IRAN: oscurati 19 canali di info da parte dei poteri forti occidentali e filoisraeliani



http://assadakahsardegna.com/in-evidenza/iran-oscurati-19-canali-di-informazione

18 ottobre  2012

Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo. (Francois Voltaire)

Il principio volteriano pare aver fatto il suo tempo, si è infranto contro le barriere della censura, della disinformazione e della mistificazione. Assadakah lo aveva annunciato già nei mesi scorsi, vi è un interesse malcelato da parte dei poteri forti occidentali e filoisraeliani a oscurare una parte della verità rispetto a quanto accade in Medio Oriente e in Iran in particolare.
È di questi giorni la notizia secondo la quale Eutelsat, primo operatore satellitare europeo, avrebbe oscurato a partire da Lunedì 15 Ottobre 19 i canali di informazione dell’Iran in lingua straniera.
Ennesimo atto di attacco al Governo iraniano da parte della comunità internazionale. L’oscuramento sarebbe in linea con la politica delle sanzioni sostiene Eutelsat, in realtà non vi è alcun atto sanzionatorio né alcuna risoluzione da parte dell’ONU nei confronti dei media iraniani.
L’informazione internazionale non ha fatto cenno alla notizia che è comparsa in qualche sparuto blog o nei “soliti” giornali che fanno informazione alternativa.
Il generale Masoud Jazayerì, responsabile per le forze volontarie del quartiere generale delle forze armate iraniane, ha definito “terrorismo mediatico” la decisione della compagnia satellitare.
Durissima anche la reazionedi Gordon Duff giornalista e veterano di guerra cha afferma “Chi dirige Eutelsat, un Michel de Rosen apparentemente francese, è in realtà cittadino israeliano ed i proprietari della sua impresa sono israeliani, vicini al partito e al potere di Netanyahu”.
La censura mediatica è la prima tappa, obbligata, di ogni regime che si rispetti, la libertà di pensiero e di parola rappresenta la più grave minaccia per chi vuole imporre un’interpretazione univoca e unilaterale della realtà, e i governi liberali, o almeno che si professano tali, lo sanno bene.
Pertanto non sorprende che alla vigilia di una probabile guerra armata si proceda ad attuare una guerra nei confronti delle libertà fondamentali, solo così si avrà la possibilità di ricevere il plauso e la legittimazione da parte dell’opinione pubblica internazionale, quando si sganceranno le bombe.