Appello ai membri delle Forze dell'Ordine - comunicato stampa



Per i carabinieri e i poliziotti fedeli alla Costituzione
Da PeaceLink - telematica per la pace
http://www.peacelink.it


Siamo pacifisti nonviolenti e, essendo fra coloro i quali non hanno partecipato agli scontri di Genova ma hanno creduto nel dialogo con le forze dell'ordine, vi chiediamo un gesto di disponibilità al dialogo. Ci rivolgiamo a chi ha vissuto le violenze di Genova per chiedere di riportare la propria testimonianza e raccontare come sono andati veramente i fatti. Lo chiediamo a chi non ha condiviso gli eccessi e le violenze contro i manifestanti pacifici. Noi non siamo d'accordo con chi grida "assassini" ai poliziotti e ai carabinieri. Crediamo che la responsabilità morale e penale di ogni azione violenta sia individuale e ricada sulle scelte che ogni singola persona compie. Le responsabilità dei violenti non possono ricadere sulle spalle di persone che rimangono fedeli ai principi della Costituzione e ai valori di rispetto, libertà e dialogo. Stiamo raccogliendo testimonianze sulle violenze a Genova che serviranno in particolare a realizzare un dossier per Amnesty International. Da questi racconti emergono episodi di una brutalità inaudita, come pure gesti di disponibilità e bontà come quello di un poliziotto che ha regalato la sua bandana ad un manifestante disabile sulla sedia a rotelle. C'è chi ha sulla propria coscienza il peso di aver visto troppa violenza e vuole raccontare, per coerenza ai propri valori morali e ideali.

Vi chiediamo di contattarci. La vostra testimonianza sarà preziosa e manterremo l'anonimato o il livello di privacy che riterrete necessario e che sarà garantito grazie al segreto giornalistico. Sentiamo di essere vicini a chi - indossando la divisa - è stato ferito e vorremmo portare la nostra solidarietà a chi ha nel corpo i segni di un'assurda battaglia in cui nessuno ha vinto e in cui ha perso il dialogo, lo stato di diritto e le stesse ragioni per cui si manifestava. Ci avviciniamo a voi con spirito aperto perché vorremmo che la lotta contro la povertà mondiale e per un futuro più giusto, solidale e pulito sia una lotta comune e non un'insensata battaglia che veda da una parte le forze dell'ordine e dall'altra i manifestanti anti-globalizzazione. La nostra etica di pacifisti e nonviolenti poggia sull'esempio di personalità come don Lorenzo Milani, Gandhi, Martin Luther King, Raoul Follereau, Albert Einstein, Bertrand Russel, Sigmund Freud, Picasso, Charles Chaplin e, per andare più indietro nel tempo, di Voltaire, Erasmo da Rotterdam, Francesco d'Assisi. Tutte persone che hanno "globalizzato la speranza" e costruito un percorso di pace senza mai rompere una vetrina o la testa di alcuno.
Grazie se vorrete prendere contatto con noi.

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Carlo Gubitosa - segretario di PeaceLink
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