[TarantoOnLine] Genitori Tarantini inviano foto inquinamento ILVA al Governo: "Gradiremmo ricevere risposte"



Ex Ilva: Genitori Tarantini inviano a governo foto inquinamento 

Pubblicato: 07/09/2021 15:42 
(AGI) - Taranto, 7 set. - Una serie di scatti fotografici “riguardanti lavorazioni dell’azienda Acciaierie d’Italia, effettuati da differenti zone della città di Taranto durante gli ultimi 3 mesi” è stata inviata dall’associazione Genitori Tarantini al premier Mario Draghi e ai ministri Roberto Cingolani, Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Roberto Speranza (rispettivamente titolari delle deleghe alla Transizione ecologica, allo Sviluppo economico, al Lavoro e alla Salute). Le foto, scattate di giorno e al tramonto, ritraggono emissioni dal grande camino E312, il più alto della fabbrica. Le immagini evidenziano la colorazione rossastra del cielo oppure nubi grigie che sovrastano l’area degli impianti siderurgici. Tutte le foto sono fatte a distanza. (AGI) 
TA1/FLO

Ex Ilva: Genitori Tarantini inviano a governo foto inquinamento (2) 

Pubblicato: 07/09/2021 15:42 

(AGI) - Taranto, 7 set. - “Ci sono pervenuti tramite numerosi cittadini (non ambientalisti) che vigilano perché oramai stufi di questa insopportabile realtà alla quale siamo costretti”, afferma l’associazione Genitori Tarantini a proposito degli scatti riferiti all’ex Ilva. L’associazione, che è formata da persone che hanno avuto i figli colpiti da malattie derivate dalle emissioni inquinanti (e molti di questi ragazzi sono morti), pongono al presidente del Consiglio e ai ministri anche una serie di quesiti, “per i quali gradiremmo ricevere risposte, visti i ruoli istituzionali di altissima responsabilità che voi attualmente rappresentate”.
    Si chiede in particolare a premier e ministri se sono “a conoscenza di quanti e quali inquinanti vengono emessi nell’aria per garantire la produzione a caldo dell’acciaieria tarantina?” E inoltre se sono “a conoscenza di quanti e quali danni, spesso irreversibili, tali inquinanti procurano all’ambiente e alla cittadinanza tarantina?”. “Chi - domanda ancora l’associazione - è chiamato a pagare per questi danni? Con riferimento alla chiusura delle aree di produzione a caldo di Genova e Trieste, come intendete giustificare la continuazione della produzione di acciaio per mezzo del carbone, a Taranto?”. Infine, viene chiesto al Governo, “con  riferimento alla sentenza di colpevolezza dello Stato italiano da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), datata 24 gennaio 2019, cosa concretamente è stato fatto, ad oggi, per adempiere alla condanna?”. (AGI) 
TA1/FLO