Pallavolo: Giba positivo per Cannabis. L'assurdità del proibizionismo che si abbatte sullo sport.



Forum Droghe
Movimento per il contenimento dei danni, per i diritti, contro
la proibizione
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                         Comunicato Stampa:
               Pallavolo: Giba positivo per Cannabis.
           L'assurdità del proibizionismo che si abbatte
                            sullo sport.


Apprendiamo che Giba, pallavolista campione mondiale
con la selezione brasiliana ed in forza alla 4 Torri di Ferrara è
stato trovato positivo durante i Test antidoping per presenza di
cannabinoidi.

Ci saranno le controanalisi per verificare la veridicità dei
test, ma il punto che vorremmo sottolineare, al di là
dell'espressione della nostra solidarietà all'atleta brasiliano, non è
se e quando egli abbia fatto uso di derivati della cannabis, bensì
perchè tali sostanze siano al centro dell'ottusa politica
proibizionista sulle droghe, anche nello sport.

Detto che è difficile attribuire qualità dopanti ai
cannabinoidi, soprattuto visti i preponderanti effetti “collaterali”
che mal si combinano con l'attività sportiva, la sospensione degli
atleti (e Giba non è il primo caso in Italia) per presenza di THC è
ascrivibile esclusivamente ad uno schema repressivo sull'uso
delle sostanze voluto dall'UNDCP (l'ente delle Nazioni Unite che
si occupa delle politiche sulle droghe) e dalla legislazione
italiana. L'unico risultato di tale situazione, oltre a rovinare la
carriera di  ottimi atleti, è rendere ancor più ridicola la lotta al
doping.

Ogni anno decine di migliaia di giovani sono costretti a
test, visite al prefetto ed ai Sert perchè fermati in possesso di
quantità, spesso minime, di droghe leggere. Un retaggio della
legge sulle droghe, emendata dal referendum del 92, che
mantiene inalterate le sanzioni amministrative per i consumatori
di sostanze reperibili ovunque e comunque, e fra le più diffuse
nell'uso - non problematico - di milioni di persone nel nostro
paese.

Le politiche sulle sostanze saranno oggetto della riunione
dell'UNDCP di metà aprile a Vienna per fare il punto sul
fallimentare piano di lotta alla droga ideato da Pino Arlacchi e
proseguito nell'ultimo anno da un altro italiano, Antonio Costa.

Per contrastare il proibizionismo, e per chiedere una
politica sulle droghe realistica e basata su riscontri scientifici e
non su falsi pilastri moralistici (e l'alcool allora?) una coalizione
internazionale, di cui Forum Droghe fa parte, ha lanciato un
appello alla mobilitazione per organizzare una conferenza
alternativa in quei giorni. L'appello, la documentazione sulle
politiche sulle droghe in Europa e le altre informazioni sono on
line sul sito multilingue www.vienna2003.org.



	L’Ufficio Stampa

Roma, 27.1.2003
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