antenne in Piazza Costa: proposta di delibera del Comitato al Consiglio Circoscrizionale



COMITATO CONTRO L'ELETTROSMOG DI PIAZZA COSTA

IPOTESI DI DELIBERA ELABORATA DAL COMITATO CONTRO L'ELETTROSMOG DI PIAZZA COSTA (ORA MARIA AUSILIATRICE) E PROPOSTA AL PRESIDENTE DELLA CIRCOSCRIZIONE TRE CARRARE BATTISTI

==========================================================
E' solo una "proposta" al Consiglio Circoscrizionale che, ovviamente, è sovrano.
----
Per altre informazioni: Alessandro Marescotti tel.0997303686 - 3471463719
==========================================================

Il Consiglio Circoscrizionale
premesso che
- in data 24 settembre 2002 aveva deliberato di esprimere parere favorevole sulla collocazione di una web tower in Piazza Maria Ausiliatrice (ex Piazza Mario Costa) su cui dovrebbero essere installate delle antenne per telefonia mobile; - tale parere era vincolato alla condizione che venisse assicurata la tutela della salute pubblica; - si è costituito un "Comitato contro l'elettrosmog di piazza Costa" i cui rappresentanti hanno ripetutamente incontrato il Presidente della Circoscrizione portando documentazione circa i rischi delle antenne da installare; - un nutrito gruppo di cittadini ha inviato al Presidente di Circoscrizione una petizione in cui essi si dichiarano contrari all'installazione della suddetta web tower e favorevoli ad un esame più specifico circa l'impatto di tale installazione sulla salute dei tanti cittadini che abitano nelle immediate vicinanze; - la prevista installazione ha generato allarme e apprensione tra i cittadini della zona i quali hanno dato vita ad una manifestazione in data 10/11/02; - nelle abitazioni che si affacciano direttamente su Piazza Maria Ausiliatrice, abitano due portatori di pacemaker e un bambino di tre anni che deve essere operato al cuore; - i campi elettromagnetici previsti con la web tower giungeranno - nel valore limite di 6 volt/metro previsto dalla legge - a pochi metri delle abitazioni che circondano la piazza; - a due isolati di distanza (in via Capocelatro) esiste un impianto con antenne per telefonia mobile i cui campi elettromagnetici si andrebbero a sommare a quelli previsti dalla web tower incrementandone presumibilmente l'ampiezza; - oltre all'installazione delle antenne per GSM sulla web tower è presumibile che in zona debbano essere installate anche antenne per lo standard UMTS; - nella piazza i cittadini dichiarano di aver rilevato la presenza di altri consistenti campi elettromagnetici correlati presumibilmente ai cavi di fornitura dell'energia elettrica; - il sommarsi di tutti questi campi elettromagnetici presenti e futuri costituisce un'incognita e potrebbe portare ad un superamento dei valori limite che la legge pone come invalicabili; - la ricezione dei cellulari è ottimale per tutti i gestori di telefonia mobile nella zona in cui è prevista la web tower e che i cittadini non ravvedono la necessità di un ulteriore potenziamento del servizio; - ogni innalzamento dei livelli di emissione dovrebbe essere giustificato da un "principio di necessità" che in questo caso non sussiste; - la Comunità Europea ha emanato nel 1994 una raccomandazione (N.A3-238 del 5/5/94) con la quale si invitano gli stati membri a porre in atto accorgimenti per limitare le esposizioni non necessarie della popolazione ai campi elettromagnetici; - la Direzione Generale degli Studi del Parlamento Europeo nel marzo del 2001 ha dichiarato che l'esposizione involontaria di gruppi di persone alle emissioni in prossimità di abitazioni, scuole o ospedali "è del tutto inaccetabile, solleva questioni etiche e si può sostenere che costituisca una violazione del Codice di Norimberga, in quanto saranno queste persone in definitiva a rilevare in che misura l'esposizione cronica a questi campi sia nociva"; - lo Scientific and Tecnological Options Assessment (STOA) del Parlamento Europeo ritiene che attualmente è impossibile stabilire quali saranno gli effetti a lungo termine sul corpo umano delle radiazioni elettromagnetiche; - la funzione delle istituzioni è quella di attuare una oculata e prudente programmazione al fine di mantenere i campi elettromagnetici al livello più basso possibile; - l'articolo 174 del Trattato della Comunità Europea prevede l'applicazione del cosidetto Principio di Precauzione; - la Corte Costituzionale con sentenza del 30 dicembre 1987 n. 641 ha evidenziato che, ai sensi dell'art. 32 della Costituzione, la tutela della salute assurge a valore primario e assoluto;

DELIBERA
1) di applicare il già citato Principio di Precauzione contemplato dalla normativa europea e di esprimere parere contrario alla collocazione della web tower in piazza Maria Ausiliatrice (ex Piazza Costa) e delle connesse antenne per telefonia mobile; 2) di inoltrare formale richiesta al Sindaco di Taranto affinché urgentemente esprima un esplicito diniego circa l'autorizzazione all'installazione delle antenne previste per piazza Maria Ausiliatrice e faccia applicare dall'Amministrazione Comunale di Taranto l'articolo 5 comma 4 del Decreto Gasparri il quale prevede che l'amministrazione possa esprimere "motivato dissenso" e convocare una apposita Conferenza dei Servizi in merito a cui partecipi il Consiglio Circoscrizionale e una rappresentanza del comitato dei cittadini interessati secondo le regole sulla partecipazione previste dallo Statuto Comunale; 3) di inoltrare formale richiesta all'Amministrazione Comunale affinché doti la Circoscrizione - così come richiesto dal Comitato contro l'elettrosmog di Piazza Costa - di un apparecchio omologato di rilevazione dei campi elettromagnetici al fine di rilevare l'elettrosmog in tutte le zone del quartiere interessate da tale fenomeno.