Rigassificatore a Taranto e a Brindisi: le dichiarazioni di Della Seta



Caro Alessandro,
questa volta sono pienamente d'accordo con te. Al di là del pericolo d'incidenti rilevanti, che pure condiziona pesantemente la mia scelta a dire NO al rigassificatore, quello che più mi ha disturbata è una dichiarazione di Della Seta riportata sul quotidiano di Taranto di Venerdì 21 Aprile 2006, pag.13. Della Seta dice parlando di Taranto: "Questa città, a mio parere, non ha proprio la vocazione turistica del Salento. Il turismo a Brindisi e nell'Adriatico è un fatto, qui no. Ed i motivi dell'assenza di flussi turistici bisogna cercarli in scelte sbagliate del passato, ad esempio la costruzione abusiva sui litorali. Un rigassificatore non toglie nè aggiunge potenzialità al settore turistico. La situazione è comunque critica". Cos'è una sentenza di condanna a morte per Taranto? Mi sa che abbiamo trovato un altro di quelli che "indica la via".

In seguito recupera molto dicendo: "Comprendiamo la preoccupazione giustificata del territorio jonico, alle prese con tanti problemi di inquinamento industriali" quindi "porremo dei paletti: sicurezza, compensazione ambientale, bonifica di terreno, acque, fondali compromessi. Chi dovrà costruire e gestire il rigassificatore, dovrà avere queste incombenze". Condivisibile, ma che garanzie ci sarebbero?

E poi ci siamo dimenticati che il Porto di Taranto sta sviluppando una vocazione commerciale di tutto rispetto che sarebbe compromessa? Sì, anche qui promesse: seconda porta d'ingresso. E chi pagherebbe tutto ciò? lo Stato?Mah!

Io sono una persona che non ha certezze, nè pregiudizi, sono pronta a cambiare idea se qualcuno è più convincente di Della Seta.

Saluti
Claudia Battafarano