Re: [pace] Enti locali trentini spacciano la guerra Nato (e post) per COSTRUZIONE DELLA PACE IN LIBIA



Sono daccordo con te, e firmo volentieri, è vergognoso che la mistificazione raggiunga questi livelli! Bisognerebbe contattare il consiglio d'istituo e i rappresentanti degli studenti per informarli su quanto viene scaricato sulle loro teste. La narrazione partigiana e mistificata dei fatti può avere molta presa se non viene attivamente contrastata!
Nicoletta Crocella - responsabile editoria per l'associazione Stelle Cadenti, artisti per la pace - Bassano in Teverina (Viterbo)

Il giorno 11 ottobre 2012 08:51, Mari Cor <mari.liberazioni at yahoo.it> ha scritto:
Sulla base di questa assurda iniziativa (http://www.liceorussell.eu/index.php/istituto/notizie/295-i-love-lybia-18-ottobre-auditorium) in scuola pubblica con fondi di enti locali trentini (e mi dicono che ne han già fatte altre) con un "ebreo libico italiano costruttore di pace che partecipò nel 2011 alla primavera libica", che poi sarebbe un discendente dei coloi italiani in Libia  vi pregherei di leggere questa bozza di lettera di protesta e di dirmi se vi va bene firmarla, a titolo individuale (vi mando gli indirizzi) o collettivo, Marinella
 
AGLI ENTI LOCALI CHE SPONSORIZZANO L'EVENTO "I LOVE LIBYA. DAVID GERBI. EBREO LIBICO ITALIANO COSTRUTTORE DI PACE".
 
Leggo ( http://www.liceorussell.eu/index.php/istituto/notizie/295-i-love-lybia-18-ottobre-auditorium)che moltissimi enti locali trentini sponsorizzano per il 18 ottobrein una scuola pubblica il seguente evento:
"I love Libya. David Gerbi. Ebreo libico italiano costruttore di pace"; la locandina precisa: "David Gerbi unico ebreo libico a partecipare personalmente alla primavera araba nel maggio 2011, Gerbi si conquista il titolo di “udai ugrauli”: ebreo libico rivoluzionario. Gerbi è promotore del dialogo di pace, interculturale e interreligioso fra i popoli. Psicoterapeuta e analista junghiano; divide il suo tempo fra l'Italia e Israele".
 
 
Sono esterrefatta. Di rado ho visto una tale confusione e mistificazione.  La guerra e le violenze del dopoguerra in Libia per voi diventano "costruzione di pace".  La presa del potere con le bombe Nato diventa "rivoluzione".
 
 
 
 
Chiunque ha visto che in Libia non c'è stata una "primavera" ma una guerra feroce condotta dalla Nato e dai suoi alleati locali per la presa del potere. Grandi i danni diretti e collaterali per i civili e per il paese.  I "rivoluzionari" amici di Gerbi, "costruttore di pace", hanno chiesto a gran voce le bombe della Nato sulle teste dei libici. Le hanno ottenute. Hanno compiuto, impuniti, violenze efferate e provate. Città distrutte, moltissimi morti, atti di razzismo da parte dei "rivoluzionari" contro i migranti africani.  Il tutto nella più assoluta illegalità internazionale.  Una volta ottenuto quel che volevano, il potere, gli alleati locali della Nato hanno ridotto la Libia a un inferno di milizie armate, razzismo con deportazione di neri, prigionieri politici a decine di migliaia, moltissimi libici rifugiati all'estero, islamismo, uccisioni, abusi. Non ci aspettiamo obiettività e nonviolenza da parte di un "ebreo libico italiano", ovvero un esponente della classe italiana coloniale certo "danneggiata" dalla presa di potere da parte di Gheddafi. Ma che degli enti locali lo sponsorizzino, è gravissimo. FIRMATO, ECC 
 
 
 
 
 
 
 





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Nicoletta Crocella