CANTIAMO LA VITA



Sabato 30 ottobre al Teatro Fraschini di Pavia


CANTIAMO LA VITA

    Ospiti davvero speciali per "Cantiamo la vita 2004", il Festival
nazionale della musica per la vita che si tiene al Teatro Fraschini di
Pavia sabato 30 ottobre 2004, alle ore 21.
    Si esibiscono Paolo Meneguzzi, la pop star del momento, idolo dei
giovanissimi, esploso l'anno scorso con il singolo "Verofalso" e poi
confermatosi ai vertici delle hit con "Lei è", "Baciami" e "Guardami negli
occhi (prego)".
Con lui Manuel Auteri, altro cavallino di razza dal sicuro avvenire.
     In gara i nove finalisti della manifestazione: Mario Costanzi, Daniele
De Bellis, Carmine Fanigliulo, Giuseppe Gasparini, Andrea Gentili, Antonio
Giovannini, Life Garden, Ti & Mi group, Natalino Varotto.
    Presentano Carlo Pastori, la "Fisarmonica di Zelig", insieme a Luisa
Moscato, la splendida madrina di Cantiamo la vita.
     A scandire il tema etico della serata sono soprattutto i "Ladri di
Carrozzelle", abilissimi disabili che con la musica pronunciano
quotidianamente il loro "Sì alla vita".
     Nel corso della manifestazione viene assegnato il premio "Pavia città
della vita" al prof. Angelo Vescovi (del San Raffaele di Milano), il
maggiore esperto italiano di cellule staminali. Scienziato "laico,
illuminista", come si definisce, Vescovi rifiuta in nome della ragione ogni
sperimentazione sugli embrioni umani
Il premio, promosso dal Comune di Pavia con il locale Centro di aiuto alla
vita, viene offerto dal Comitato Madonna di Piazza Grande e consiste in una
medaglia dello scultore Grilli riproducente la Madonna simbolo di Pavia.

Prevendita biglietti (da 6 a 12 euro): Club 33, Via Bossolaro 9 - Pavia
Tel. 0382/21721
Per informazioni e supporto logistico: 333/2720971
email: cantiamolavita at katamail.com
web: www.cantiamolavita.it
         www.cantare.info
                                                        Movimento per la
vita italiano

FederVita Lombardia
                                             Centro pavese di accoglienza
alla vita

 «E' proverbiale il costume degli Spartani di eliminare alla nascita i
disabili. Lo scopo era quello di arrivare a una razza superiore. Invece
così non fu e resta il dubbio che Sparta sia scomparsa dalla storia perché,
eliminando i più deboli fisicamente, finirono per prevalere gli stupidi o
se perché, essendo stupidi, decisero di eliminare i più deboli»
            Jerome Lejueune, lo scienziato scopritore della sindrome di Down