arresti Napoli - comunicato Rifondazione comunista



Comunicato stampa

Gli arresti degli agenti e dei funzionari di polizia avvenuti a Napoli, non possono che rafforzare l’impegno per le forze democratiche a continuare a lavorare per l’indipendenza della magistratra dal potere politico. In questo senso giudichiamo preoccupanti le dichiarazioni dei ministri della Repubblica, principalmente Scajola, che solidarizzano con persone accusate di reati gravissimi, indipendentemente dalla conoscenza delle motivazioni che hanno portato a tali provvedimenti. Il nostro partito ha denunciato immediatamente, attraverso iniziative pubbliche e volantinaggi, i gravissimi fatti avvenuti a Napoli nel marzo 2001, nei quali furono coinvolti diversi tarantini, fra cui alcuni nostri compagni, e in seguito quelli ancora più gravi di Genova. Ma da molto tempo stiamo anche denunciando, attraverso comunicati stampa e in tutte le assemblee pubbliche a cui partecipiamo, il ruolo che ha ricoperto nelle torture nella caserma di Bolzaneto, il capo delle guardie carcerarie di Taranto, signor Gugliotta. Sappiamo che questo signore è attualmente indagato per quei fatti, ma non sappiamo quanti e quali altri agenti carcerari di Taranto hanno partecipato a quella operazione. Sappiamo, inoltre, che esiste una squadra speciale di agenti penitenziari, un corpo presente in diversi punti del territorio italiano, e che questo corpo è stato protagonista di pestaggi criminali in alcune carceri della Sardegna. Rinnoviamo pubblicamente le domande che da tempo poniamo all’opinione pubblica della nostra città, con la speranza di non rimanere inascoltati per l’ennesima volta: -se esiste un corpo speciale nel carcere tarantino, a che scopo e quali compiti svolge?
-i diritti inviolabili delle persone sono rispettati nel nostro carcere?
-come mai tanti suicidi di detenuti nella casa circondariale di Taranto?

Il segretario del circolo di Rifondazione Comunista
E. “CHE” Guevara di Taranto
Enzo Pilò