La magia dei Confinandanti - Pordenone 10 giugno



Viaggio in cerca dell’identità tra follia e normalità

La magia dei Confinandanti

L’autore Lorenzo Toresini dialoga con il giornalista Letterio Scopelliti

 

Venerdì 10 giugno alle 20.45 Nuova Biblioteca di Pordenone

 

 

Pordenone

 

Generazioni in movimento, in viaggio tra terre di confine, dove i confini oltre che geografici sono mentali, visibili e invisibili. Come la linea di demarcazione tra veglia e sonno: “ogni notte ci mettiamo in contatto con la nostra follia, con storie mai vissute, sentiamo voci. Tutti abbiamo un mondo magico”. A parlare è Lorenzo Toresini, medico psichiatra d'origini veneziane, residente a Trieste, attualmente primario di psichiatria all’Asl di Merano (Bz), che venerdì 10 giugno a Pordenone presenterà il suo romanzo “I Confinandanti”.

L’appuntamento con Toresini è previsto alle 20.45 nella sala conferenze Teresina Degan della nuova Biblioteca civica, in piazza XX Settembre a Pordenone, dialogherà con l’autore il giornalista Letterio Scopelliti all’interno di una serata organizzata da Cooperativa sociale Itaca e Comune di Pordenone – Assessorato alla Cultura – che ha concesso anche il suo patrocinio all’iniziativa.

 

Dopo una sessantina di pubblicazioni accademiche nei più disparati ambiti della psichiatria, Toresini debutta con “I Confinandanti. Viaggiando in cerca dell’identità tra follia e normalità”, edizioni Alphabeta Verlag, 366 pagine di un romanzo che invita a riflettere sui valori forti e sulla storia di ognuno di noi, una storia che ritrova le sue radici nel passato, nei genitori, nei ricordi, negli errori compiuti

I confini, non solo quelli geografici, ma piuttosto quelli interiori, sono alla base del romanzo che intreccia le storie di due famiglie, una veneziana e l'altra austriaca. Due percorsi paralleli destinati ad unirsi con la nascita di un figlio. Si inizia con la crisi di Niccolò, che nel 1885 decide di lasciare la Palestina per tornare a Venezia. Un personaggio chiave, lacerato dal bisogno di stabilità e dal desiderio di trasgressione.

“Normalità e follia convivono in ognuno di noi, dialogano, si specchiano, lottano, ma ci sono. E con queste due dimensioni, separate da confini labili, ci dobbiamo confrontare ogni giorno. Negare questi limiti, è come negare noi stessi” – spiega Lorenzo Toresini, che percorse i primi passi al fianco di Franco Basaglia. “Era come lavorare con Socrate – rammenta -, nulla veniva considerato scontato, tutto veniva messo costantemente in discussione. Ma questo non ha fatto che arricchirmi a livello professionale e umano”.

L’appuntamento con Lorenzo Toresini e con i suoi Confinandanti è previsto a Pordenone venerdì 10 giugno alle 20.45 nella sala conferenze Teresina Degan della Nuova Biblioteca civica in piazza XX Settembre, dialogherà con lui il giornalista Letterio Scopelliti. Nel corso della serata, chi lo vorrà, potrà acquistare nell’antisala una copia de “I Confinandanti”. La serata è ad ingresso libero.

 

 

 

I Confinandanti – La scheda

Una famiglia particolare, un ramo veneziano ed un ramo austriaco. Due viaggi paralleli di protagonisti che non si conoscono, che si incontrano ma non sanno e non sapranno mai quanto le loro discendenze saranno un giorno destinate ed intrecciarsi. Persone vive che escono dal letargo del passato, si muovo, sentono, pulsano, amano, odiano, trasgrediscono. Racconti narrati nella loro staticità e passioni vere. Donne e uomini caratterizzati da un aspetto che li accomuna: quello di vivere sempre ai confini. Fra coerenza e fantasia, fra conformismo e irriverenza, fra ragione e follia. Un fluire nel tempo di storie parallele. Due rami di famiglie che non si conoscono ma che il destino unirà. Un coagulo di significati, di aspettative, di ansie che si incarnano in un essere umano: un bambino. Un destino segnato da annunci premonitori: traslochi ripetuti e forieri di terremoti interni di ricordi, vissuti ed emozioni. Un misterioso incendio che ripropone la sua evocatività. Storie di persone che questo uomo incontrerà nel suo futuro percorso. Un uomo che vive sempre ai confini. Storie di persone sempre ai limiti. Alla fine si scopre che i confini sono dappertutto. L’Austria-Ungheria, l’Italia – Jugoslavia, l’Alto Adige e il Südtirol, Venezia e la Turchia, la terra e il mare, il sonno e la veglia, la donna e l’uomo, il restare e il cambiare. I confini siamo noi, negare i confini significa negare noi stessi. Cambiare per potere capire come eravamo e come veramente siamo. Cambiare per avere nostalgia di come si era prima. Cogliere la vera differenza fra il sé e l’altro da sé. L’altro e la sua sfida. Essere per gli altri e sentirsi voluti dall’altro. Storie comuni come storie tutte eccezionali, nell’assoluta irripetibilità di ciascuno di noi.  Mai uguali nel passato e mai più nel futuro. Alla fine siamo tutti dei “Confinandanti” in questa straordinaria metafora che è la vita.

 

 

Lorenzo Toresini – La scheda

Lorenzo Toresini, medico, psichiatra e scrittore è conosciuto per i suoi straordinari saggi e racconti e per il suo impegno in prima persona in molte iniziative di cooperazione e sviluppo dei servizi sanitari per il disagio mentale dell'Est.

Veneziano, ha studiato Medicina a Padova, si è specializzato in Psichiatria a Parma ed in Igiene a Ferrara. Ha iniziato la sua formazione e la sua attività professionale come medico psichiatra a Trieste nel 1971.

Presidente della Società Italo Tedesca per la Salute Mentale, Toresini è autore di circa 60 pubblicazioni, tra cui quattro libri, alcuni in collaborazione con Angelo Lallo: “Il lavoro rende liberi?” (Arbeit macht frei) del 1990, “La testa tagliata”, Alpha&Beta edizioni, “Psichiatria e Nazismo”, Edizioni Ediciclo, “Il tunnel di Sarajevo”, Nuovadimensione Editrice. Attualmente dirige il “Centro Studi provinciale per la Salute Mentale e le scienze umane della Provincia Autonoma di Bolzano”.

Ne I Confinandanti l’autore parla di generazioni in movimento, in viaggio tra terre di confine: confini geografici, ma anche mentali, visibili e invisibili. I protagonisti sono personaggi protesi verso limiti materiali e immateriali, alla ricerca di un’identità, una nuova immagine di sé che è tale solo se colta attraverso il groviglio delle contraddizioni e costruita grazie alla memoria di un passato lontano. E così si scopre che i confini sono dappertutto: l’Austria e l’Ungheria, l’Italia e la ex Jugoslavia, l’Alto Adige e il Südtirol, Venezia e la Turchia, la terra e il mare, ma anche il sonno e la veglia, la donna e l’uomo, il restare e il cambiare. I confini siamo noi, dice l’autore, negare i confini significa negare noi stessi, e c’è poi un tema di fondo da comprendere nel libro, che è quello della prigionia di ciascuno di noi dentro le due dimensioni imprescindibili del nostro reale, che sono tempo e spazio.

 

 

Fabio Della Pietra

Ufficio Stampa

Cooperativa sociale Itaca

Prot.882


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COOPERATIVA ITACA Soc. Coop. Soc. ONLUS
Vicolo R. Selvatico, 16
33170 - Pordenone
Tel. 0434366064 - Fax 0434253266
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