Premio "Paradisino di Anzio". Racconta la diversita' e la diversabilita'.



Title: Premio "Paradisino di Anzio". Racconta la diversita' e
PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE "PARADISINO DI ANZIO".
           (Data di scadenza 31 luglio).
E' ufficialmente aperta la prima edizione del Premio Letterario Nazionale ''Paradisino di Anzio'' presentata da Carmelo Gaetano Laudani, dirigente scolastico dell'IPSSAR, presso la Sala degli Specchi di Palazzo Paradiso sul mare di Anzio.
Il concorso chiede ai partecipanti di affrontare liberamente in un racconto breve il tema delle diversità e delle diversabilità e dovra' avere al suo interno espliciti riferimenti ad argomenti gastronomici, ed eventualmente, anche ad argomenti legati al mare (si dovrà citare un piatto, una ricetta, una preparazione, un menù, o quanto altro abbia attinenza con la gastronomia).
I racconti selezionati saranno pubblicati sull'Antologia del Premio ''Paradisino di Anzio'' e gli autori dei cinque racconti finalisti saranno inoltre invitati, a spese dell'organizzazione, a soggiornare nella citta' di Anzio e a presenziare alla cerimonia conclusiva che si terra' presso la cornice del palazzo in stile liberty, denominato Paradiso sul mare, progettato dall'architetto Cesare Bazzani su commissione dell'imprenditore e sindaco di Anzio Giuseppe Polli, terminato nel 1924. Il progetto, presentato dall'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione Marco Gavio Apicio di Anzio, ha il patrocinio del ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, della presidenza del Consiglio dei Ministri, della regione Lazio, della provincia di Roma e della citta' di Anzio.
La giuria sara' composta da autorevoli personalita' del mondo della scuola e della cultura.
Il bando di concorso e' scaricabile, assieme al modulo di iscrizione,
direttamente dal sito ufficiale dell' IPSSAR: http://www.alberghieroanzio.it/


Bianca Madeccia
Ufficio Stampa
"Paradisino di Anzio"
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Tutto ciò che ci irrita negli altri,
può portarci a capire noi stessi
C.G.Jung