[TarantoOnLine] Ex Ilva: Comitato Cittadino per la Salute e l'ambiente chiamerà in causa Cedu, Onu e Ue



Ex Ilva: Comitato Salute chiamerà in causa Cedu, Onu e Ue  
Pubblicato: 25/06/2021 12:42
(AGI) - Taranto, 25 giu. - “Il Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente a Taranto si farà promotore di un'iniziativa di tutela multilivello” per tutelare la salute, l’ambiente e i cittadini dall’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia. Lo ha annunciato lo stesso comitato, di cui fanno parte diverse realtà tra associazioni e movimenti, all’indomani della sentenza del Consiglio di Stato favorevole all’azienda dell’acciaio. La nuova iniziativa contro l’ex Ilva si rivolgerà contestualmente alla “Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, al Comitato Onu sui diritti dell'infanzia di Ginevra, alla Commissione Europea di Bruxelles”, nonché verso “tutti gli organi nazionali preposti alla tutela dell'infanzia” e infine alla “procura per quanto di propria competenza”. Dopo la sentenza della Corte di Strasburgo degli anni scorsi, “il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa notando i dati divergenti forniti dal governo e dall’avvocato dei ricorrenti sulla qualità dell’aria a Taranto", ha chiesto nel marzo scorso a Roma di fornire “informazioni aggiornate sull’impatto delle attività dell’acciaieria sull’ambiente e la salute della popolazione locale”. In particolare, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa aveva chiesto di essere informato sui tempi previsti per l’attuazione delle misure da prendere, e di chiarire “se chi è responsabile per l’attuazione del piano ambientale goda ancora dell’immunità amministrativa e penale” entro il 30 giugno 2020. (AGI)
LIL
Ex Ilva: Comitato Salute chiamerà in causa Cedu, Onu e Ue  (2)
Pubblicato: 25/06/2021 12:42

(AGI) - Taranto, 25 giu. -  In realtà, sostiene il comitato, “il governo italiano è ancora gravemente inadempiente e la sua condotta è particolarmente riprovevole in quanto non solo non si è adoperato diligentemente per rispettare la sentenza della Cedu, ma addirittura si è impegnato con ArcelorMittal per un piano industriale che prevede un aumento consistente della produzione, senza dismettere gli altoforni e l’uso del carbone”. Per sottolineare la gravità della situazione, sono stati richiamati tre elementi: “la nuova Valutazione danno sanitario (Vds) che certifica per il futuro un rischio cancerogeno inaccettabile in base all'attuale autorizzazione integrata ambientale a 6 milioni di tonnellate/anno per l'azienda”; “la persistenza di eccessi di mortalità anche recenti (calcolati fino al 31 dicembre 2020) nei tre quartieri più vicini al polo industriale, accertati con i dati dell'anagrafe comunale”; infine, “i gravi effetti neurotossici di piombo e arsenico sui bambini di Taranto che vivono vicino all'acciaieria (una recente pubblicazione scientifica ha rimarcato i danni al neurosviluppo per l'esposizione a tali inquinanti)”. “Di fronte a queste tre gravi novità, il Governo italiano non ha neppure sentito il bisogno di confrontarsi con la popolazione ed è il primo Governo a far ciò, ossia ignorare totalmente i cittadini. I ministri Cingolani (Transizione Ecologica) e Speranza (Salute) sono chiusi in un mutismo istituzionale - rileva il comitato - questo Governo non risponde, non informa, non dialoga. Non ha messo in agenda neppure un incontro a Taranto per il confronto con istituzioni locali e cittadini alla luce di quanto emerso”. (AGI)  
LIL