimento dei rifiuti e sì alla separazione alla fonte, alla raccolta porta a porta, al compostaggio, al riciclo, ad un centro di riutilizzo e riparazione e all'abbattimento della frazione residua. Gli impianti a biomassa con incenerimento richiedono più energia di quanta ne producano, hanno un impatto negativo sull'ambiente, sono una minaccia per l'agricoltura e l'allevamento, fanno perdere posti di lavoro. Questi impianti, se realizzati, - aggiunge Tiberti - produrranno una pericolosa ricaduta sul territorio nel raggio di almeno 17 chilometri, con immissioni nell'ambiente di polveri sottili, ossidi di azoto e carbonio, idrocarburi policiclici aromatici, butadiene, diossine e furani. Le polveri sottili respirate - prosegue - penetrano nelle ramificazioni più sottili dei polmoni e raggiungono i vasi linfatici e sanguigni, creando danni irreversibili. Non trascurabile il progressivo bioaccumulo lungo la catena alimentare dei metalli tossici e dei composti organici persistenti presenti nelle emissioni, nel corso della vita operativa degli impianti. Queste caratteristiche, in sintesi, comportano il fatto che la pericolosità di questi composti non è dovuta solo alla loro concentrazione nell'aria inalata, ma alla concentrazione, destinata ad aumentare nel tempo, nelle diverse matrici ambientali presenti nella zona di deposizione e lungo la catena alimentare, fino al consumatore finale che, nel caso della specie umana, è la sua prole, nella fase di allattamento al seno. La nostra provincia - conclude Marco Tiberti - non ha bisogno di certi "regali", piuttosto pensiamo alla valorizzazione del nostro territorio da un punto di vista ambientale, date le enormi potenzialità agricole, forestali e idriche di cui disponiamo».

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07/10/2011

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