Un altro molto all'Ilva: Giovanni Satta. Vendola: "Mobilitazione non più rinviabile"



Giovanni Satta, dipendente di una ditta appaltatrice, è morto nello stabilimento siderurgico tarantino. <http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.asp?IDCategoria=273&IDNotizia=146275>Fim-Fiom-Uilm dichiarano sciopero. Il presidente della Regione, <http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.asp?IDCategoria=273&IDNotizia=146274>Vendola: ormai è uno stillicidio

TARANTO - Un operaio di 47 anni, di Savona, Giovanni Satta, dipendente di una ditta appaltatrice, è morto durante i lavori di demolizione del reparto agglomerato «1» nello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. Mentre si demolivano le strutture del reparto, fermo da tempo e che non doveva essere ricostruito, l’operaio è stato travolto dal crollo di alcuni materiali. A fine settembre per la caduta di una putrella da un carro ponte un altro operaio era rimasto ucciso nell’ennesimo infortunio sul lavoro nello stabilimento.

BARI - «Ancora un caduto sul lavoro a Taranto, nell’Ilva. La notizia della morte di Giovanni Satta, operaio che stava collaborando alla demolizione di un reparto dell’acciaieria, mi lascia sgomento. Ma ormai si può parlare di stillicidio: giorno dopo giorno arrivano veri e propri bollettini di guerra dalla fabbrica». E’ l’amara constatazione del presidente della Regione Puglia Nichi vendola dopo l’enensimo infortunio sul lavoro all’lva di Taranto. «Quello degli infortuni sul lavoro è un capitolo che riguarda l’intera regione - ha aggiunto Vendola - è inaccettabile: invece di lavorare per vivere, si muore lavorando. La mobilitazione di tutti per fermare quella che non è una condanna per la nostra terra è necessaria e non più rinviabile».

27/10/05 Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it