Siria, mobilitazione antiwar



Ricevo e rigiro in lista.

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Cari compagni, un invito da parte del comitato "Con la Palestina nel cuore". Per favore confermate il vostro interesse e la vostra presenza. Poichè si tratterà di una riunione di lavoro, vi chiediamo di non diffondere l'invito nelle mail-list.

 
Fermare i preparativi di guerra contro la Siria
Ci sembra tempo di indire un’assemblea pubblica sulle minacce di guerra in Siria, che si aggravano di giorno in giorno.

Vogliamo farlo a partire dall’appello “Fermare i preparativi di guerra! Mettere fine all’embargo! Solidarietà con il popolo iraniano e siriano!”,  firmato da decine di personalità italiane e straniere,  che chiedono con grande chiarezza ai governi europei di revocare l’embargo contro Siria e Iran, di impegnarsi a livello internazionale per porre fine ai ricatti e di non partecipare in nessun modo all’ennesima guerra della NATO.

Non siamo caduti nella trappola della disinformazione mediatica, abbiamo compreso bene che questa non è altro che  l’ennesima tappa dell’aggressione imperialistica e neocoloniale ai paesi dell’area mediorientale: a questo punto ci sembra necessario esprimere pubblicamente e senza ambiguità la nostra contrarietà a ogni ingerenza esterna nella politica siriana e la nostra solidarietà con il popolo siriano.

Vi invitiamo a una prima riunione di lavoro per organizzare una iniziativa pubblica: appuntamento mercoledì 1° febbraio alle 18.00 in via Palmiro Togliatti 920/A.

Comitato “Con la Palestina nel cuore”





Fermare i preparativi di guerra! Mettere fine all’embargo!
Solidarietà con il popolo iraniano e siriano!
Per sottoscrivere l'appello: noguerrasiriairan at libero.it
 
Decine di migliaia di morti, una popolazione traumatizzata, un’infrastruttura largamente distrutta e uno Stato disintegrato: questo il risultato della guerra condotta dagli Usa e dalla Nato per poter saccheggiare la ricchezza della Libia e ricolonizzare questo paese. Ora preparano apertamente la guerra contro l’Iran e la Siria, due paesi strategicamente importanti e ricchi di materie prime che perseguono una politica indipendente, senza sottomettersi al loro diktat. Un attacco della Nato contro la Siria o l’Iran potrebbe provocare un diretto confronto con la Russia e la Cina – con conseguenze inimmaginabili.
Con continue minacce di guerra, con lo schieramento di forze militari ai confini dell’Iran e della Siria, nonché con azioni terroristiche e di sabotaggio da parte di “unità speciali” infiltrate, gli Usa e altri Stati della Nato impongono uno stato d’eccezione ai due paesi al fine di fiaccarli. Gli USA e l’UE cercano in modo cinico e disumano di paralizzare puntualmente con l’embargo il commercio estero e le transazioni finanziarie di questi paesi. In modo deliberato vogliono precipitare l’economia dell’Iran e della Siria in una grave crisi, aumentare il numero dei disoccupati e peggiorare drasticamente la situazione degli approvvigionamenti della loro popolazione. Al fine di procurarsi un pretesto per l’intervento militare da tempo pianificato cercano di acutizzare i conflitti etnici e sociali interni e di provocare una guerra civile. A questa politica dell’embargo e delle minacce di guerra contro l’Iran e la Siria collaborano in misura notevole l’Unione europea e il governo italiano

Facciamo appello a tutti i cittadini, alle chiese, ai partiti, ai sindacati, al movimento pacifista perché si oppongano energicamente a questa politica di guerra.

Chiediamo al governo italiano:

- di revocare senza condizioni e immediatamente le misure di embargo contro l’Iran e la Siria
- di chiarire che non parteciperà in nessun modo a una guerra contro questi Stati e che non consentirà l’uso di siti italiani per un’aggressione da parte degli Usa e della Nato
- di impegnarsi a livello internazionale per porre fine alla politica dei ricatti e delle minacce di guerra contro l’Iran e la Siria.

Il popolo iraniano e siriano hanno il diritto a decidere da soli e in modo sovrano l’organizzazione del loro ordinamento politico e sociale. Il mantenimento della pace richiede che venga rispettato rigorosamente il principio della non-ingerenza negli affari interni di altri Stati.

Domenico Losurdo
Gianni Vattimo
Margherita Hack
Franco Cardini
Giulietto Chiesa
Oliviero Diliberto
Manlio Dinucci
Vladimiro Giacché
Federico Martino
Sergio Ricaldone
Fulvio Grimaldi,

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