UN'ALTRA DISCRIMINAZIONE



Partito Umanista - Comunicato
Roma, 4 luglio 2002

IN COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI

UN'ALTRA DISCRIMINAZIONE

Un provvedimento votato dalla Commissione Affari costituzionali della 
Camera prevede che i partiti che hanno almeno dieci eletti alla Camera o al 
Senato o che all'inizio di legislatura abbiano costituito un gruppo 
parlamentare, sono esentati dalla raccolta di firme.

La scusa per votare questo provvedimento nasce da un dato di fatto: 
Siccome i partiti  litigano sulle candidature fino all'ultimo momento e a volte 
le decidono alla mezzanotte dell'ultimo giorno, spesso accade che fossero 
raccolte firme false.

Da questa constatazione nasce l'inganno. Si ritorna indietro di dieci anni: i 
partiti che già sono presenti in parlamento o nei consigli locali non devono 
più raccogliere le firme. 

Se proprio si voleva risolvere il problema delle firme false, senza creare 
discriminazione tra le forze politiche che devono avere pari opportunità nel 
presentarsi agli elettori, sarebbe stato meglio l'autocertificazione o anche 
l'abrogazione della raccolta firme. 

Con questo provvedimento si tutelano invece le forze politiche tradizionali a 
discapito di chi avrebbe qualcosa di nuovo da dire e da proporre. Che 
cos'è? Paura?

Carlo Olivieri
Segreteria Stampa Nazionale

Partito Umanista
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