Taranto: NO GUERRA...



Oggi sono partite le navi militari dal nuovo porto di Taranto.
Pax Christi Taranto ha fatto affiggere dei manifesti formato elefante con la
scritta gigantografica "NO guerra".

Il manifesto riporta in piccolo il testo che potrete leggere qui giù.

Cataldo Zappulla

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NO GUERRA
Non nel nostro nome!


Noi amiamo gli Stati Uniti. Amiamo il loro cinema, la musica, lo sport e gli
ideali di tanti suoi intellettuali, come Martin Luther King, il profeta
della nonviolenza che diceva: l'ingiustizia, ovunque si verifichi, minaccia
la giustizia dappertutto.

Non ci dimentichiamo il contributo fondamentale che gli USA diedero sessant'
anni fa per liberare l'Italia dalla dittatura. E nessuno di noi dimenticherà
mai dov'era mentre morivano a New York migliaia di persone l'11 settembre
2001. Ci sentiamo vicini alle famiglie delle vittime e condanniamo la
violenza dei terroristi ed i loro fini deliranti.

Ma noi vogliamo amare tutte le persone del mondo. Per questo siamo contrari
a questa guerra. Non la parte offesa, ma un terzo "super partes" come l'ONU,
avrebbe dovuto rendere giustizia agli Stati Uniti. Non solo il Diritto ma
anche il Catechismo degli adulti afferma ciò: si dovrebbe togliere ai
singoli Stati il diritto di farsi giustizia da soli con la forza, come già è
stato tolto ai privati cittadini.

Non è con la vendetta e tante altre vittime innocenti, che l'Occidente potrà
sentirsi sicuro e in pace. Solo con il perdono e la giustizia conquisteremo
il bene più grande, la Pace vera. Non a caso, il tema voluto dal Papa per la
prossima giornata della Pace (1 gennaio 2002) è "senza perdono non c'è pace"
. Lo stesso tema che Pax Christi Italia ha scelto per la Marcia che
organizza ogni anno a Capodanno, che questa volta si svolgerà a Locri (RC).

Fateci caso, tutte le guerre combattute negli ultimi dieci anni, dall'Iraq
alla Serbia-Kossovo, ed ora contro i Talebani afghani vicini a Bin Laden,
sono state sempre rappresaglie contro i cari vecchi amici di un tempo.
Allora, c'è qualcosa di sbagliato nel modo di fare delle diplomazie
occidentali e, di cercare soluzioni sbrigative, scorciatoie come le guerre.

Ciò accade perché anche noi occidentali siamo analfabeti. Non "vogliamo"
sapere nulla o quasi di come vivono questi popoli sotto le bombe poco
intelligenti, delle loro tradizioni, delle religioni, delle sofferenze di
queste genti, salvo riscoprirli quando scoppia una crisi internazionale.
Ecco perché non si fa molto per risolvere con giustizia la questione
palestinese, ci siamo dimenticati di Ocalan e del popolo Kurdo, degli strazi
in Algeria, della fame nera in Africa. Il milione e mezzo di iraqueni morti
di stenti a causa dell'embargo USA negli ultimi dieci anni, sono o no
persone?

Ora l'Italia è entrata baldanzosamente in guerra. Ripeteremo gli errori e
gli orrori di sempre. Fatela se vi piace, ma non nel nostro nome. Noi
crediamo che serva una nuova politica internazionale che abbia come
protagonista l'ONU. Forse è un'utopia, ma è pur sempre meglio della follia
delle armi. Ha ragione  il poeta statunitense Allen Ginsberg: se la guerra è
un buon affare, che i generali investano i loro figli!

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Pax Christi Taranto, mov. cattolico internazionale per la Pace, tel. 099
331556, cell. 347 0885091, e-mail: pxtaranto at infinito.it -
www.paxchristitaranto.it
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