Sui missili della NATO al confine della Siria



Bruxelles, 23 nov. (TMNews) - Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha tentato di rassicurare la Russia sul dispiegamento di missili antiaerei Patriot in Turchia, alla frontiera siriana, spiegando che si tratta di una misura "unicamente difensiva". Nel corso di un colloquio telefonico Rasmussen ha detto al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che il dispiegamento è "unicamente difensivo" e che non rappresenta "in alcun modo una maniera di promuovere zone di esclusione aerea o operazioni offensive", ha detto la portavoce Nato Carmen Romero a Bruxelles. Prima della telefonata Lavrov aveva espresso la "preoccupazione" di Mosca e messo in guardia contro l'installazione dei Patriot, che rischia di provocare "un conflitto armato grave". "Più si accumulano armi, più si rischia di usarle" ha detto il ministro.

Al telefono Rasmussen ha spiegato a Lavrov che la presenza dei missili mira a "rafforzare le capacità di difesa aerea della Turchia allo scopo di proteggere la popolazione e il territorio della Turchia". "Avrà un effetto di dissuasione di fronte a eventuali minacce e contribuirà a disinnescare la crisi alla frontiera sudorientale della Nato" ha aggiunto.

Gli altri 27 paesi Nato dovranno rispondere all'inizio della prossima settimana alla richiesta avanzata da Ankara mercoledì scorso di schierare i missili, dopo un approfondito esame da parte degli esperti militari dell'Alleanza. Se la risposta, come atteso, sarà positiva, le batterie di Patriot potranno essere schierate nelle settimane successive dai paesi europei della Nato che possiedono questi sistemi di difesa, Germania e Olanda.