[Pace] “Insorgere occorre dinanzi all'orrore”





---------- Messaggio inoltrato ---------
Da: Peppe Sini <paceviterboinforma at gmail.com>
Data: gio 18 ott 2018 alle 21:38
Oggetto: Viterbo in piazza contro il razzismo



"VIVANT". ALCUNE PAROLE DETTE IN PIAZZA DELLE ERBE A VITERBO IL 18 OTTOBRE 2018

Per iniziativa di vari movimenti ed associazioni di pace e di solidarieta' si e' svolta giovedi' 18 ottobre 2018 a Viterbo, in piazza delle erbe e successivamente - dopo un breve corteo - in piazza del Comune, una manifestazione contro il razzismo, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Di seguito una sintesi dell'intervento del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".
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In questi giorni e in questi mesi in cui la violenza razzista pretende di farsi regime ed imporre ancora una volta il barbaro suo dominio sul nostro paese, avremmo bisogno del forte braccio, della lucida mente e della saggia parola di Aldo Capitini, che ci ha lasciato cinquant'anni fa il 19 ottobre 1968; di Pier Carlo Masini, che ci ha lasciato vent'anni fa il 19 ottobre 1998; di Alberto L'Abate, che ci ha lasciato un anno fa, il 19 ottobre 2017; e che tutti e tre ricordiamo stasera e ricorderemo nuovamente domani con gratitudine che non si estingue.
Aldo Capitini, antifascista, liberalsocialista, apostolo della nonviolenza, ideatore e artefice della marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternita' tra i popoli, la marcia cui molti di noi pochi giorni fa hanno ancora una volta preso parte.
Pier Carlo Masini, antifascista, socialista libertario, militante e storico che molto ha contribuito a tener viva la memoria della riflessione e delle lotte delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' da ogni menzogna e da ogni oppressione.
Alberto L'Abate, collaboratore di Aldo Capitini e di Danilo Dolci, studioso illustre e militante nonviolento che molti di noi che siamo stasera qui ricordano per il prezioso suo contributo alla lotta antimilitarista ed antinucleare nel nostro territorio, come per l'esperienza di Comiso, e dell'ambasciata di pace a Pristina.
Essi sono qui con noi, nella compresenza dei morti e dei viventi, nell'unita' di tutta l'umanita' in lotta contro il male e la morte.
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Sono stato invitato da chi ha organizzato questa iniziativa ad intervenire recitando nel lasso di tempo di cinque minuti un testo altrui.
Diro' quindi a memoria il discorso piu' breve dell'oratore piu' interminabile della storia, quel Cicerone che nell'anno in cui fu console dopo aver fatto assassinare senza processo i catilinari che aveva fatto arrestare, pronuncio' dinanzi al popolo un discorso di una sola parola: vixerunt, essi vissero, ovvero: non vivono piu', sono morti.
Tutto il mio amore per tanti meravigliosi doni che Marco Tullio ci ha lasciato non e' mai riuscito a farmi dimenticare questo tragico episodio, in cui l'autore di tante pagine in difesa della dignita' e della liberta' umana assunse quel tratto, quel volto del potere, che nel titolo di un suo celebre libro Gerhard Ritter defini' demoniaco.
E allora al potere che uccide e poi dice vixerunt io credo che noi dobbiamo opporre il motto vivant, che vivano tutte le umane persone, che nessuna sia uccisa o abbandonata alla morte; ed agire per inverare questo motto, questo impegno, questo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Per questo occorre contrastare la violenza razzista del governo golpista.
Per questo occorre lottare per le dimissioni del governo.
Per questo occorre impegnarsi affinche' i ministri razzisti siano processati e condannati per i loro crimini.
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Insorgere occorre dinanzi all'orrore di un governo che da mesi sta attuando una criminale politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Insorgere occorre dinanzi all'orrore di un governo di cui esponenti di primario rilievo da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo.
Insorgere occorre dinanzi all'orrore di un governo che con il decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 (il cosiddetto "decreto sicurezza" varato dal Consiglio dei ministri il 24 settembre 2018) intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
E certamente non solo Aldo Capitini, non solo Rosa Luxemburg, non solo Pier Carlo Masini, non solo Simone Weil, non solo Alberto L'Abate, non solo Laura Conti, non solo Sandro Pertini, non solo Hannah Arendt, non solo Danilo Dolci, non solo Virginia Woolf, ma con loro tutte le donne e tutti gli uomini di volonta' buona che contro ogni violenza e oppressione hanno lottato per l'intera loro vita e che ci hanno insegnato l'amore per l'umanita' e per la verita' che salva le vite, sarebbero insorti.
Contro la scellerata e infame politica razzista del governo della disumanita' insorga quindi ogni persona di volonta' buona, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza: in difesa della Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista; in difesa della solidale convivenza dell'intera umana famiglia; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 18 ottobre 2018

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)