turchia: In migliaia per la pace e la solidarietà con la Siria









tratto da http://www.sinistra.ch/?p=2012

 Erdogan cerca la guerra con la siria. arrestati sia i generali anti-NATO sia i militanti pacifisti, 26 agosto 

Una aggressione (vedi video 23 agosto ) ai danni di un gruppo di militanti turchi impegnati in una campagna pacifista contro la sempre più alta eventualità di un’attacco militare del governo di Ankara contro la Repubblica Araba di Siria è stata denunciata dalla sezione cittadina di Antakya del Partito dei Lavoratori (IP) di Turchia, che intrattiene rapporti positivi con la coalizione di governo siriana (composta da socialisti e comunisti) guidata dal presidente Bashar al-Assad.[...]

Erdogan reprime il dissenso

Responsabile della svolta repressiva degli ultimi tempi in Turchia è il premier Recep Erdogan, che somiglia molto all’ex-capogoverno italiano Berlusconi nei metodi fascisti di gestire le istituzioni e nel controllo quasi totale dell’informazione, e che si è pubblicamente definito il “co-presidente” del Nuovo Medio Oriente unitamente a George W. Bush prima e a Barak Obama ora. [...]


Un piccolo partito diventa protagonista

Il Partito dei Lavoratori è ultimamente finito anch’esso nel mirino del governo turco: nonostante elettoralmente sia debole e non disponga di nessun deputato nazionale, gode infatti di ampio prestigio di massa nei sindacati, nel mondo accademico e nel movimento anti-imperialista e contro la guerra. Il suo giornale “Aydinlik” è recentemente passato da settimanale a quotidiano e il suo canale televisivo “Ulusal Kanal” è diventata l’unica rete TV nazionale di tutto il paese non controllata direttamente o indirettamente dal premier Erdogan o dalla setta islamista del magnate turco-americano Fetullah Gülen che finanzia il partito al governo. La repressione di Ankara è quindi particolarmente accentuata: una larga fetta dell’ufficio politico del partito si trova infatti in carcere preventivo senza un processo regolare e, nonostante ciò, l’Unione Europea, di solito sempre molto attenta a tali infrazioni dei diritti umani, in questo caso non si è ancora fatta sentire) e ogni azione sul territorio viene sistematicamente bloccata o disturbata dagli agenti o dai provocatori di area islamista.[...]

In migliaia per la pace e la solidarietà con la Siria

Intanto nella provincia estremo-orientale della Turchia, Hatay, su iniziativa dello stesso Partito dei Lavoratori alleato alla parte anti-imperialista del Partito Repubblicano del Popolo (CHP) di ispirazione socialdemocratica, unitamente all’Associazione in difesa del pensiero di Atatürk (ADD), il sindacato dei docenti “Egitim-Is” e l’Unione della Gioventù di Turchia (TGB), ha convocato un convegno con migliaia di persone (vedi video 25 agosto) di solidarietà con la sinistra siriana impegnata al fianco del legittimo governo di al-Assad nella lotta per la sovranità nazionale, contro il terrorismo salafita e l’imperialismo euro-americano che sta spingendo a una nuova guerra. [...]

Il silenzio dei media liberi occidentali

Come sempre e anche in questo caso l’Occidente, con i suoi mass media liberi e le sue istituzioni democratiche, dimostra una palese ipocrisia. Non solo di queste importanti iniziative contro Erdogan e contro la guerra non si dice niente facendo credere che i turchi siano unanimi dietro il loro governo fantoccio, ma con una politica di difesa dei cosiddetti diritti umani sempre più a geometria variabile, stanno rendendo gli stessi diritti dell’uomo una grande farsa strumentale. I grandi media svizzeri, europei e americani sembra abbiano ricevuto l’ordine di preparare l’opinione pubblica alla presunto carattere “giusto” della nuova guerra. [...]