morte sul lavoro



dopo l'Ilva l'agip
insomma a taranto si lavora per morire e non per vivere.

ancora un getto di vapore fuoriuscito da una conduttura é costato la vita a
rocco sanfilippo operaio di 32 anni operante all'eurotec indotto AGIP
E' del tutto evidente che questo incidente sia connesso alla cattiva
manutenzione degli impianti, all'inosservanza e mancanza dei controlli da
parte non solo della ditta interessata ma anche dell'AGIP appaltante
 ci stiamo immediatamente operando per accertarne responsabilità presso
azienda e ispettorato del lavoro
ma tutto questo non fa che confermare la necessità di considerare non solo
all'Ilva ma anche in altre aziende operanti nel territorio la sicurezza sul
lavoro come emergenza da affrontare con mezzi straordinari
le postazioni e il monitoraggi permanenti da parte di ispettorato ed asl
-ma su questo vengono frapposti ostacoli di ogni genere
la presenza di un sindacato e di delegati combattivi e disinteressati che
facciano il loro mestiere
ma questo a taranto é assicurato pressoché solo dallo slai cobas e in alcune
circostanze con alcuni singoli delegati dalla fiom
il resto lo diciamo per l'ennesima volta non é sindacato ma piccolo
cabotaggio clientelare

Gli operai e la città stanno pagando un alto costo di vite umane, di
infortuni gracvi, di deterioramento generale della salute e l'mabiente
a causa di tutto questo
E' ora che energie più consistenti si uniscano a noi nel difficile lavoro
contyrocorrente che stiamo facendo

slai cobas taranto
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cobasta at libero.it
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