Agenzia di propaganda del ministero degli affari esteri statunitensi





1) http://www.wikistrike.com/article-amnesty-international-est-une-agence-de-propagande-du-ministere-des-affaires-etrangeres-etasunien-109665670.html

Amnesty International est une agence de propagande du ministère des affaires étrangères étasunien



2) Amnesty International: un operato molto ambiguo al di là del buonismo.

[...] Appare evidente come si sia cercato di coprire gli intenti guerrafondai e geo-strategici occidentali con la facciata delle preoccupazioni umanitarie, che tanto attecchiscono sull’opinione pubblica.

10. Conclusione

Nell’introduzione si è ricordata una contraddizione a proposito di Amnesty International (che può essere allargata alle ONG in generale): i vertici e gli attivisti di base non possono sempre essere assimilati. Va fatta una critica progressiva, volta a snidare qualunque tipo di degenerazione, di appiattimento filo-governativo e quindi, nel caso specifico, filo-atlantico. Il potenziale democratizzante di tali organizzazioni è di per sé dubbio vista l’esperienza, ma potrebbe essere fatto rinascere solo attraverso una decisa presa di posizione da parte della base dei militanti, se questi si impegneranno ad analizzare e ad approfondire i temi e i metodi, capendo che l’umanitarismo presuntamente neutrale propagandato dalle ONG, slegato dalla concezione di classe e dalle valutazioni geo-politiche è un potente strumento potenzialmente in mano alla classe padronale. Agendo dal basso, con una giusta analisi degli equilibri politici, si potrebbe essere nelle condizioni di ricostruire un’organizzazione indipendente dalle strategie capitalistico-militari portate avanti dall’imperialismo e renderla conseguentemente una struttura di massa fondamentale per una società emancipata.