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Nuovi nazisti?
 di Alberto Chicayban

Nella primavera del 1997 un gruppo di cittadini nord americani creò il PNAC (Project for the New American Century), un'associazione senza scopo di lucro che niente di meno ha sviluppato un interessante e trasparente piano per sottomettere il pianeta. Il principale esponente del PNAC attualmente è William Kristol, l'erede di Irving Kristol, fonte di ispirazione della nuova destra degli Stati Uniti. I direttori dell'istituzione sono Robert Kagan, Devon Gaffney Cross, Bruce P. Jackson e John R. Bolton, con la direzione esecutiva affidata ad un certo Gary Schmitt. Questi nomi forse non sono familiari, ma leggete qui di seguito.

L'associazione ha sponsorizzato una ricerca fra alcuni specialisti nord americani nel campo strategico e ciò ha prodotto una sorta di rapporto dal nome Rebuilding America's Defenses (Ricostruire le difese dell'America) che è stato pubblicato nell'anno 2000 per le elezioni presidenziali. Rebuilding possiede un totale di novanta pagine e si può tranquillamente scaricare dal sito www. newamericancentury.org interamente disponibile a qualunque persona interessata ad altro che non a discorsi patetici.

Il testo del rapporto fu redatto da un gruppo allora sconosciuto ma destinato a far storia: Dick Cheney, l'attuale vice di Bush; Donald Rumsfeld, il segretario alla difesa; Paul Wolfowitz, vicesegretario alla difesa; Jeb Bush, fratello di George W.Bush, e Lewis Libby, coordinatore dello staff di Dick Cheney. Rebuilding è diventata la Bibbia di Donald Rumsfeld, che si è messo in testa di cimentarsi in strategia globale sfidando anche gli specialisti militari (basta vedere le ultime polemiche sui piani di invasione dell'Iraq).

La lettura di Rebuilding può essere molto esplicativa per capire la guerra contro l'Iraq come la punta di un iceberg di ambizione delirante che in pratica prevede il controllo del mondo. Gli autori partono della ristrutturazione delle forze armate americane e dal concetto di difesa per arrivare ai bisogni geopolitici degli Stati Uniti. In molti passi quasi si legge l'espressione spazio vitale nord americano.

Nella sezione Key Findings, il rapporto elenca quattro missioni per le forze armate degli Stati Uniti:

- "difendere i possedimenti nord americani"

- "lottare e vincere guerre multiple e simultanee"

- "realizzare lavori di polizia associati alla manutenzione della sicurezza in regioni critiche"

- "trasformare le forze armate degli Stati Uniti per sfruttare la rivoluzione nel campo militare".

Per arrivare a far compiere alle forze armate nord americane le quattro missioni, il documento raccomanda investimenti senza freno nel sistema militare dopo aver constatato il "declino della potenza militare degli Stati Uniti". Propone lo sviluppo di nuove armi, comprese quelle biologiche, pure capaci di distruggere "specifici genotipi", cioè, una sorta di bomba etnica come hanno sognato gli israeliani: un ordigno capace di distinguere un determinato tipo di persona destinata ad essere uccisa in mezzo ad altri individui eletti per sopravvivere. La costante presenza militare in Europa e nell'Asia e la capacità di riporre nuovi effettivi in quelle regioni vengono raccomandate per riuscire a vincere "la sfida del nuovo secolo e imporre una Pax Americana".

Considerando le forze armate degli Stati Uniti all'estero, il documento parla di "nuova cavalleria lungo la nuova frontiera americana" (noi probabilmente saremmo gli indiani) e raccomanda il "mantenimento della superiorità nucleare strategica". L'Inghilterra viene definita nel documento come un alleato chiave per eseguire le missioni e l'Europa considerata "un potenziale rivale degli Stati Uniti".

Rebuilding scarta le Nazioni Unite come garante nelle missioni di pace perché queste richiedono l'egemonia politica nord americana. Il documento consiglia anche il controllo assoluto dello spazio e del cyberspazio per aprire la strada alla creazione delle U.S. Space Forces. I militari nord americani devono riprendersi Internet e lo spazio siderale (non è fantascienza, potete leggerlo alla pagina 51 del rapporto). "La meta è preservare una sicurezza internazionale che punti agli interessi ed ideali degli Stati Uniti".

La regione del Golfo Persico viene menzionata in molte parti del documento. La guerra contro Saddam è prevista nel testo e gli autori affermano che "anche se Saddam dovesse uscire di scena le truppe nord americane dovrebbero mantenere la presenza nella regione occupando in forma permanente le basi nell'Arabia Saudita e nel Kuwait", perché anche "l'Iran potrà rivelarsi minaccioso nei confronti degli interessi nord americani". George Bush Senior viene addirittura criticato a causa della sua poca incisività: "La Guerra del Golfo nel 1991 ha rivelato i limiti della politica di Bush nell'affrontare i combattimenti in terra nell'Iraq, limitandosi ad una presenza fisica in Kuwait".

Il rapporto menziona esplicitamente soltanto due basi militari occupate dagli USA: Aviano e Incirlik, nella Turchia. Riguardo alla base di Aviano, "da lontano la locazione primaria per le operazioni nei Balcani: ha bisogno di essere sostanzialmente migliorata". Rebuilding considera le basi nord americane in Europa assolutamente indispensabili perché "la nascente Europa potrebbe muoversi verso la costituzione di una identità indipendente nell'ambito della difesa e della politica". Il rapporto afferma che "la NATO potrebbe essere sciolta e gli Stati Uniti resterebbero senza voce negli affari della sicurezza in Europa".

Un giorno Hitler convocò Erwin Von Rommel, detto "la Volpe del Deserto", per fargli vedere i suoi piani di guerra e domandò l'opinione del grande generale. Rommel rispose più o meno così:

- "Mettersi contro tutto il mondo è, anche dal punto di vista militare, una grande follia!" Hitler lo cacciò via dal suo ufficio. Per alcuni personaggi che la storia insiste ad imporci la lezione storica della Volpe del Deserto è molto difficile da capire.

 
 
 

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Aldo Vincent                 
Il Gelataio di Corfu'        
 
Le altre news le trovate sul mio blog:                             
LA VITA E' UNA CASSATA
www.aldovincent.blogspot.com
                             
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----- Original Message -----
To: Aldo
Sent: Tuesday, April 08, 2003 9:40 PM
Subject: Uno spunto per la tua satira antiBush

Nuovi nazisti?

mercoledi 2 aprile 2003, di Alberto Chicayban

Nella primavera del 1997 un gruppo di cittadini nord americani creò il PNAC (Project for the New American Century), un'associazione senza scopo di lucro che niente di meno ha sviluppato un interessante e trasparente piano per sottomettere il pianeta. Il principale esponente del PNAC attualmente è William Kristol, l'erede di Irving Kristol, fonte di ispirazione della nuova destra degli Stati Uniti. I direttori dell'istituzione sono Robert Kagan, Devon Gaffney Cross, Bruce P. Jackson e John R. Bolton, con la direzione esecutiva affidata ad un certo Gary Schmitt. Questi nomi forse non sono familiari, ma leggete qui di seguito.

L'associazione ha sponsorizzato una ricerca fra alcuni specialisti nord americani nel campo strategico e ciò ha prodotto una sorta di rapporto dal nome Rebuilding America's Defenses (Ricostruire le difese dell'America) che è stato pubblicato nell'anno 2000 per le elezioni presidenziali. Rebuilding possiede un totale di novanta pagine e si può tranquillamente scaricare dal sito www. newamericancentury.org interamente disponibile a qualunque persona interessata ad altro che non a discorsi patetici.

Il testo del rapporto fu redatto da un gruppo allora sconosciuto ma destinato a far storia: Dick Cheney, l'attuale vice di Bush; Donald Rumsfeld, il segretario alla difesa; Paul Wolfowitz, vicesegretario alla difesa; Jeb Bush, fratello di George W.Bush, e Lewis Libby, coordinatore dello staff di Dick Cheney. Rebuilding è diventata la Bibbia di Donald Rumsfeld, che si è messo in testa di cimentarsi in strategia globale sfidando anche gli specialisti militari (basta vedere le ultime polemiche sui piani di invasione dell'Iraq).

La lettura di Rebuilding può essere molto esplicativa per capire la guerra contro l'Iraq come la punta di un iceberg di ambizione delirante che in pratica prevede il controllo del mondo. Gli autori partono della ristrutturazione delle forze armate americane e dal concetto di difesa per arrivare ai bisogni geopolitici degli Stati Uniti. In molti passi quasi si legge l'espressione spazio vitale nord americano.

Nella sezione Key Findings, il rapporto elenca quattro missioni per le forze armate degli Stati Uniti:

- "difendere i possedimenti nord americani"

- "lottare e vincere guerre multiple e simultanee"

- "realizzare lavori di polizia associati alla manutenzione della sicurezza in regioni critiche"

- "trasformare le forze armate degli Stati Uniti per sfruttare la rivoluzione nel campo militare".

Per arrivare a far compiere alle forze armate nord americane le quattro missioni, il documento raccomanda investimenti senza freno nel sistema militare dopo aver constatato il "declino della potenza militare degli Stati Uniti". Propone lo sviluppo di nuove armi, comprese quelle biologiche, pure capaci di distruggere "specifici genotipi", cioè, una sorta di bomba etnica come hanno sognato gli israeliani: un ordigno capace di distinguere un determinato tipo di persona destinata ad essere uccisa in mezzo ad altri individui eletti per sopravvivere. La costante presenza militare in Europa e nell'Asia e la capacità di riporre nuovi effettivi in quelle regioni vengono raccomandate per riuscire a vincere "la sfida del nuovo secolo e imporre una Pax Americana".

Considerando le forze armate degli Stati Uniti all'estero, il documento parla di "nuova cavalleria lungo la nuova frontiera americana" (noi probabilmente saremmo gli indiani) e raccomanda il "mantenimento della superiorità nucleare strategica". L'Inghilterra viene definita nel documento come un alleato chiave per eseguire le missioni e l'Europa considerata "un potenziale rivale degli Stati Uniti".

Rebuilding scarta le Nazioni Unite come garante nelle missioni di pace perché queste richiedono l'egemonia politica nord americana. Il documento consiglia anche il controllo assoluto dello spazio e del cyberspazio per aprire la strada alla creazione delle U.S. Space Forces. I militari nord americani devono riprendersi Internet e lo spazio siderale (non è fantascienza, potete leggerlo alla pagina 51 del rapporto). "La meta è preservare una sicurezza internazionale che punti agli interessi ed ideali degli Stati Uniti".

La regione del Golfo Persico viene menzionata in molte parti del documento. La guerra contro Saddam è prevista nel testo e gli autori affermano che "anche se Saddam dovesse uscire di scena le truppe nord americane dovrebbero mantenere la presenza nella regione occupando in forma permanente le basi nell'Arabia Saudita e nel Kuwait", perché anche "l'Iran potrà rivelarsi minaccioso nei confronti degli interessi nord americani". George Bush Senior viene addirittura criticato a causa della sua poca incisività: "La Guerra del Golfo nel 1991 ha rivelato i limiti della politica di Bush nell'affrontare i combattimenti in terra nell'Iraq, limitandosi ad una presenza fisica in Kuwait".

Il rapporto menziona esplicitamente soltanto due basi militari occupate dagli USA: Aviano e Incirlik, nella Turchia. Riguardo alla base di Aviano, "da lontano la locazione primaria per le operazioni nei Balcani: ha bisogno di essere sostanzialmente migliorata". Rebuilding considera le basi nord americane in Europa assolutamente indispensabili perché "la nascente Europa potrebbe muoversi verso la costituzione di una identità indipendente nell'ambito della difesa e della politica". Il rapporto afferma che "la NATO potrebbe essere sciolta e gli Stati Uniti resterebbero senza voce negli affari della sicurezza in Europa".

Un giorno Hitler convocò Erwin Von Rommel, detto "la Volpe del Deserto", per fargli vedere i suoi piani di guerra e domandò l'opinione del grande generale. Rommel rispose più o meno così:

- "Mettersi contro tutto il mondo è, anche dal punto di vista militare, una grande follia!" Hitler lo cacciò via dal suo ufficio. Per alcuni personaggi che la storia insiste ad imporci la lezione storica della Volpe del Deserto è molto difficile da capire.