Legambiente e Wwf insieme per proteggere l'anfiteatro romano a Taranto



Legambiente e Wwf insieme per proteggere l'anfiteatro romano a Taranto, riaffiorato durante i lavori per la realizzazione del Teatro dell'Innovazione

TARANTO - A Taranto, durante i lavori per la realizzazione del Teatro dell'Innovazione, sono affiorati i resti di un anfiteatro romano. Le associazioni Legambiente e Wwf sono intervenute a difesa della tutela dei resti dell'anfiteatro e hanno chiesto la sospensione dei lavori suggerendo la ricerca di fondi da destinare alla valorizzazione del reperto archeologico. A tal fine Legambiente e Wwf hanno scritto al Soprintendente Archeologo per la Puglia Giuseppe Andreassi e al sindaco Rossana Di Bello.

Ad Andreassi e alla Di Bello si è rivolta anche la sezione di Taranto della Società di Storia Patria mandando inoltre una lettera al ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani.

“Non chiediamo in modo pregiudiziale che i lavori si blocchino, né diciamo ‘avevamo ragione noi’ – hanno dichiarato Angelo Quibrino di Legambiente e Gaetano Barbato del Wwf –. Noi chiediamo che di fronte ad un fatto nuovo qual è quello dei ritrovamenti archeologici del vecchio anfiteatro, le istituzioni di questa città abbiano il coraggio di fermarsi giusto in tempo per capire, confrontarsi, far capire alla città di cosa si tratta, prospettare le varie soluzioni, scegliere la migliore, esplicitando a quali valori e priorità fa riferimento la scelta”.

A poca distanza dalle elezioni comunali appena avvenute che hanno visto vincente il sindaco di centrodestra Rossana Di Bello la decisione che verrà presa riguardo all’anfiteatro sarà una scelta difficile quanto importante anche per il futuro stesso della città. “Questa vicenda, pur nel suo piccolo, è metafora di ciò che sarà e vorrà essere Taranto nei prossimi anni”, hanno dichiarato Angelo Quibrino e Gaetano Barbato.

(D. M.)
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