Notiziario Caritas Bologna n. 62



NOTIZIARIO TELEMATICO DELLA CARITAS DI BOLOGNA

Per raccontare le nostre iniziative, segnalare articoli,  appuntamenti,
pensieriŠ che "ne vale la pena"

16 FEBBRAIO 2004 - n. 62



In Sommario

1) In uscita il "RAPPORTO CARITAS 2003. Povertà a Bologna".

2) Riflessione di don Nicolini sull'ingresso dell' Arcivescovo CARLO CAFFARRA.

3) I flussi di IMMIGRAZIONE IN ITALIA alla luce dell'ultima regolarizzazione.

4) TERREMOTO MOLISE: nuova scuola e centro comunitario per S.Croce.

5) "ITALIA CARITAS" Cambia volto. Nuova veste per la rivista di Caritas
Italiana.

6) Segnaliamo: presentazione di "SEGNI DI IMPOVERIMENTO", 18 febbraio 2004.

7) Segnaliamo: IVAN ILLICH tre incontri al Centro Poggeschi.

8) Segnaliamo: questa sera convegno sul SERVIZIO CIVILE.



1) IN USCITA IL RAPPORTO CARITAS BOLOGNA 2003

Uscirà la prossima settimana il numero speciale de "La Porta" (trimestrale
di approfondimento e analisi della Caritas diocesana di Bologna) contenente
il "Rapporto Caritas 2003. Povertà a Bologna". Dati, tabelle e commenti
sulle situazioni incontrate dalla Caritas durante l'anno appena concluso
(possiamo anticipare che nel 2003 abbiamo incontrato, attraverso i nostri
punti di ascolto, circa 2200 persone ed effettuato circa 6600 colloqui).
Una riflessione su come cambia la povertà a Bologna a partire dai nostri
punti di osservazione. Questo l'indice del rapporto, che verrà presentato
alla stampa martedì 24 febbraio presso il Centro San Petronio e sarà in
distribuzione attraverso i consueti canali da fine mese.

Introduzione di don Giovanni Nicolini (direttore Caritas Bologna)

1)     Aumentano i bolognesi che vanno al CDA. Uno sguardo sulle povertà di
Bologna dal Centro di Ascolto per Italiani.

2)    2003: da lontano al Centro Ascolto Immigrati. Volti, incontri,
storie, ascolto, relazioni, percorsi,  ricerche, fatiche, feste.

3)    Tutto quello che avevano da camminare lo hanno già camminato laggiùŠ
i rifugiati politici.

4)    Mense 2003. Superati i 52mila pasti. Prosegue la collaborazione tra
Centro San Petronio e mense parrocchiali.

5)     La Caritas al Cpt.

6)     Il servizio civile diventa volontario. Finisce un'epoca.

7)     Le Caritas Parrocchiali.

8)     La Scuola di Accoglienza.

9)     La cooperativa di baby-sitter.

10)  Gli altri progetti CARITAS: Una rete di famiglie accoglienti -
Settimana della pace - Caritas Bologna in Albania - Otto anni di cassonetti
gialli - Pace al Pratello - La casa di Zineta.



2) Riflessione di don Nicolini sull'ingresso dell' Arcivescovo CARLO CAFFARRA.

E' la mattina di lunedì 16 febbraio e sono ancora nella grande gioia e
nella grande commozione per le parole che ieri ho sentito nella liturgia di
ingresso del nostro Arcivescovo Carlo. Tra le molte cose belle nell'omelia
egli ha detto riguardo alla povertà di chi viene a noi da altri paesi: "Šle
persone venute da lontano per cercare lavoro e dignità. Esse possono
soffrire una povertà di riconoscimento. La Chiesa bolognese continuerà nei
loro confronti la sua opera di accoglienza e di carità operosa avvalorando
e sviluppando quanto già sta facendo, profondamente consapevole del vincolo
d'amore che lega i poveri a Cristo e ai suoi discepoliŠ" E ancora, al
termine della celebrazione e prima di darci la sua benedizione,
l'Arcivescovo improvvisando si rivolgeva ai fratelli malati presenti in
cattedrale, scendendo infine tra loro per salutarli affettuosamente.

Don Giovanni Nicolini (direttore Caritas diocesana di Bologna)



3) I flussi di immigrazione in Italia alla luce dell'ultima regolarizzazione

(fonte: Dossier Statistico Immigrazione - Caritas/Migrantes - Roma, 16
febbraio 2004)

La regolarizzazione del 2002, chiusa positivamente la complessa fase della
gestione di ben 704.000 domande, rimane una questione aperta per quanto
riguarda l'inserimento dei nuovi venuti e per gli interrogativi che si
pongono circa la pressione migratoria e i futuri flussi. I primi dati messi
a disposizione dal Ministero dell'Interno consentono di entrare nel merito
di questi aspetti.

Il nuovo panorama si struttura in una presenza straniera di almeno 2
milioni e mezzo di soggiornanti regolari. La Romania è il primo gruppo,
mentre il Marocco e l'Albania seguono distaccati di qualche decina di
migliaia di unità: tutt'e tre i paesi si collocano, comunque, al di sopra
delle 250.000 unità. L'Ucraina è al quarto posto con 120.000 soggiornanti.
Una particolare attenzione meritano i paesi dell'Est Europa, che hanno
inciso per ben il 60% sulle domande di regolarizzazione, hanno quasi
raddoppiato la loro consistenza, sono ormai più di un terzo della
popolazione immigrata e continueranno a premere per trovare sbocchi
lavorativi.

Meritano, poi, una considerazione realistica non solo i vicini paesi del
Nord Africa, ma anche i paesi transoceanici sia dell'America Latina che
dell'Asia (Cina, Filippine e Subcontinente Indiano). Per comprendere queste
diverse provenienze, oltre alla  vicinanza geografica, bisogna pensare alla
forte pressione migratoria che si riscontra anche in area molto lontane,
all'effetto richiamo dei gruppi già insediati in Italia e anche alle
esigenze del nostro mercato occupazionale.

Trattandosi della quinta regolarizzazione in nemmeno 20 anni, risulta
evidente che questi provvedimenti eccezionali hanno finora costituito il
pilastro principale della politica migratoria: la maggior parte degli
immigrati oggi soggiornanti è venuta al di fuori dei canali ufficiali di
ingresso, perché sono state fissate quote troppo basse e perché le
procedure di accesso sono scarsamente praticabili. Dal 1999 ad oggi il
consuntivo del fabbisogno aggiuntivo di lavoratori immigrati è pari a circa
200.000 unità l'anno: basti pensare che la quota di lavoratori stabili
programmata per il 2004 è, invece, di 29.500 unità. Inoltre, il meccanismo
cardine per l'inserimento lavorativo dall'estero resta la sola chiamata
nominativa che, seppure integrata con le possibilità di iniziative
formative all'estero, non può essere considerata la soluzione di tutti i
problemi finora emersi specialmente nell'ambito delle famiglie e delle
piccole aziende

Perciò, secondo la Presidenza del "Dossier Statistico Immigrazione"
(Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Caritas di Roma) "si pone non
solo il problema di un adeguamento realistico delle quote programmate ma
anche quello di un più adeguato collegamento  tra domande e offerte di
lavoro. Attualmente non sono più praticabili le possibilità di incontro
consentite dalla sponsorizzazione, soppressa nel 2002, e ancora non è stata
recepita nella normativa comunitaria la previsione di un permesso di
soggiorno per la ricerca di lavoro, saggiamente  raccomandata dal
Parlamento Europeo".

Tra i compiti più urgenti vi sono, inoltre, sia quello di favorire una
mentalità di maggiore apertura nei confronti dei paesi dell'Est Europ -
l'area maggiormente protagonista dei flussi migratori nella prospettiva
dell'allargamento dell'U.E. - sia quello di rafforzare le prospettive di
integrazione di tutti i gruppi interessati ad insediarsi stabilmente
(servizi, cultura, voto, seconde generazioni,  cittadinanza) avendo
l'accortezza di evitare che la grande flessibilità del mercato del lavoro
vada a scapito della continuità del soggiorno . L'Italia - questo dicono i
numeri e i flussi prevedibili - è un grande paese di immigrazione, che
reclama di conseguenza una politica lungimirante" .

4) "ITALIA CARITAS" CAMBIA VOLTO.

Sobrietà ed essenzialità, come da tradizione. Ma più pagine. Più rubriche.
Più colore. Contenuti più incisivi. Opinioni sempre più qualificate. Dati
sempre più capaci di sondare i fenomeni sociali. E' il nuovo Italia Caritas
la rivista di Caritas Italiana (giunta al 27° anno di vita) che dal numero
di gennaio/febbraio 2004 si presenta con una nuova veste grafica e nuovi
contenuti.

In questo numero: I numeri della povertà, sarà vera gloria? - Pietà solo in
inverno, senza casa tutto l'anno - Un centro dopo il sisma reagire è
partecipare - Roma mia che accoglie, aperta e indifferente intervista a
Ettore Scola - Bam, città-cicatrice che non smette di ringraziare -
Dialogo, Corsa a ostacoli, ma oggi è una necessità - Medio Oriente: dossier
Caritas, il dialogo ai tempi del muro - La foresta scompare, Tamayo marcia
ancora. E ancoraŠ notizie dai territori, villaggio globaleŠ

Per ricevere il nuovo "Italia Caritas" per un anno occorre versare un
contributo alle spese di realizzazione, che ammonti ad almeno 15 euro. A
partire dalla data di ricevimento del contributo (c/c postale n. 347013,
causale "contributo Italia Caritas") sarà inviata un'annualità del mensile.
Per informazioni: Caritas Italiana: viale F. Baldelli 41, 00146 Roma tel
.06.541921 e-mail:
<mailto:segreteria at caritasitaliana.it>segreteria at caritasitaliana.it



5) TERREMOTO MOLISE: Una nuova scuola e un centro comunitario per Santa
Croce di Magliano. (fonte: Ufficio Stampa Caritas Italiana)

Riflettori spenti sul terremoto che il 31 ottobre 2002 sconvolse Molise e
Puglia, ma la Caritas resta accanto alle popolazione. Sabato, 14 febbraio
2004 sono state consegnate le chiavi di una scuola e un centro per la
comunità a Santa Croce di Magliano (CB). Un altro frutto della generosità
di moltissimi donatori, dell'impegno di Caritas e comunità diocesane  e
della collaborazione con la Rai.

Non se ne parla più, ma sanguina ancora la ferita del terremoto che, il 31
ottobre del 2002, lacerò il basso Molise e la Puglia settentrionale,
alimentando - con la tragedia della scuola di San Giuliano - uno dei lutti
più dolorosi della storia recente d'Italia. La Caritas è intervenuta subito
e continua a lavorare perché dal dolore nascano opportunità di ripresa e
sviluppo. Le realizzazioni sono state molteplici, grazie al Centro di
coordinamento attivato a Larino e all'elaborazione di un "Piano unitario di
prossimità", relativo anche agli interventi in alcuni centri siciliani
colpiti nello stesso periodo dall'eruzione dell'Etna e dal terremoto. Nella
fase dell'emergenza acuta, nelle tendopoli prima e poi nelle comunità, sono
stati istituiti centri operativi di ascolto e di impiego delle risorse, per
rispondere alle necessità immediate.

Nei mesi successivi, hanno preso forma altre iniziative di accompagnamento
da parte della Caritas, con una grande mobilitazione e differenti modalità
di gemellaggio con le comunità locali. Più di 700 i volontari che a vario
titolo si sono alternati sul posto, accanto alla popolazione colpita,
soprattutto con visite e sostegno agli anziani, attività di animazione per
giovani e bambini, iniziative sociali e culturali.

Più di 8 milioni di euro sono stati utilizzati per la realizzazione di 15
Centri della comunità: 11 in Molise, 3 in Sicilia, uno in Puglia. Si tratta
di spazi multifunzionali prefabbricati che potranno ospitare funzioni
liturgiche, attività di catechesi e pastorali, iniziative culturali,
progetti gestiti da realtà sociali del territorio. Quello di Santa Croce,
inaugurato il 14 febbraio, è di 650 mq, a disposizione di una comunità di
quasi 5.000 persone ed è costato circa 700.000 euro.

I 5 milioni di euro della raccolta Caritas-Rai sono stati invece impiegati
per far fronte all'emergenza scolastica. Fondamentale è stato l'apporto di
Cartasì che ha messo a disposizione un numero verde per le donazioni. Sono
stati complessivamente progettati cinque plessi per nove scuole. Le scuole
a Larino sono state inaugurate il 9 febbraio 2003, a soli 100 giorni dal
sisma.

Nella mattina di sabato 14 febbraio 2004 è stato consegnato al sindaco e
alla popolazione anche l'edificio scolastico di Santa Croce di Magliano
(CB), costato circa 1.900.000 euro. L'edificio è di 1.700 mq, in grado di
ospitare 13 aule e 312 alunni, in tre sezioni di scuola dell'infanzia e due
sezioni di scuola primaria. Comprende anche i servizi igienici, le aule per
i docenti, la segreteria e la presidenza,  la sala per i collaboratori
scolastici, un'aula per attività libere e un archivio per la scuola
dell'infanzia, una sala polivalente, un laboratorio musicale, un
laboratorio linguistico e una biblioteca per la scuola primaria.



6) Segnaliamo: presentazione del libro "Segni" di impoverimento

(fonte: "Opera Marella")



Mercoledì 18 febbraio 2004 alle ore 17:00 presso la Sala di Città del
Comune di San Lazzaro verrà presentato il volume "Segni" di impoverimento -
una riflessione socio-antropologica sulla vulnerabilità" di Chiara
Francescani. Questo il programma:

- Saluti del Sindaco di San Lazzaro, avv. Aldo Bacchiocchi.

- Presentazione a cura del Prof. Paolo Guidicini, Dip. di Sociologia
Università di Bologna.

- Presiede i lavori Maria Adamo, Presidente del Forum del Volontariato di
San Lazzaro.

Interverranno:

- Massimo Battisti, resp. del Centro per Lavoratori dell'Opera Marella di
San Lazzaro;

- Claudio Adelmi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di San Lazzaro;

- Maurizio Bergamaschi, ricercatore dell'Università di Bologna;

- Alberto Milani, pres. consulta permanente per la lotta all'Esclusione
sociale Comune Bo;.

- Maura Fabbri; responsabile del Centro di ascolto per italiani della
Caritas diocesana;

E' previsto anche un intervento dell'autrice della ricerca, la dott.ssa
Chiara Francesconi. Chiuderà i lavori Padre Gabriele Digani, Direttore
dell'Opera Marella. Per qualunque aspetto organizzativo si prega rivolgersi
al sig. Donato Brazioli (tel 051/976679) e alla nostra segreteria
amministrativa (051/6255070).

"Segni" di impoverimento - una riflessione socio-antropologica sulla
vulnerabilità"

La povertà, così come si è venuta a delineare all'interno degli studi più
recenti, non sembra più essere una condizione statica nel tempo ma è
interpretabile solo in termini di "processo". Seguendo quest'ottica,
dunque, il volume si propone di offrire una lettura dei meccanismi che
innescano i percorsi di impoverimento e degli steps che precedono le forme
di esclusione più estrema. Centrale diventa, quindi, l'analisi della fase
di vulnerabilità attraversata dai soggetti in più ambiti vitali per
individuare le cause di rischio. Attraverso una ricerca empirica di tipo
socio-antropologico, che attribuisce rilevanza in particolare alla
dimensione soggettiva, sono state così raccolte e presentate delle storie
di casi e alcune "traiettorie biografiche" in cui si evidenzia da un lato
la concatenazione di eventi destabilizzanti nella vita dei soggetti e
dall'altro tutte quelle microfratture che risultano determinanti al fine di
comprendere la logica che porta all'insorgere di vere e proprie "derive".



7) Segnaliamo: Ivan Illich - Tre incontri al Centro Poggeschi,

(fonte: Centro Poggeschi)

Giovedì 19 febbraio 2004 - Gian Domenico Cova - Fabrizio Mandreoli (Studio
Teologico Accademico Bolognese, Bologna) La Vigna del Testo.

Giovedì 26 febbraio 2004 - Raffaella Lamberti (Centro di Docum. delle
Donne, Bologna) I generi, i luoghi.

Giovedì 4 marzo 2004 - Paolo Prodi (Università degli Studi, Bologna) Crisi
della modernità.

Gli incontri (che si svolgeranno in  via Guerrazzi 14 a Bologna, ore 18-20)
sono stati preparati da un gruppo di lettori del Gruppo Studenti
Universitari del Centro Poggeschi in stretto contatto con i relatori. Con
il contributo dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.



8) Segnaliamo: Questa sera convegno sul SERVIZIO CIVILE.

(fonte:
<mailto:segreteria at verdiemiliaromagna.it>segreteria at verdiemiliaromagna.it)

Questa sera LUNEDÌ 16 FEBBRAIO alle ore 21 presso la SALA DELLO ZODIACO di
Palazzo Malvezzi (Via Zamboni 13 - Bologna) convegno su "SERVIZIO CIVILE:
CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE PER LA NUOVA COMUNITÀ". Riflessioni sulle
opportunità del servizio civile volontario alla luce della nuova legge N.
20/03 della Regione Emilia-Romagna. Tra gli altri interverrà DON GIANCARLO
PEREGO: Responsabile Area Nazionale di CARITAS italiana.



*********************************************************************************************************************************************************

GIORNALE RADIO CARITAS: ogni domenica alle 11, l'informazione Caritas è su
Radio Tau, in tutta l'Emilia-Romagna.

Queste le frequenze di Radio Tau per tutta l'Emilia Romagna. Bologna (92.3
-92.5 -106) - Piacenza (93.950 96.2) - Parma (96.2 97.2 107.7) - Reggio
Emilia (98.750) -Modena  (98.5  98.750) - Ferrara (92.4 92.5 106) - Ravenna
(92.5 101.600 106) - Forli Cesena (90 92.5 106) - Rimini (105.7  106).

*********************************************************************************************************************************************************

Per informazioni, suggerimenti, critiche... potete rivolgervi
all'Ufficio Comunicazione di Caritas di Bologna: Via Fossalta, 4 - tel.
051267972 / fax 051238834 /  e-mail:
<mailto:cdbosegr at iperbole.bo.it>cdbosegr at iperbole.bo.it - Per offerte
potete utilizzare il conto corrente postale numero 838409 intestato ad
Arcidiocesi di Bologna - Caritas diocesana.

*********************************************************************************************************************************************************

AVVERTENZA!!! - Legge 675/96: tutela delle persone rispetto al trattamento
di dati personali. Gli indirizzi e-mail a cui inviamo il nostro "notiziario
telematico" provengono da conoscenze personali di amici e conoscenti, da
contatti avuti sulla rete o da elenchi e servizi di pubblico dominio
pubblicati su internet, da dove sono stati prelevati. Questo messaggio ti è
stato inviato perché, in un modo diretto o indiretto, sei entrato in
contatto con la Caritas di Bologna. Se non desideri più ricevere il nostro
notiziario quindicinale scrivi a
<mailto:cdbosegr at iperbole.bo.it>cdbosegr at iperbole.bo.it con in oggetto
"cancellami".