Elezioni, il "fallimento" della comunicazione telematica



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REDATTORE SOCIALE - LANCIO DI AGENZIA IN DATA 31/3/05

Candidati sociali. In Puglia si scontrano Raffaele Fitto e Nichi Vendola. La campagna elettorale registra il ''fallimento'' della comunicazione telematica: solo web di propaganda senza email interattiva

TARANTO - In Puglia le elezioni regionali del 3 e 4 aprile daranno la vittoria o a Raffaele Fitto, del centrodestra, o a Nichi Vendola, parlamentare di Rifondazione Comunista che è stato scelto nelle “primarie” come leader per l’alternativa progressista e di sinistra. Nichi Vendola ha condotto una campagna elettorale cercando di incontrare i movimenti e le associazioni con un programma di incontri intenso e impegnativo. Ciò nonostante, l’ufficio stampa di Vendola non è stato in grado di fornire informazioni sui “candidati sociali” del proprio schieramento. Lo stesso si è verificato per l’ufficio stampa di Raffaele Fitto. La campagna elettorale è stata anche caratterizzata dal “fallimento” della comunicazione telematica, che si è dimostrata a senso unico: solo web di propaganda elettorale senza email interattiva. A lamentarsi di ciò è in particolare l’associazione PeaceLink, da tempo impegnata nella sperimentazione del mediattivismo, che ha ricevuto pochissime email dai candidati in merito alla sua denuncia del rischio nucleare a Taranto e Brindisi, connesso al transito di sottomarini a propulsione nucleare. La polverizzazione delle candidature e la competitività all’interno degli stessi partiti, dice PeaceLink, hanno prodotto una scarsa socializzazione delle campagne promosse dalle associazioni ambientaliste e pacifiste. La miriade di candidature, spesso scese in campo all’ultimo momento e provenienti non di rado dall’anonimato, avrebbe potuto trovare solo su Internet e sui siti web il modo per dialogare e presentare programmi e idee oltre che volti. Invece le candidature si sono spesso rivelate delle “monadi” leibniziane, incapaci di comunicare fra loro.

E PeaceLink, che contava di poter promuovere un confronto sui programmi su Internet, è rimasta delusa: “Gli indirizzi email di partito, sia quelli nazionali sia quelli locali, non hanno risposto a domande relative alle candidature sociali che avrebbero dovuto raccogliere quanto nella società civile è stato seminato dal volontariato e dal movimento ecopacifista. A causa di questa “incomunicabilità” nell’era della comunicazione in tempo reale, non è emersa una mappa regionale dei candidati provenienti dal quella “società civile organizzata’ di cui parla padre Alex Zanotelli”.

Un’indagine condotta nella sola città di Taranto ha fatto comunque emergere due candidati sociali per le elezioni comunali: Gianni Liviano e Francesco Ruggeri. Il primo si è candidato come indipendente nei Democratici di Sinistra, il secondo fa parte dello schieramento di centrodestra all’interno della lista “Taranto Sana”. Gianni Liviano proviene dal volontariato cattolico e si è impegnato in passato nell’associazione Libera per l’assegnazione a scopi sociali di beni confiscati ai mafiosi. Tale candidato ha dichiarato pubblicamente di essere contrario allo spostamento a Taranto del comando Usa della VI Flotta, con conseguente incremento del rischio nucleare per la base navale. Francesco Ruggeri ha svolto, con la sua associazione Aiutiamo Ippocrate, una lunga lotta vittoriosa per ottenere a Taranto la creazione del polo oncologico, in una città che ha conosciuto dal 1970 ad oggi un raddoppio dei decessi per cancro. Impegnato sui temi dell’ambiente e delle fonti di energie rinnovabili è il candidato al Consiglio Regionale Vito Dipierro, proveniente da Legambiente e ora candidato nei DS. Lotta alle discariche abusive e alle ecomafie sono una priorità nel suo programma elettorale.

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