Maniago 21 luglio - I TerraGnora cantano pace e diversità (1112)



Itaca a Folkest per la salute mentale - 10° anno
I TerraGnora cantano pace e diversità
Pizzica, taranta e cupacupa. A Maniago i festeggiamenti estivi partono con la tromba degli zingari materani


Maniago 21 luglio h 21.15
Cortile Biblioteca via dei Battiferri
TerraGnora (Basilicata - Matera)



Maniago

Sul palco sono travolgenti e rendono bene l’idea di quanto la musica, a volte, possa trasformarsi in un impegno fisico. Due chitarre e cinque percussioni, dai normali tamburi ai cupacupa, alle trozzole, al tamburo a cornice, alla tromba degli zingari. Un treno in corsa carico di musica popolare cantata in dialetto materano e montese. Sono i TerraGnora che domani mercoledì 21 luglio alle 21.15 si esibiranno a Maniago, nel Cortile della Biblioteca in via dei Battiferri (ingresso libero, in caso di maltempo al teatro Verdi), all’interno del festival Folkest, in una serata organizzata da Cooperativa Itaca e Comune di Maniago dedicata alla sensibilizzazione sui temi della salute mentale.
I TerraGnora propongono un repertorio tracciato lungo le linee principali della tradizione popolare come i canti di amore, di festa, di lavoro e di protesta. Voci che cantano di antichi riti e di nuovi soprusi, come gli inceneritori: “Le nuove feste popolari sono i cortei pacifisti, sono i blocchi stradali di Scanzano, Rapolla e Melfi ed è lì che ci morde la taranta – affermano -. E’ il nostro canto del Sud, con la testa in aria e i piedi per terra: in questa regione di santi, maghi, petrolio e salotti”.
Promuovere l’aiuto reciproco e l’accoglienza attraverso il superamento delle barriere sociali è infatti l’obiettivo comune che da 10 anni Folkest e Cooperativa Itaca condividono assieme per promuovere il lavoro di rete e di incontri. Un cammino che utilizza l’arte, in questo caso la musica, come valido strumento di promozione culturale cui si è unito l’assessorato alle politiche sociali retto da Ilia Franzin che, nell’ottica della coprogettazione, ha inteso aderire alla serata di mercoledì con i TerraGnora (Basilicata) per un concerto inserito nel cartellone di Folkest e nel programma dei festeggiamenti estivi cittadini.
Un concerto che si annuncia come memorabile quello dei TerraGnora. Per la prima volta in Friuli Venezia Giulia (giovedì 22 saranno a Udine al Parco di S. Osvaldo all’interno della Festa d’Estate), i materani sono quelli che pizzicano la taranta come pochi, quelli in cui il fragore dei campanacci si affaccia prepotente. Blocchi stradali, nottate e gente per le strade in una lunga processione. Rullano i tamburi con lontani echi di battaglie fino a quando le corde della chitarra battente danno l’atmosfera di una melodia.
Musica al servizio della salute mentale, inserita in un progetto che da 10 anni collega Itaca e Folkest, assieme in un connubio sociale che vuole sostenere la vicinanza, la fratellanza al di là di ogni confine etnico, stigmatico, religioso, fisico o di qualsiasi altro genere. Per riportare l’attenzione alle persone con sofferenza mentale, al rispetto di tutte le individualità, ma anche alla salvaguardia del diritto di cittadinanza, al potenziamento dell'autonomia ed alla valorizzazione di tutte le abilità. Perché, nel pieno rispetto della legge 180 promulgata nel 1978 grazie a Franco Basaglia, solo partendo da questi principi è possibile migliorare la qualità della propria vita e di chi sta attorno, della società.
I TerraGnora sono un gruppo di musica popolare che arriva dalla Basilicata, nato nel 1997 da un progetto dell’associazione “Loe” di Matera e della Cooperativa “Progetto Popolare” di Montescaglioso. Da allora, in forma autonoma, lavorano sulla riproposizione e rielaborazione di un repertorio popolare “aperto”. Vera e propria chicca per l’edizione 2010 di Folkest, attraverso contaminazioni si sperimentano nella costruzione, oltre che dei loro stessi strumenti, di contesti musicali e sociali fondati sulla ricerca e la valorizzazione della diversità.
Il loro genere è la musica popolare, tradizionale, agropop, etnica. Sulle vibrazioni delle cupacupa si inseriscono le melodie cicliche delle chitarre in un’atmosfera segnata dal percuotere incalzante dei tamburi. Sono Tommaso Di Marzio (percussioni, voce), Adele Caputo (voce), Piero Pacione (chitarra battente, chitarra classica, voce), Rino Locantore (cupacupa, bottiglia, bidon bass, armonica,voce), Daniele Gagliardi (tamburi a cornice, tromba degli zingari), Massimo Carlucci (cupacupa, trozzola, campanacci), Gregorio Giamba (violino). Arrivano da Matera e la loro etichetta discografica è Onyx Jazzclub, Nigrizia Multimedia.



Fabio Della Pietra
Ufficio Stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
www.itaca.coopsoc.it
cell 348 8721497
Prot. 1112
Allegato Rimosso
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