Taranto: antenne in piazza Costa (conferenza stampa e guida all'elettrosmog)



Invito ai giornalisti per la

CONFERENZA STAMPA

di venerdì 8 novembre alle ore 10.30 in piazza Mario Costa (ora Maria Ausiliatrice).

Gentili giornalisti,
vi invitiamo alla conferenza stampa che si terrà "volutamente" all'aperto nel punto in cui vorrebbero installare la "web tower" con le antenne. Lì metteremo un tavolino e alcune sedie per voi. Se dovesse piovere la conferenza stampa si terrà nella vicina sede del Coordinamento Genitori Democratici (CGD) in via Nettuno 52 al piano terra.
Alleghiamo una scheda che illustra il problema per il quale ci stiamo mobilitando come cittadini del quartiere con una manifestazione che si svolgerà domenica 10 dicembre alle ore 10.

Per il comitato contro l'elettrosmog di piazza Costa
Prof. Alessandro Marescotti
Via Liside 28
74100 Taranto
tel.0997303686
cell.3471463719
fax 1782273886


PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE

Domenica 10 novembre alle ore 10 si svolgerà in piazza Maria Ausiliatrice una manifestazione contro la prevista installazione il loco delle antenne per telefonia mobile.

Tale manifestazione sarà presentata in una conferenza stampa alle ore 10.30 di venerdì 8 novembre.

Alla manifestazione ha già aderito le rappresentanze locali di Legambiente, Coordinamento Genitori Democratici (CGD), Comitato contro l'elettrosmog di Taranto e PeaceLink.

E' in corso l'adesione di altre realtà e associazioni cittadine.

Il Comitato contro l'Elettrosmog di Piazza Costa aderisce al Comitato contro l'elettrosmog di Taranto il quale aderisce al Coordinamento nazionale CONACEM (www.conacem.it).

Il Comitato invita alla manifestazione del 10 novembre TUTTI i cittadini e TUTTE le forze politiche, nonché le realtà sindacali, professionali e associative che hanno a cuore la salvaguardia della salute dei cittadini.

Il Comitato ha invitato il Presidente di Circoscrizione e tutti i consiglieri di Tre Carrare Battisti.
Il Presidente della Circoscrizione Giacinto Tortorella ha già dato la sua disponibilità a partecipare.
Il Difensore Civico prof. Mario Guadagnolo ha dato la sua massima disponibilità a collaborare per la soluzione del problema.

Ecco una scheda-guida che illustra le ragioni della nostra mobilitazione.

SCHEDA


Comitato contro l’Elettrosmog di Piazza Costa


GUIDA ALLA WEB TOWER
E
ALL’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO


RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU’ FREQUENTI


Quale installazione è prevista in Piazza Costa?
E’ prevista l’installazione di una “torre” (web tower) di altezza variabile fra i 25 e i 40 metri sulla quale verranno installate fino a 6 antenne per telefonia cellulare, come risulta dalla documentazione dell’Amministrazione Comunale di cui il Comitato è venuto in possesso.

Dove si trova piazza Costa?
La piazza è delimitata da Corso Italia, via Liside, via Messapia e via Nettuno. Piazza Costa (conosciuta anche come piazza Messapia) è stata rinominata recentemente piazza Maria Ausiliatrice ed è nota per avere al suo interno la statua di una Madonnina.

Quali sono i rischi connessi?
La “torre” aumenterà l’inquinamento elettromagnetico (elettrosmog). L'elettrosmog influisce sul sistema immunitario abbassando le difese dell'organismo. L’elettrosmog è sospettato di essere la causa di tumori, in particolare fra i bambini, e pertanto le autorità scientifiche e sanitarie consigliano misure di cautela.I campi elettromagnetici possono interferire con i pacemaker e i portatori di apparecchi acustici. Inoltre costituisce un problema per i malati di cuore e per tutti coloro i quali hanno problemi di carenze del sistema immunitario.

Ci sono persone particolarmente a rischio nella zona interessata dalla web tower?
Sì: sono presenti due portatori di pacemaker e un bambino malato di cuore che dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico. Questi sono i casi documentabili dopo un primo rapido sondaggio.

E’ vero che verranno messi dei misuratori sotto la web tower?
Circolano queste “voci”. Ma non vi è nulla di documentato nel documento tecnico reso pubblico. Inoltre gli indicatori di misura alla base delle antenne non rilevano in modo significativo i campi elettromagnetici (ossia l’”elettrosmog”). I tecnici sanno che le misurazioni non vanno fatte solo alla base ma frontalmente rispetto alle antenne. In ogni caso è da valutare quanto sia compatibile la presenza nella piazzetta di antenne in grado di sprigionare campi di 20 volt/metro al di sopra delle panchine e di aree di gioco per bambini quando la legge prescrive un massimo di esposizione di 6 volt metro per 4 ore.

Sarebbe utile avere dei rilevatori di campi elettromagnetici a cui possano accedere i cittadini per fare le loro misure?
Questa proposta è stata fatta da PeaceLink all'Amministrazione Comunale. Sarebbe utilissimo se ogni circoscrizione ne avesse uno.

Quali sono le perplessità del Comitato?
Piazza Costa non è come uno svincolo stradale, non è luogo di passaggio ma di stazionamento di tanta gente. In una zona come quella di piazza Costa così densamente abitata - con una piazza molto frequentata con panchine e bambini che sono soliti giocare a lungo - non vi sono le condizioni per l’installazione della “torre”. Inoltre in Piazza Costa tutti i cellulari “prendono” benissimo e non si comprende la ragione di un ulteriore potenziamento.

Se i telefonini prendono benissimo le nuove antenne sono ingiustificate?
Le nuove antenne hanno una giustificazione non funzionale alla ricezione ma al potenziamento dei nuovi servizi di telefonia mobile. Le nuove antenne servono probabilmente a incrementare la banda di comunicazione disponibile per i servizi spesso "futili e superflui" del tipo "invia la foto con il cellulare".
In tal modo si viola il "Principio di Giustificazione" (connesso al "Principio di Precauzione" adottato in sede europea) in base al quale "la giustificazione alle esposizioni si configura in presenza di due condizioni: a) l'esposizione è giustificata dal beneficio che si promette di ricavare, b) va evitata ogni esposizione non necessaria" (M.Maccarone, "Le immissioni", Giuffrè editore, Milano 2002).

Quale fine di mercato c'è sotto e a quali rischi espone?
Questo trend al potenziamento delle infrastrutture non giustificato dalla semplice "ricezione" intende risollevare il settore della telefonia mobile da una crisi dovuta alla saturazione del mercato dei cellulari e ad incentivare il cambio dei cellulari GSM con quelli GPRS in attesa del lancio degli UMTS. E' un gioco di mercato che provoca un incremento dell'elettrosmog tale che dalle lobby del settore è "auspicato" - con l'avvento dei nuovi cellulari multimediali - un innalzamento del limite di legge da 6 volt/metro a 10 volt/metro

Ma il Comune si può mettere al servizio di questo peggioramento dei livelli di sicurezza?
Il punto è proprio questo: il progetto web tower si presenta sulla carta come una pianificazione e razionalizzazione nell'interesse dei cittadini. Ma rischia di concretizzarsi in un potenziamento della rete dei gestori a danno della salute dei cittadini in quanto innalza il livelli di elettrosmog.

Quali sarebbero le conseguenze della web tower sulla valutazione commerciale degli immobili?
Va detto che una torre che producesse inquinamento elettromagnetico avrebbe conseguenze negative  oltre che sulla salute  anche sul valore commerciale degli immobili, che sarebbe svalutato data la presenza di una fonte inquinante.

Qual è il testo della petizione promossa dal Comitato?
Il testo è il seguente: “I sottoscritti cittadini sono contrari all’installazione della “webtower” per telefonia cellulare in piazza Costa in quanto ogni decisione democratica deve essere basata sul consenso dei cittadini e sulla conoscenza pubblica del progetto: attualmente ignoriamo completamente la potenza dell’impianto e il suo impatto sulla salute dei tanti cittadini che abitano nelle immediate vicinanze”.

A chi è rivolta la petizione?
Al Sindaco di Taranto, agli assessori all’Ambiente e al Governo del territorio, al Presidente della Circoscrizione Tre Carrare Battisti e al Difensore Civico.

Quante firme sono state raccolte?
Circa 200 nel mese di ottobre. Per il 10 dicembre è prevista una manifestazione in piazza.

Dove vengono raccolte le firme?
Sono raccolte nel negozio “Le Vie della Seta” (via Messapia 53/E) e nella Macelleria Solito (via Messapia 51).

Da chi è composto il Comitato?
Il Comitato di Piazza Costa è promosso da Giovanni Fiorino, Giuseppe Lo Russo, Alessandro Marescotti, Cesare Bruno Panerai, Daniela Ribaldi, Michele Smaltino, Saverio Solito, Maria Teresa Tarallo. Ma è in fase di allargamento con l’adesione dei commercianti e di altri cittadini della zona.

La Circoscrizione Tre Carrare Battisti si è opposta alla web tower?
Attualmente no. Invece la Circoscrizione Italia Montegranaro si è opposta all’analoga “torre” prevista per piazza Medaglie d’Oro. Tuttavia recentemente anche il presidente della Circoscrizione Tre Carrare Battisti, dopo gli incontri con il Comitato Elettrosmog di Piazza Costa - sembra orientato a riesaminare la decisione assunta.


Aspetti giuridici

E’ vero che con il nuovo “Decreto Gasparri” non è più possibile opporsi alle antenne?
Il Decreto Gasparri agevola i gestori delle compagnie telefoniche in quanto stabilisce che  trascorsi 90 giorni dalla richiesta di installazione senza che l’Amministrazione Comunale si pronunzi  vale la regola del silenzio-assenso. E’ tuttavia compito delle istituzioni - lì dove vengano ravvisati problemi, rischi per la salute, ecc.  sospendere l’autorizzazione e convocare una “Conferenza dei servizi” a cui vengano convocati tutti gli enti competenti. Nel caso in cui tale conferenza esprimesse parere negativo sull’antenna, allora la decisione finale passerebbe alla Presidenza del Consiglio.

Per sospendere l’autorizzazione occorre dimostrare la nocività dell’impianto?
No: è il contrario. E’ l’installatore dell’antenna che deve dimostrare la non nocività dell’impianto. In tal senso possono intervenire le istituzioni chiedendo l’applicazione del Principio di Precauzione.

Cosa è il Principio di Precauzione?
E’ un principio proposto in sede internazionale (Conferenza di Rio de Janeiro del 1992) e recepito ab origine nell’articolo 174 del Trattato della comunità europea. Tale principio rovescia l’onere della dimostrazione: la non nocività deve essere dimostrata da chi introduce un potenziale inquinante, non è il cittadino che deve dimostrare la manifesta nocività del potenziale inquinante. Pertanto in casi dubbi o controversi, viene applicato il Principio di Precauzione che consiste nel prendere in esame tutte le forme di cautela in attesa che il caso dubbio o controverso venga acclarato scientificamente.

Cosa dice a questo proposito la Corte Costituzionale?
La sentenza della Corte Costituzionale del 30 dicembre 1987 n. 641 evidenzia il fatto che, ai sensi dell’articolo 32 della Costituzione, la tutela della salute assurge a valore primario e assoluto. In altri termini la Corte Costituzionale ha stabilito che la salute viene prima del profitto.

Ma la legge italiana con il Decreto Gasparri non dà priorità alle antenne rispetto alla salute?
Il Decreto Gasparri tratta delle “Disposizioni volte ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese”. Tuttavia il DPR 318/97 all’art.2 (lettera f) stabilisce che tali infrastrutture si fondano “sul rispetto della vigente normativa in materia di tutela della salute pubblica, dell’ambiente e degli obiettivi di pianificazione urbanistica e territoriale, di concerto con le competenti autorità”.

Quindi il Sindaco può intervenire nei casi in cui si sospetti che le web tower possano costituire un rischio per la salute dei cittadini?
Sì. Da quanto visto il Decreto Gasparri non può confliggere con il principio per cui la salute assurge a valore primario e assoluto (interpretazione Corte Costituzionale dell’art.32 della Costituzione) e con il DPR 318/97. Pertanto il Sindaco, in qualità di Ufficiale sanitario, ha tutti i poteri necessari (applicati nel caso delle batterie 3-4-5-6 della cokeria Ilva) per tutelare la salute dei cittadini nel caso in cui essa venga minacciata dalla realizzazione di infrastrutture che non tengano conto della tutela della salute dei cittadini.

Vi sono limiti di legge per l’elettrosmog?
I limiti li fissa il Decreto interministeriale 381/98. Fissa il limite di 6 volt/metro per le esposizioni prolungate, cioé superiori a 4 ore al giorno. Non fissa le regole per raggiungere gli obiettivi di qualità, cioé i valori sopportabili, e per l'installazione delle antenne, che devono essere scritte dalle Regioni. Con l'avvento di più gestori e il moltiplicarsi delle antenne è aumentata l'attenzione dei comuni che possono stabilire delle regole: il Comune di Senigallia ha stabilito che le antenne devono stare ad almeno 200 metri dalle case e a 500 metri da scuole e ospedali.


Aspetti sanitari


Cosa dicono le autorità sanitarie circa l’elettrosmog?
Circa l'impatto dei campi elettromagnetici sulla salute questa è la valutazione della ASL di Bologna: "L'elettrosmog, o inquinamento da onde elettromagnetiche, rappresenta oggi un ulteriore motivo di preoccupazione per la popolazione che percepisce l'esposizione ai Campi Elettromagnetici come un rischio per la propria salute. Purtroppo la comunità scientifica internazionale, sulla base degli studi epidemiologici fino ad ora effettuati, non è in grado di definire con certezza i livelli di esposizione a campi elettromagnetici (CEM) al di sotto dei quali escludere effetti nocivi sull'organismo umano. In mancanza di evidenze scientifiche, l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto la necessità di applicare rigorosamente il “Principio di Precauzione” nella valutazione dei rischi e di adottare un approccio più preventivo nei
confronti di potenziali danni alla salute".
Fonte:
www.auslbonord.it/Spre/index/profilosalute/DOCUMENTI/capitolo%204.pdf

Quali sono i rischi per la salute?
Nel giugno 2000 al congresso scientifico di Roccaraso, gli scienziati hanno confermato quanto era già emerso in un congresso scientifico di Vienna (Telefonia Mobile e Salute, Convegno, Ottobre 25-28- 1998, Universita' di Vienna, Austria) e hanno riconosciuto che esiste una evidenza che l'esposizione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza anche di bassa intensità (quelli delle antenne per la telefonia cellulare) può avere effetti negativi sulla salute: l'aumento dei casi di tumore, per esempio, l'aumento dei casi di disturbi cardiaci, riproduttivi, e neurologici.
Per altre informazioni si veda:
http://www.verdinrete.it/ondakiller/pericolo.htm