Emissioni in atmosfera a Taranto, limiti e autorizzazioni. Lettera a Losappio



All'assessore regionale all'Ambiente Michele Losappio


Apprendiamo da Internet che "la Regione Puglia, come previsto dal d.lgs.
152/06, meglio conosciuto come Codice ambiente, ha fissato un proprio
calendario, di concerto con Confindustria Puglia, per il rinnovo delle
autorizzazioni alle emissioni in atmosfera degli impianti, ad oggi
esistenti, autorizzati ai sensi della normativa ambientale vigente prima
dell'entrata in vigore dell'anzidetto d.lgs., al fine di regolarizzare le
eventuali situazioni anomale in essere e contribuire al contenimento
dell'inquinamento atmosferico".


Come cittadini di Taranto vogliamo sottolineare che la Regione Puglia ha
importanti poteri di regolamentazione delle emissioni dannose per la
salute e per l'ambiente.


Infatti l'art. 281 del d.lgs. n. 152/2006 prevede che "in presenza di
particolari situazioni di rischio sanitario o di zone che richiedano una
particolare tutela ambientale, le regioni e le province autonome, con
provvedimento generale, previa intesa con il Ministro dell'ambiente e
della tutela del territorio e con il Ministro della salute, per quanto di
competenza, possono stabilire valori limite di emissione e prescrizioni,
anche inerenti le condizioni di costruzione o di esercizio degli impianti,
più severi di quelli fìssati dagli allegati al presente titolo, purché ciò
risulti necessario al conseguimento del valori limite e dei valori
bersaglio di qualità dell'aria".


Chiediamo pertanto che la Regione Puglia stabilisca prescrizioni e limiti
di emissione più severi.


Le ragioni per cui chiediamo limiti più severi li rinveniamo nelle recenti
dichiarazioni del dottor Patrizio Mazza, direttore dell'Ematologia
all'ospedale "Moscati" di Taranto. Il dottor Mazza ha infatti dichiarato:


"Vorrei sottolineare come un inquinamento continuativo ed esasperato da
oltre 35 anni porta ad una saturazione tutti i sistemi riparativi che
l'organismo umano può mettere in atto e, per coloro che hanno una
esposizione prolungata e continuativa, tali sistemi di riparazione sono
già stati sfruttati nel corso degli anni ed il rischio è elevatissimo".


Il dottor Mazza dà quindi un parere sanitario ineccepibile per cui ci
appare scientificamente fondata la nostra richiesta di prescrizioni e
limiti di emissione per gli impianti della città di Taranto.


Il dottor Mazza spiega inoltre: "E' stato calcolato che il rischio da fumo
di sigaretta per il tumore al polmone diventa massimo dopo circa 30 anni
di esposizione; nella nostra città circa 200 cancerogeni gravitano
costantemente da oltre tale data, comprendendo anche gli idrocarburi
presenti nel fumo di sigaretta. Non vale dire che, riportando i livelli di
tossici a norma Europea si riduce l'inquinamento, semmai si può affermare
che si continui ad inquinare con una intensità minore ma ormai, come
sottolineato il danno è acquisito nell'organismo esposto e per tentare di
ridurlo occorrerebbe interrompere completamente e definitivamente la fonte
di inquinamento. In altre parole se si vuole parlare seriamente di
recupero da una esposizione tossica occorrerebbe interrompere
l'esposizione medesima per un numero di anni almeno doppio a quello di
durata dell'esposizione; se una persona fuma assiduamente per 20 anni un
pacchetto di sigarette dovrebbe stare circa 40 anni senza fumare per
annullare l'effetto negativo dei 20 anni di fumo".


Quindi Taranto ha bisogno assoluto di una drastica riduzione delle
emissioni ben al di sotto dei limiti fino ad ora previsti al fine di
permettere quel recupero di quei "sistemi riparativi" che difendono dal
cancro e di cui parla il dottor Mazza.


Ciò vale ancora di più per i bambini. Spiega il dottor Mazza: "Il mio
pensiero va soprattutto ai bambini che hanno un organismo al tempo stesso
dinamico, sotto un profilo dell'immunità, e, al tempo stesso, più debole
per effetto di tale dinamicità che lo rende più bersagliabile. In altre
parole un bimbo, le cui cellule sono in attiva proliferazione per effetto
della crescita, ha più facilità ad incorporare nella cellula medesima,
elementi tossici ambientali, al tempo stesso i meccanismi di riparazione
sono meno adattati all'ambiente medesimo".


Queste frasi sono ricavate dal Corriere del Giorno del 2 aprile 2007, in
cui il dott. Mazza testimonia: "Non passa giorno che non mi capiti di
effettuare una nuova diagnosi di tumore, spesso su persone giovani".


Per questo motivo chiediamo all'assessore Michele Losappio di sfruttare
tutte le prerogative consentite dalla normativa vigente per rendere più
restrittivi i limiti di emissioni e più stringenti le prescrizioni alle
industrie dell'area di Taranto.


Ai sensi del Codice dell'Amministrazione Digitale si richiede che tale
e-mail
- valga come comunicazione ufficiale,
- venga protocollata
- e che il protocollo venga inviato al seguente indirizzo:
a.maresco... at peacelink.org


Distinti saluti


Maria Giovanna Bolognini
Francesco Brigati
Peppe Cicala
Giuseppe D'Aloia
Teresa D'Assisi
Stefano De Pace
Salvatore De Rosa
Giulio Farella
Giuseppe Mannara
Francesco Maresca
Alessandro Marescotti
Luigi Oliva
Giancarlo Petruzzi
Antonietta Podda
Antonella Russo