Diossina e PCB: nel mondo e' possibile ridurre, a Taranto e' doveroso intervenire



E' da poco terminata la conferenza DIOSSINE UOMO TARANTO (cfr.
http://www.tarantosociale.org) e vi consigliamo vivamente di leggere la
relazione del dott. Mario Collura (TarantoViva)
http://www.tarantoviva.it/corpo/iniziative/2008/DUT/contenuti/DUT_Collura.pdf

I dati rinvenuti nel sangue dei tarantini del gruppo "anziani"
raggiungono, se si sommano diossine e PCB, un picco che svetta nel
panorama mondiale delle analisi fin qui effettuate.

Siamo rimasti allibiti nel vedere questi dati raffrontati con dati
mondiali analoghi.

Ma al tempo stesso la relazione del dott. Stefano Raccanelli (INCA
Venezia) ha messo in luce un trend positivo in alcuni paesi europei
"virtuosi": abbiamo visto che ridurre si può. Con apposite politiche di
contenimento delle emissioni e di monitoraggio degli alimenti alcune
nazioni stanno uscendo dal tunnel della contaminazione da diossine e PCB.

Ma a Taranto (e in altre città d'Italia) la situazione è molto seria.

Che fare?
Vi invitiamo a leggere anche "I dieci comandamenti", ossia le dieci cose
da fare assolutamente (a cura di PeaceLink)
http://www.peacelink.it/ecologia/docs/2529.pdf

PeaceLink ha da tempo diffuso a livello nazionale un dato terribile: il
90,3% della diossina industriale inventariata nell'archivio INES
(Inventario Nazionale Emissioni e loro Sorgenti) si produce a Taranto.
Questo grido d'allarme ha oggi un drammatico riscontro nelle analisi del
sangue promosse da TarantoViva e presentate a Palazzo di Città. Alla
diossina si sono sommati anche i PCB (policlorobifenili), che sono
"diossino-simili" e che, come la diossina, hanno effetto cancerogeno.

Il tempo degli indugi è finito. Occorre agire subito.

La nostra non è una lotta locale ma una proposta globale perché i cibi
sono ormai globalizzati e ciò che avviene a Taranto rimbalza in altre
parti d'Italia: la contaminazione da microinquinanti è globalizzata.

Le emissioni cancerogene volano a migliaia di chilometri di distanza per i
venti. Ma giungono sulle tavole con dinamiche favorite non dal vento ma
dai camion che trasferiscono formaggi, latte, carni, pesce.

La nostra è una proposta di attenzione e di monitoraggio che può essere
estesa anche ad altri siti nazionali.

Le analisi promosse dall'associazione TarantoViva dimostrano che la
società civile e le sue competenze sono una risorsa capace di stimolare e
smuovere realtà incrostate da anni di omissioni.

La analisi in questione sono le PRIME analisi del sangue fatte su
tarantini per verificare quante diossine e PCB c'è nel sangue.

E' una proposta di attenzione che ha come destinatario in particolare il
Sindaco in quanto garante della salute dei cittadini.

Come PeaceLink abbiamo avviato una campagna informativa nazionale perché i
cittadini partecipino all'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) con
proposte di riduzione delle emissioni inquinanti e adozione delle migliori
tecnologie. A tal fine stiamo diffondendo su Internet il "DIOXIN TOOLKIT"
dell'ONU che è la "Bibbia della Diossina" scritta da esperti
internazionali e che serve a capire in quali processi di produzione si
sprigiona diossina.

Vogliamo che il DIOXIN TOOLKIT (scaricabile da
www.peacelink.it/ecologia/a/25036.html) e i "DIECI COMANDAMENTI" divengano
strumenti nelle mani di chi vuole garantire, in particolare ai bambini, un
futuro pulito in cui il diritto alla salute venga difeso e salvaguardato.

Stiamo lottando per il diritto al futuro e non c'è più tempo da perdere
perché ormai la diossina e il PCB sono entrati nel sangue.

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink


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Per approfondimenti
http://www.tarantoviva.it
http://www.tarantosociale.org
http://comitatopertaranto.blogspot.com
http://www.peacelink.it
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(TA)